2 agosto 1980
Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
- onlyamaranto
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http://www.ilfuturista.it/attualita/bol ... avido.html
Ha ragione il neo sindaco di Bologna, Virginio Merola: oggi Bologna riceve un altro schiaffo. Che fa molto male e provoca tanto dolore perché è lo schiaffo delle istituzioni. L’assenza del governo Berlusconi per il secondo anno consecutivo proprio non va giù ai bolognesi e in modo particolare alle famiglie delle 85 vittime di quel 2 agosto del 1980. Il governo centrale fugge e sfugge. È questa la percezione della sua assenza dalla celebrazione annuale.
Fugge per l’incapacità di gestire una doverosa parentesi di dolore, ricordi e sospetti mai cancellati. Sfugge per non dare risposte all’associazione dei familiari che dal governo, qualunque esso sia, pretende impegno per una verità definitiva sull’attentato e per una maggiore considerazione per chi da allora vive le proprie ferite fisiche con estrema difficoltà.
La strage di Bologna ha in sé tutte le tipicità della storia italiana di quei decenni complicati al punto da renderla a tratti incomprensibile e comunque non certa e precisa sulla paternità e sulle ragioni del gesto criminale. È ciò che si sente ripetere tutti gli anni durante l’evento, ma è un appello che cade puntualmente nel vuoto. Ma è anche il modo a lasciare contrariati gli italiani e non solo quelle persone direttamente coinvolte. Un governo che ha la necessità di evitare un incontro non è pienamente democratico perché democrazia è anche avere il coraggio di ricevere contestazioni. Nessuno, finora, è uscito indenne da quella piazza ma ci ha messo ugualmente la faccia.
Dolore per le vittime di quell'infamia. Mi ricordo quando ho visto la lapide alla stazione di Bologna che ricordava quella strage, un groppo alla gola.
Ha ragione il neo sindaco di Bologna, Virginio Merola: oggi Bologna riceve un altro schiaffo. Che fa molto male e provoca tanto dolore perché è lo schiaffo delle istituzioni. L’assenza del governo Berlusconi per il secondo anno consecutivo proprio non va giù ai bolognesi e in modo particolare alle famiglie delle 85 vittime di quel 2 agosto del 1980. Il governo centrale fugge e sfugge. È questa la percezione della sua assenza dalla celebrazione annuale.
Fugge per l’incapacità di gestire una doverosa parentesi di dolore, ricordi e sospetti mai cancellati. Sfugge per non dare risposte all’associazione dei familiari che dal governo, qualunque esso sia, pretende impegno per una verità definitiva sull’attentato e per una maggiore considerazione per chi da allora vive le proprie ferite fisiche con estrema difficoltà.
La strage di Bologna ha in sé tutte le tipicità della storia italiana di quei decenni complicati al punto da renderla a tratti incomprensibile e comunque non certa e precisa sulla paternità e sulle ragioni del gesto criminale. È ciò che si sente ripetere tutti gli anni durante l’evento, ma è un appello che cade puntualmente nel vuoto. Ma è anche il modo a lasciare contrariati gli italiani e non solo quelle persone direttamente coinvolte. Un governo che ha la necessità di evitare un incontro non è pienamente democratico perché democrazia è anche avere il coraggio di ricevere contestazioni. Nessuno, finora, è uscito indenne da quella piazza ma ci ha messo ugualmente la faccia.
Dolore per le vittime di quell'infamia. Mi ricordo quando ho visto la lapide alla stazione di Bologna che ricordava quella strage, un groppo alla gola.
Ultima modifica di onlyamaranto il 02/08/2011, 20:05, modificato 1 volta in totale.
"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
Anche a me vedere quella lapide ha fatto un grande effetto emotivo. Commozione seguita da una grande rabbia.onlyamaranto ha scritto:http://www.ilfuturista.it/attualita/bol ... avido.html
Ha ragione il neo sindaco di Bologna, Virginio Merola: oggi Bologna riceve un altro schiaffo. Che fa molto male e provoca tanto dolore perché è lo schiaffo delle istituzioni. L’assenza del governo Berlusconi per il secondo anno consecutivo proprio non va giù ai bolognesi e in modo particolare alle famiglie delle 85 vittime di quel 2 agosto del 1980. Il governo centrale fugge e sfugge. È questa la percezione della sua assenza dalla celebrazione annuale.
Fugge per l’incapacità di gestire una doverosa parentesi di dolore, ricordi e sospetti mai cancellati. Sfugge per non dare risposte all’associazione dei familiari che dal governo, qualunque esso sia, pretende impegno per una verità definitiva sull’attentato e per una maggiore considerazione per chi da allora vive le proprie ferite fisiche con estrema difficoltà.
La strage di Bologna ha in sé tutte le tipicità della storia italiana di quei decenni complicati al punto da renderla a tratti incomprensibile e comunque non certa e precisa sulla paternità e sulle ragioni del gesto criminale. È ciò che si sente ripetere tutti gli anni durante l’evento, ma è un appello che cade puntualmente nel vuoto. Ma è anche il modo a lasciare contrariati gli italiani e non solo quelle persone direttamente coinvolte. Un governo che ha la necessità di evitare un incontro non è pienamente democratico perché democrazia è anche avere il coraggio di ricevere contestazioni. Nessuno, finora, è uscito indenne da quella piazza ma ci ha messo ugualmente la faccia.
Dolore per le vittime di quell'infamia. Mi ricordo quando ho visto la lapide alla stazione di Bologna che ricordava quella strage, un groppo alla gola.
- Shelob
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onlyamaranto ha scritto:http://www.ilfuturista.it/attualita/bol ... avido.html
Ha ragione il neo sindaco di Bologna, Virginio Merola: oggi Bologna riceve un altro schiaffo. Che fa molto male e provoca tanto dolore perché è lo schiaffo delle istituzioni. L’assenza del governo Berlusconi per il secondo anno consecutivo proprio non va giù ai bolognesi e in modo particolare alle famiglie delle 85 vittime di quel 2 agosto del 1980. Il governo centrale fugge e sfugge. È questa la percezione della sua assenza dalla celebrazione annuale.
Fugge per l’incapacità di gestire una doverosa parentesi di dolore, ricordi e sospetti mai cancellati. Sfugge per non dare risposte all’associazione dei familiari che dal governo, qualunque esso sia, pretende impegno per una verità definitiva sull’attentato e per una maggiore considerazione per chi da allora vive le proprie ferite fisiche con estrema difficoltà.
La strage di Bologna ha in sé tutte le tipicità della storia italiana di quei decenni complicati al punto da renderla a tratti incomprensibile e comunque non certa e precisa sulla paternità e sulle ragioni del gesto criminale. È ciò che si sente ripetere tutti gli anni durante l’evento, ma è un appello che cade puntualmente nel vuoto. Ma è anche il modo a lasciare contrariati gli italiani e non solo quelle persone direttamente coinvolte. Un governo che ha la necessità di evitare un incontro non è pienamente democratico perché democrazia è anche avere il coraggio di ricevere contestazioni. Nessuno, finora, è uscito indenne da quella piazza ma ci ha messo ugualmente la faccia.
Dolore per le vittime di quell'infamia. Mi ricordo quando ho visto la lapide alla stazione di Bologna che ricordava quella strage, un groppo alla gola.
E' vero, quella lapide, a imperitura memoria, è il segno di ciò che è successo, di ciò che l'Italia ha/non ha fatto Comunque io non sono meravigliata dall'assenza dei politici; in fin dei conti mica si festeggiava lì
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su quella lapide è scritta un infamità ...onlyamaranto ha scritto:http://www.ilfuturista.it/attualita/bol ... avido.html
Ha ragione il neo sindaco di Bologna, Virginio Merola: oggi Bologna riceve un altro schiaffo. Che fa molto male e provoca tanto dolore perché è lo schiaffo delle istituzioni. L’assenza del governo Berlusconi per il secondo anno consecutivo proprio non va giù ai bolognesi e in modo particolare alle famiglie delle 85 vittime di quel 2 agosto del 1980. Il governo centrale fugge e sfugge. È questa la percezione della sua assenza dalla celebrazione annuale.
Fugge per l’incapacità di gestire una doverosa parentesi di dolore, ricordi e sospetti mai cancellati. Sfugge per non dare risposte all’associazione dei familiari che dal governo, qualunque esso sia, pretende impegno per una verità definitiva sull’attentato e per una maggiore considerazione per chi da allora vive le proprie ferite fisiche con estrema difficoltà.
La strage di Bologna ha in sé tutte le tipicità della storia italiana di quei decenni complicati al punto da renderla a tratti incomprensibile e comunque non certa e precisa sulla paternità e sulle ragioni del gesto criminale. È ciò che si sente ripetere tutti gli anni durante l’evento, ma è un appello che cade puntualmente nel vuoto. Ma è anche il modo a lasciare contrariati gli italiani e non solo quelle persone direttamente coinvolte. Un governo che ha la necessità di evitare un incontro non è pienamente democratico perché democrazia è anche avere il coraggio di ricevere contestazioni. Nessuno, finora, è uscito indenne da quella piazza ma ci ha messo ugualmente la faccia.
Dolore per le vittime di quell'infamia. Mi ricordo quando ho visto la lapide alla stazione di Bologna che ricordava quella strage, un groppo alla gola.
" GNE' "