CONTE,LA NAZIONALE,GLI STAGE,GLI EUROPEI

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mubald

Oggi alle 17 Conte sara' in FIGC.Minaccia le dimissioni se sugli stage non avra' piu' garanzie,anche in vista degli Europei 2016.
Due considerazioni:
1)formalmente Conte ha ragione ma quando allenava la Juve anche lui dava i giocatori controvoglia;
2)si parla degli Europei 2016 come fossimo gia' li'.Dobbiamo ancora qualificarci con la Croazia che e' piu' forte oggi di noi e dovremo andare a casa loro.E se dovessimo non arrivare primi dovremmo,se secondi e anche cio' non certo,fare uno spareggio.E rischiamo di farlo contro squadre che possono metterci in difficolta' e rischiare di rimanere fuori
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Mave
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no Mubald, passano le prime 2 del girone perchè hanno allargato l'Europeo da 16 a 24 squadre :wink

comunque non può dimettersi solo per 2 stage del cavolo, mi deluderebbe tantissimo
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Tatanka123
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Mave ha scritto:no Mubald, passano le prime 2 del girone perchè hanno allargato l'Europeo da 16 a 24 squadre :wink

comunque non può dimettersi solo per 2 stage del cavolo, mi deluderebbe tantissimo
Sì che può farlo, Conte è un allenatore serio che ci tiene a fare le cose per bene. Se vede che le cose non vanno per il verso giusto (come non andavano nell'ultimo periodo alla Juventus), se ne va.
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Mave
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Tatanka123 ha scritto:
Mave ha scritto:no Mubald, passano le prime 2 del girone perchè hanno allargato l'Europeo da 16 a 24 squadre :wink

comunque non può dimettersi solo per 2 stage del cavolo, mi deluderebbe tantissimo
Sì che può farlo, Conte è un allenatore serio che ci tiene a fare le cose per bene. Se vede che le cose non vanno per il verso giusto (come non andavano nell'ultimo periodo alla Juventus), se ne va.
uno che scappa alle prime difficoltà non avrà mai la mia stima...non penso che in Europa Low e compagnia fanno stage, per quanto sarebbe una cosa giusta farli in questa situazione
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Tatanka123
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Mave ha scritto:uno che scappa alle prime difficoltà non avrà mai la mia stima...non penso che in Europa Low e compagnia fanno stage, per quanto sarebbe una cosa giusta farli in questa situazione
Vabbè, data la tua fede romanista non potrà mai piacerti, ne sono consapevole. :mrgreen:

Forse Low non farà gli stage, però la Germania non è reduce da 2 eliminazioni mondiali e ha molti talenti da lanciare, noi non abbiamo niente ed è per questo motivo che Pirlo e De Rossi resteranno in nazionale fino a 40 anni :salut
Se Conte voleva gli stage, vuol dire che (secondo lui) erano indispensabili.
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Mave
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Tatanka123 ha scritto:
Mave ha scritto:uno che scappa alle prime difficoltà non avrà mai la mia stima...non penso che in Europa Low e compagnia fanno stage, per quanto sarebbe una cosa giusta farli in questa situazione
Vabbè, data la tua fede romanista non potrà mai piacerti, ne sono consapevole. :mrgreen:

Forse Low non farà gli stage, però la Germania non è reduce da 2 eliminazioni mondiali e ha molti talenti da lanciare, noi non abbiamo niente ed è per questo motivo che Pirlo e De Rossi resteranno in nazionale fino a 40 anni :salut
Se Conte voleva gli stage, vuol dire che (secondo lui) erano indispensabili.
no guarda, io sono contento che lui sia c.t. perchè è il meglio che c'è in Italia, scindo antipatia e capacità...ma quando ha accettato sapeva a cosa andava incontro, abbandonare sarebbe indice di poca professionalità imho
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REGGIOVUNQUE
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Tatanka123 ha scritto:
Mave ha scritto:no Mubald, passano le prime 2 del girone perchè hanno allargato l'Europeo da 16 a 24 squadre :wink

comunque non può dimettersi solo per 2 stage del cavolo, mi deluderebbe tantissimo
Sì che può farlo, Conte è un allenatore serio che ci tiene a fare le cose per bene. Se vede che le cose non vanno per il verso giusto (come non andavano nell'ultimo periodo alla Juventus), se ne va.

oddio,parlare di uomo SERIO se dovesse dimettersi x 2 stage,è troppo....dicimu sulu chi si lascia a nazionale è perchè sa già che va al MILAN,aundi pigghia chiu sordi......... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


non stai parlando o discutendo con un club.....ma con la NAZIONALE.
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Tatanka123
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REGGIOVUNQUE ha scritto: oddio,parlare di uomo SERIO se dovesse dimettersi x 2 stage,è troppo....dicimu sulu chi si lascia a nazionale è perchè sa già che va al MILAN,aundi pigghia chiu sordi......... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


non stai parlando o discutendo con un club.....ma con la NAZIONALE.
Ma scusa... in nazionale Conte prende 4 milioni di stipendio, al Milan non credo siano in grado di offrirgli di più. E, anche se gli offrissero qualcosa in più, al momento il Milan non ha un progetto, non ha una squadra, non ha una società. Nessun allenatore vorrebbe allenare il Milan, men che meno uno che fino all'anno scorso faceva 102 punti in campionato.
Poi ho sentito riguardo al calcioscommesse che lui rimarrà fino a fine contratto, credo che quella degli stage fosse una bravata giusto per mostrare il suo disappunto... se c'è altro sotto noi di certo non lo sappiamo.
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Lilleuro
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REGGIOVUNQUE ha scritto:oddio,parlare di uomo SERIO se dovesse dimettersi x 2 stage,è troppo....dicimu sulu chi si lascia a nazionale è perchè sa già che va al MILAN,aundi pigghia chiu sordi......... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Si guarda, sta imparando il francese perchè pensa di andare al Milan :lol:
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Mi sono sempre chiesto come mai le squadre italiane non concedono per uno stage(quanto durerà al massimo? una settimana) i propri giocatori, alla Nazionale Italiana, però non battono ciglio nel perdere per due mesi, i propri giocatori, quando glieli chiedono le nazionali africane o asiatiche?
misteri!
Ultima modifica di reggino il 10/02/2015, 20:50, modificato 1 volta in totale.
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chicugino
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reggino ha scritto:Mi sono sempre chiesto come mai le squadre italiane non concedono per uno stage(quanto durerà al massimo? una settimana) i propri giocatori, però non battono ciglio nel perdere per due mesi, i propri giocatori, quando glieli chiedono le nazionali africane o asiatiche?
misteri!
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Mave
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reggino ha scritto:Mi sono sempre chiesto come mai le squadre italiane non concedono per uno stage(quanto durerà al massimo? una settimana) i propri giocatori, alla Nazionale Italiana, però non battono ciglio nel perdere per due mesi, i propri giocatori, quando glieli chiedono le nazionali africane o asiatiche?
misteri!
beh mica tanto mistero secondo me...soprattutto gli africani tengono alla nazionale in maniera esagerata, prova a dirgli a gervinho di non andare in coppa e vedi che casino ti fa e comunque parliamo di competizioni ufficiali, sul perchè non vogliano gli stage è un mistero...ma credo sia forte il parere della Juve che è quella che dovrebbe "prestare" più calciatori alla nazionale e che è in lotta su 2 fronti
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Mave ha scritto:[quote

beh mica tanto mistero secondo me...soprattutto gli africani tengono alla nazionale in maniera esagerata, prova a dirgli a gervinho di non andare in coppa e vedi che casino ti fa e comunque parliamo di competizioni ufficiali, sul perchè non vogliano gli stage è un mistero...ma credo sia forte il parere della Juve che è quella che dovrebbe "prestare" più calciatori alla nazionale e che è in lotta su 2 fronti
Ma pure i nostri dovrebbero tenerci in modo esagerato alla nostra Nazionale, tutti i giocatori sono fieri di indossare la maglia della propria Nazionale, basta vedere, persino, l'attaccamento dei giocatori del San Marino o delle Isole Far Oer.
Entrando nel merito della questione, uno stage non è un'amichevole, non è qualcosa che ti impegna al livello fisico e mentale, è un modo per vedere il tipo di preparazione e la condizione fisica dei giocatori, almeno credo, correggetemi se sbaglio.
Secondo me quella della lotta sui tre fronti, è un alibi, tutte le squadre europee che si sono avanti in una competizione europea, in corsa per lo scudetto e nella coppa di lega, hanno giocatori che sono stabilmente convocati in Nazionale, magari non fanno gli stage, ma non è che questi tolga energie psico fisiche, al massimo ti fanno fare qualche allenamento.
Io non capisco tutte queste resistenze da parte della Juve, è chiaro che se a Conte non lo fanno lavorare come vuole, fa bene a dimettersi, non lo biasimo.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto: Ma pure i nostri dovrebbero tenerci in modo esagerato alla nostra Nazionale, tutti i giocatori sono fieri di indossare la maglia della propria Nazionale, basta vedere, persino, l'attaccamento dei giocatori del San Marino o delle Isole Far Oer.
Entrando nel merito della questione, uno stage non è un'amichevole, non è qualcosa che ti impegna al livello fisico e mentale, è un modo per vedere il tipo di preparazione e la condizione fisica dei giocatori, almeno credo, correggetemi se sbaglio.
Secondo me quella della lotta sui tre fronti, è un alibi, tutte le squadre europee che si sono avanti in una competizione europea, in corsa per lo scudetto e nella coppa di lega, hanno giocatori che sono stabilmente convocati in Nazionale, magari non fanno gli stage, ma non è che questi tolga energie psico fisiche, al massimo ti fanno fare qualche allenamento.
Io non capisco tutte queste resistenze da parte della Juve, è chiaro che se a Conte non lo fanno lavorare come vuole, fa bene a dimettersi, non lo biasimo.
Non dicevo che i nostri ci tengano di meno, però la Coppa d'Africa la si può paragonare all'Europeo come importanza, non certo ad uno stage...sul resto il problema credo sia il fatto di togliere calciatori per 2-3 giorni e quindi non permettere all'allenatore di club di preparare la partita durante la settimana con tutti a disposizione
io sono dell'idea che si possa crescere anche senza sti famigerati stage, non sono stati mai fatti e non credo siano la soluzione ai nostri problemi, soluzione che va ricercata partendo dalle basi nelle scuole calcio e in generale sull'utilizzo dei giovani

Ti riporto un estratto di un articolo che spiega come funziona in Germania
Come funziona in Germania. In un Paese che supera di dieci volte l'estensione del Belgio e di otto volte la popolazione, il sistema è giocoforza più complesso. Ma la filosofia è la stessa: federazione e club lavorano insieme, i talenti si vanno a cercare in tutto il Paese, un'opportunità si dà a tutti e l'idea di calcio che si insegna è la stessa, a ogni livello. Nella piramide tedesca, alla base ci sono 390 “training camps” sparsi per tutto il Paese. Coinvolgono 14.000 bambini, non necessariamente tesserati per un club. Ognuno ha la possibilità di essere notato dagli allenatori della federazione tedesca. La filosofia è: se il più grande talento della sua generazione è nato in un paesino sperduto in mezzo alle montagne, gli scout federali lo troveranno. Se va male, avrà comunque fatto attività fisica e avrà imparato a convivere e a giocare con ragazzi di tutte le età. Questa è la base dello scouting della futura Nationalmannschaft e, secondo le linee guida della Dfb, a questo livello la pressione del risultato è praticamente assente. I training-camps non sono stati aperti e lasciati al loro destino: la Germania ha creato nuove figure professionali a metà tra l'allenatore e il dirigente: questi 29 coordinatori hanno il compito specifico di girare tra i 390 vivai per organizzare e uniformare i metodi di allenamento e tenere vivo il rapporto con i club locali.

Al livello successivo ci sono le elite schools: sono 28 in tutto il territorio tedesco e accolgono ragazzi tra gli 11 e i 20 anni. Il ruolo delle elite schools è molto simile a quello delle TopSport belghe: forniscono un allenamento ulteriore a ragazzi (tra gli 11 e i 20 anni) che già appartengono a qualche club. C'è di tutto: il piccolo fenomeno del Bayern Monaco e il ragazzino che gioca per la propria squadra locale semisconosciuta. Anche qui i programmi sono standardizzati e chi voglia aprire una nuova elite school deve soddisfare diciotto criteri di qualità stabiliti a livello nazionale. Tra gli standard, c'è anche quello tattico: in Germania le scuole calcio federali educano i ragazzi al 4-3-1-2. Esattamente quello messo in campo – con qualche adattamento – da Joachim Löw.

Ancora un passo avanti ed ecco i 45 centri di eccellenza. Qui arriva la “meglio gioventù” tedesca, quei ragazzi che, secondo i tecnici federali, hanno concrete possibilità non solo di giocare a livello professionistico, ma di fare carriera nei più importanti club del mondo. Nei centri di eccellenza si insegna a giocare e a comportarsi da veri professionisti, si educano i ragazzi al concetto di squadra al di sopra delle individualità, si formano i futuri leader della nazionale, stimolandoli a dare il massimo anche sotto pressione. In Germania, come in Belgio, il timone dell'intero movimento calcistico è in mano alla federazione, che fissa gli standard e detta le regole ai club. Un esempio? I club di prima e seconda divisione devono avere un settore giovanile accreditato dalla Dfb. Chi non si attiene perde la licenza. E ogni tre anni gli ispettori federali verificano che gli standard di qualità siano rispettati scrupolosamente. I club devono rispondere a un questionario di 800 domande. Ma a giudicare dai numeri, i club tedeschi puntano molto volentieri sui loro vivai: ogni anno solo le squadre di Bundesliga investono circa 100 milioni di euro nei settori giovanili.

Il sistema tedesco ha una peculiarità che lo distingue anche da quello belga: le squadre B. Mentre in Italia e in Belgio esiste un campionato primavera, dove le squadre giovanili dei club si confrontano tra di loro, in Germania (ma anche in Spagna) queste squadre sono inserite in campionati professionistici e giocano contro normalissimi club. Come se la Roma e la Juventus primavera giocassero in Serie B o in Lega Pro. I vantaggi delle squadre B sono notevoli: i giovani possono fare esperienza in campionati dove il risultato conta eccome e contro calciatori più anziani anche di 10-12 anni.
reggino
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Non voglio paragonare uno Stage ad una competizione internazionale. Però a me pare parecchio contraddittorio non concedere i propri uomini per uno stage di 24 ore, quando poi, da giugno a luglio, un mese pieno ed intenso, si mandano in sudamerica i propri giocatori. Mi dirai tu:" gli proibisco ai Tevez, i Vidal, i Caceres, Romulo, i Pereyra di farsi la coppa America?", no, ma non devi neanche proibire ai tuoi giocatori di farsi visionare, di questo si tratta, da Conte.
Non devi fare chissà quali gare,devi semplicemente stare sotto osservazione del C.t.
A me sembra una cosa ragionevole, può sembrare ridicolo o serio il metodo di Conte, però se lui ci crede, è giusto metterlo in condizione di lavorare. Quando Mourinho venne in Italia ci sembrava ridicolo e stupido il fatto che anziché concentrarsi sulla gara, punzecchiasse a destra e manca, invece quello era un modo per togliere attenzione sulla squadra, che in quel frangente magari ere reduce da una brutta prestazione, e se la pigliava tutta lui, preservando il suo club, strategia poi rivelatosi vincente.
Ognuno ha un metodo,e se credi in un tecnico, devi credere anche nel suo metodo, altrimenti non lo ingaggi.
Sulle squadre B, io sono alquanto perplesso, io penso che il livello della B nostrana sia pessimo, non so quanto benefici possano avere i giocatori proveniente del settore giovanile. E' inutile fare leggi, regole, mettere tetti, se un italiano è bravo, emerge, se non è bravo non emerge. E' sempre stato così.
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suonatore Jones

nel 2018 saranno 12 anni di fila senza un ottavo mondiale. (un quarto e una finale tanto casuale quanto strapersa agli europei). Se Conte chiedesse di allenarsi sulla luna, valuterei l'ipotesi. Se chiedesse di far lavorare i convocati come postini in estate, pure. Ma non scarterei nulla a priori, anzi, mi impegnerei per cercare uno shuttle charter, pur di non aumentare la striscia a 16 anni senza un ottavo di finale mondiale.

Qui chiede un paio di stage in più per delle valutazioni e si rompono pure i coglioni. Meritiamo di non qualificarci nemmeno, ai mondiali. :muro:
suonatore Jones

Mave ha scritto:
reggino ha scritto: Ma pure i nostri dovrebbero tenerci in modo esagerato alla nostra Nazionale, tutti i giocatori sono fieri di indossare la maglia della propria Nazionale, basta vedere, persino, l'attaccamento dei giocatori del San Marino o delle Isole Far Oer.
Entrando nel merito della questione, uno stage non è un'amichevole, non è qualcosa che ti impegna al livello fisico e mentale, è un modo per vedere il tipo di preparazione e la condizione fisica dei giocatori, almeno credo, correggetemi se sbaglio.
Secondo me quella della lotta sui tre fronti, è un alibi, tutte le squadre europee che si sono avanti in una competizione europea, in corsa per lo scudetto e nella coppa di lega, hanno giocatori che sono stabilmente convocati in Nazionale, magari non fanno gli stage, ma non è che questi tolga energie psico fisiche, al massimo ti fanno fare qualche allenamento.
Io non capisco tutte queste resistenze da parte della Juve, è chiaro che se a Conte non lo fanno lavorare come vuole, fa bene a dimettersi, non lo biasimo.
Non dicevo che i nostri ci tengano di meno, però la Coppa d'Africa la si può paragonare all'Europeo come importanza, non certo ad uno stage...sul resto il problema credo sia il fatto di togliere calciatori per 2-3 giorni e quindi non permettere all'allenatore di club di preparare la partita durante la settimana con tutti a disposizione
io sono dell'idea che si possa crescere anche senza sti famigerati stage, non sono stati mai fatti e non credo siano la soluzione ai nostri problemi, soluzione che va ricercata partendo dalle basi nelle scuole calcio e in generale sull'utilizzo dei giovani

Ti riporto un estratto di un articolo che spiega come funziona in Germania
Come funziona in Germania. In un Paese che supera di dieci volte l'estensione del Belgio e di otto volte la popolazione, il sistema è giocoforza più complesso. Ma la filosofia è la stessa: federazione e club lavorano insieme, i talenti si vanno a cercare in tutto il Paese, un'opportunità si dà a tutti e l'idea di calcio che si insegna è la stessa, a ogni livello. Nella piramide tedesca, alla base ci sono 390 “training camps” sparsi per tutto il Paese. Coinvolgono 14.000 bambini, non necessariamente tesserati per un club. Ognuno ha la possibilità di essere notato dagli allenatori della federazione tedesca. La filosofia è: se il più grande talento della sua generazione è nato in un paesino sperduto in mezzo alle montagne, gli scout federali lo troveranno. Se va male, avrà comunque fatto attività fisica e avrà imparato a convivere e a giocare con ragazzi di tutte le età. Questa è la base dello scouting della futura Nationalmannschaft e, secondo le linee guida della Dfb, a questo livello la pressione del risultato è praticamente assente. I training-camps non sono stati aperti e lasciati al loro destino: la Germania ha creato nuove figure professionali a metà tra l'allenatore e il dirigente: questi 29 coordinatori hanno il compito specifico di girare tra i 390 vivai per organizzare e uniformare i metodi di allenamento e tenere vivo il rapporto con i club locali.

Al livello successivo ci sono le elite schools: sono 28 in tutto il territorio tedesco e accolgono ragazzi tra gli 11 e i 20 anni. Il ruolo delle elite schools è molto simile a quello delle TopSport belghe: forniscono un allenamento ulteriore a ragazzi (tra gli 11 e i 20 anni) che già appartengono a qualche club. C'è di tutto: il piccolo fenomeno del Bayern Monaco e il ragazzino che gioca per la propria squadra locale semisconosciuta. Anche qui i programmi sono standardizzati e chi voglia aprire una nuova elite school deve soddisfare diciotto criteri di qualità stabiliti a livello nazionale. Tra gli standard, c'è anche quello tattico: in Germania le scuole calcio federali educano i ragazzi al 4-3-1-2. Esattamente quello messo in campo – con qualche adattamento – da Joachim Löw.

Ancora un passo avanti ed ecco i 45 centri di eccellenza. Qui arriva la “meglio gioventù” tedesca, quei ragazzi che, secondo i tecnici federali, hanno concrete possibilità non solo di giocare a livello professionistico, ma di fare carriera nei più importanti club del mondo. Nei centri di eccellenza si insegna a giocare e a comportarsi da veri professionisti, si educano i ragazzi al concetto di squadra al di sopra delle individualità, si formano i futuri leader della nazionale, stimolandoli a dare il massimo anche sotto pressione. In Germania, come in Belgio, il timone dell'intero movimento calcistico è in mano alla federazione, che fissa gli standard e detta le regole ai club. Un esempio? I club di prima e seconda divisione devono avere un settore giovanile accreditato dalla Dfb. Chi non si attiene perde la licenza. E ogni tre anni gli ispettori federali verificano che gli standard di qualità siano rispettati scrupolosamente. I club devono rispondere a un questionario di 800 domande. Ma a giudicare dai numeri, i club tedeschi puntano molto volentieri sui loro vivai: ogni anno solo le squadre di Bundesliga investono circa 100 milioni di euro nei settori giovanili.

Il sistema tedesco ha una peculiarità che lo distingue anche da quello belga: le squadre B. Mentre in Italia e in Belgio esiste un campionato primavera, dove le squadre giovanili dei club si confrontano tra di loro, in Germania (ma anche in Spagna) queste squadre sono inserite in campionati professionistici e giocano contro normalissimi club. Come se la Roma e la Juventus primavera giocassero in Serie B o in Lega Pro. I vantaggi delle squadre B sono notevoli: i giovani possono fare esperienza in campionati dove il risultato conta eccome e contro calciatori più anziani anche di 10-12 anni.
mave, hai ragione: tutto parte dalle scuole calcio. Quindi che facciamo, aspettiamo la prossima generazione di calciatori per vedere un mondiale da protagonisti?

Non si sono mai fatti gli stage. Guardati i risultati degli ultimi 20 anni di nazionale (da dopo usa 94) e mi dici.
Il mondiale del 2006 (sempre ringrazierò tutti per averlo vissuto) non può bastarci per sempre.

euro 96, francia 98, korea-giappone 2002, euro 2004, euro 2008, sudafrica 2010, brasile 2014 sono stati deludenti. E considerando la casualità di euro 2012, di cui salvo solo il risultato, restano euro 2000 e germania 2006. Uno pure perso, tra l'altro.

due competizioni in 20 anni (2 e mezza, facciamo) dovrebbero metterci nella posizione di dare a Conte tutto quello che vuole.
E non parliamo dei club, che - poveracci - non riescono a prepararsi la partita. Perché ormai siamo abituati che che ci vogliano 7 giorni per prepararla, visto che a febbraio siamo sempre fuori da tutte le coppe europee e problemi non ce ne sono.
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Mave
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ma io sono d'accordo sugli stage, però semplicemente non li vedo come soluzione dei nostri problemi, finchè Immobile sarà il meglio che c'è in attacco o Bonucci-Chiellini la miglior coppia di centrali che abbiamo secondo me puoi fare 3000 stage ma sempre Germania e Spagna te le suoneranno
Per fare sti stage servirebbe una presa di posizione dei calciatori, altrimenti i club non li concederanno mai...ma allo stesso tempo non vorrei che un eventuale fallimento europeo venisse attribuito alla mancanza di stage, discorso diverso sul calendario dove devono assolutamente venirgli incontro
reggino
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Mave ha scritto:ma io sono d'accordo sugli stage, però semplicemente non li vedo come soluzione dei nostri problemi, finchè Immobile sarà il meglio che c'è in attacco o Bonucci-Chiellini la miglior coppia di centrali che abbiamo secondo me puoi fare 3000 stage ma sempre Germania e Spagna te le suoneranno
Per fare sti stage servirebbe una presa di posizione dei calciatori, altrimenti i club non li concederanno mai...ma allo stesso tempo non vorrei che un eventuale fallimento europeo venisse attribuito alla mancanza di stage, discorso diverso sul calendario dove devono assolutamente venirgli incontro
Qui sono un po' più d'accordo con te.
Anche io ritengo che qualitativamente facciamo pena, però non dimentichiamoci di quanto possa essere importante la mano dell'allenatore, soprattutto se assecondi ogni sua singola scelta.
Per questo io insisto nel mettere in condizione Conte di lavorare coni suoi metodi, senza fare ostruzionismo.
Non dimentichiamoci che Conte con la stessa squadra reduce da due settimi posti, gli ha vinto vincere scudetti, coppe e coppette.
E' il miglior allenatore che c'è sulla piazza,non facciamocelo sfuggire, affidandoci poi al Cabrini o al Tardelli di turno.
:salut
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