Editoriale dopo la vittoria con l'Andria

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QUANDO GLI INDIZI FANNO LA PROVA

by RegginaLife.com · 15 ottobre 2017

Di Valerio Romito (Regginalife.com) – Missione compiuta: la Reggina conquista la tanto auspicata quanto indispensabile vittoria contro una coriacea Fidelis Andria apparsa, nonostante la classifica, come una delle migliori squadre viste sin qui al Granillo, con grande sofferenza ma altrettanta determinazione che le consentono alla fine di ottenere il terzo successo stagionale (secondo casalingo) su nove giornate complessive.

La sfida vede finalmente ai nastri di partenza Bianchimano in coppia con Sciamanna, con Porcino “restituito” al ruolo (più congeniale) di mezzala sinistra e Tulissi inizialmente in panchina. Gli uomini di Maurizi partono benino, ma l’atteggiamento aggressivo iniziale produce solo un paio di cross pericolosi nel primo quarto d’ora: da lì in poi sono gli ospiti a riuscire ad entrare convintamente in partita riuscendo efficacemente a spezzare il gioco avversario con continui raddoppi sui portatori di palla amaranto, sorretti da una condizione fisica sorprendente, e soprattutto a rendersi parecchio pericolosi dalle parti del sempre attento Cucchietti. Sono però gli uomini di casa a sbloccare il risultato nel momento migliore dei pugliesi: un tiro deviato di Marino finisce sui piedi dell’ex milanista che, sul filo del fuorigioco, infila di sinistro, con grande freddezza, il portiere avversario.

La veemenza degli andriesi prosegue nelle battute iniziali della ripresa, ma al pari del primo tempo gli avanti sprecano malamente due grandi occasioni: da lì in poi, complice il vantaggio di una rete che probabilmente allontana i fantasmi delle due sconfitte consecutive patite la scorsa settimana, ma anche il (fisiologico) calo atletico di una compagine che non poteva mantenere i ritmi indiavolati dei primi 45 minuti, i padroni di casa riacquistano la lucidità necessaria, nonostante un De Francesco non brillantissimo e nuovamente acciaccato dalle “carezze” avversarie, per assumere il controllo della gara. Così come i tre cambi effettuati da Maurizi risultano essere assai incisivi ed opportuni, tanto da favorire il raddoppio e mettere in ghiaccio il risultato.

Eravamo stati facili profeti nel prevedere effetti positivi immediati derivanti dal rientro degli infortunati: il poter disporre di un centravanti che trasforma in oro l’unica occasione a disposizione, nonché di un fantasista che riesce a mettere in subbuglio un’intera difesa, fa sì che anche i compagni possano esaltare le proprie caratteristiche e rendere al massimo delle possibilità, e ciò spesso ti consente di avere la meglio anche in una gara complicata che magari non meriteresti di vincere. Una squadra come la nostra non può rinunciare contemporaneamente a due o tre dei suoi elementi più talentuosi, non essendo certo una corazzata costruita per ammazzare il campionato, bensì una squadra che quando non è mutilata dagli acciacchi e. dunque, snaturata nel gioco e nell’atteggiamento, riesce a dire la sua in questo campionato.

http://www.reggioinforma.net/archives/12871
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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