Stereotipi sugli italiani dal tedesco DER SPIEGEL

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Mariotta
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... no/186596/

Vi invito a leggere quest'articolo che ha generato molte polemiche,non so come interpretarlo. Sono pregiudizi? O esempi volti ad analizzare i pregiudizi? Perchè mi dico non sia possibile scrivere queste cose.

Testata: Der Spiegel
Autore: Jan Fleischhauer
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli e Isabella Rossi per italiadallestero.info

Siamo sinceri: qualcuno si è meravigliato che il capitano coinvolto nella tragedia della Costa Concordia fosse italiano? Qualcuno riesce ad immaginare che un capitano tedesco o, meglio ancora, uno britannico avrebbero potuto compiere una tale manovra, comprensiva di omissione di soccorso?

Un personaggio così lo si conosce in vacanza al mare. E’ un uomo dalle azioni plateali e che gesticola mentre parla. In linea di massima si dimostra innocuo, ma non lo si dovrebbe fare avvicinare troppo ai macchinari pesanti. Fare “bella figura” si chiama lo sport nazionale italiano che consiste nel dare una buona impressione di sé. Anche Francesco Schettino voleva fare bella figura, ma si è trovato in mezzo uno scoglio.

D’accordo, questa era una mossa davvero scorretta. Abbiamo da tempo perso l’abitudine di mobilitare stereotipi culturali nei giudizi espressi nei confronti dei nostri vicini. E’ considerato un modo retrogrado o, peggio ancora, razzista (anche se, tanto per rimanere in tema, non è del tutto chiaro fino a che punto l’italianità possa già di per sé costituire una razza).

Il carattere nazionale è un po’ come le disparità fra i sessi. Anche se sono state abolite da tempo, nella vita quotidiana ci andiamo a sbattere continuamente contro. Basta trascorrere un solo pomeriggio all’asilo per mettere in discussione tutto ciò che la pedagogia illuminata ci ha insegnato sulla costruzione sociale del genere maschile e femminile. Effettivamente c’è tutto un mercato clandestino che campa in maniera più che discreta sulla differenza tra Marte e Venere e su come affrontarla. A tale istruzione per l’uso fa da pendant la guida turistica che ci introduce nelle caratteristiche proprie, e quindi nella tipicità, di una cultura straniera.

In qualche modo, almeno mediaticamente, continua a nascondersi in noi l’unno

Sono soprattutto i tedeschi ad avere un problema con le attribuzioni culturali. Per esempio gli inglesi ci considerano da sempre non particolarmente dotati di senso dell’umorismo, nonostante anni di satira e cabaret di artisti importanti come Mario Barth, o Achtung Kabarett, Hagen Rether. I francesi, invece, prendono in giro la cucina britannica e i belgi la presunta avarizia degli olandesi.

Noi conosciamo il carattere nazionale solo in senso negativo, come autoaccusa. Appena saltano fuori da qualche parte un paio di ragazzi che sbraitano stupidità, imperversa sulla stampa il sociologo ed esperto in conflitti Wilhelm Heitmeyer, e spiega perchè la pace sociale sia in pericolo (“situazione esplosiva”) e che incombe una ricaduta.

In un modo o nell’altro, fino ad oggi è rimasto in noi l’unno che aspetta solo di tornare a battersi. E stranamente funziona sempre.

Non occorre scomodare la genetica, per arrivare alla conclusione che le nazioni si distinguono tra loro. Esistono infatti motivi climatici e anche la lingua ha la sua importanza. Normalmente questo è secondario, ma nessuna politica dovrebbe basarsi sulla considerazione che le frontiere conservano il loro significato solo in senso figurato. Cosa può succedere quando per motivi politici si trascura la psicologia dei popoli, lo evidenzia la crisi monetaria, che in questi giorni abbiamo perso di vista solo perchè “l’uomo nel castello” ha accentrato tutta l’attenzione su di sé. Lo scoglio davanti alla nave qui sono i tassi d’interesse del mercato.

Difetto congenito dell’euro? La camicia di forza per culture diverse

Se ora dappertutto si parla delle diverse capacità di prestazione dei paesi, allora questo è un modo pulito per affermare che alcuni stereotipi hanno, invece, la loro fondatezza. Il difetto congenito dell’euro è stato racchiudere così tante diverse culture economiche nella camicia di forza di un’unica moneta. Per riconoscere che la cosa non poteva funzionare non era necessario aver studiato economia politica, sarebbe bastata una visita a Napoli o nel Peloponneso. Adesso si cerca disperatamente una soluzione. La risposta della cancelliera è che tutti diventino come noi. Si vedrà come andrà a finire.

Le nazioni possono cambiare. Questa, volendo, è la consolazione. Gli italiani duemila anni fa dominavano su un impero che si estendeva dall’Inghilterra all’Africa. I tedeschi, nel frattempo, hanno difficoltà a garantire il traffico ferroviario quando c’è troppa neve e ghiaccio. Talvolta ci vuole, infatti, molto tempo per sfatare alcuni stereotipi. A volte più di una generazione.

L’ambasciatore della Repubblica Italiana, Michele Valensise, ci ha inviato la seguente lettera in riferimento alla rubrica di qui sopra:

L’articolo di Jan Fleischhauer dal titolo “Omissione di soccorso all’italiana” mi ha lasciato basito e adirato. Certamente sostengo la libertà di critica, ma gli argomenti di quell’articolo sono per l’Italia tanto offensivi quanto infondati. Mi sorprende che un così rinomato giornale come Spiegel Online dia spazio ad affermazioni così volgari e banali.

Rammarica soprattutto il fatto che il giornalista, accanto a tanti luoghi comuni, metta sullo stesso piano, senza riguardi, la responsabilità di un singolo individuo e quella di un intero popolo. Comprendo il desiderio di Spiegel Online di scrivere qualcosa di politicamente scorretto, ma in questo caso si tratta di una provocazione gratuita che io, anche in nome dei miei concittadini che hanno espresso il loro sdegno nei confronti dell’articolo, rispedisco al mittente. Perché in questa questione vengono tirati in ballo tutti gli italiani?

Il signor Fleischhauer non ha notato che, lì oltre al capitano della „Costa Concordia“, tra l’altro oggetto di un’indagine penale, c’erano istituzioni e persone che hanno fatto del loro meglio per salvare vite umane e limitare i danni della tragedia? Ed è proprio convinto della inaffidabilità di un’intera nazione? Non ha mai incontrato nessuno, come ad esempio i lavoratori italiani che ho incontrato nei giorni scorsi a Wolfburg, che svolge il proprio lavoro con dignità e dedizione ottenendo apprezzamento generale?

Consiglio al signor Fleischhauer di lasciar perdere generalizzazioni basate sulla razza. Sono cose di ieri che nessuno rimpiange. Si rilassi e venga a trovarci in Italia. Troverà un paese ospitale, capace di uno slancio sorprendente da parte di singoli individui e di un’intera comunità, un paese che cerca di reagire ai pregiudizi con il sorriso senza improvvisare strani tribunali.

Cordiali saluti





Michele Valensise
Ambasciatore della Repubblica Italiana

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elegante.

questa, invece, è la reazione di un altro quotidiano:

http://farm8.staticflickr.com/7164/6769 ... 6e51_z.jpg
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Oh finalmente una bella prima pagina del Giornale
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ai mondiali

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nel 1982, italia-germania 3-1
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na tenunu sti crucchi
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non mi spiego più di tutto il passaggio "se gli italiani possono essere definiti una razza"


mi viene in mente solo la loro razza baxxxrda.

Oltre la presa in giro relativa alla figura di Schettino al fondo dell'articolo si legge praticamente che siamo la palla al piede d'Europa e che dopo aver visto Napoli la Merkel doveva aspettarselo.


Un altro titolo recita ITALIANI MORTI E FUGGI... :o.o:

Ma proprio loro? Che hanno sulla coscienza milioni di morti? Ma da quale pulpito :scrolleye:
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suonatore Jones ha scritto:elegante.

questa, invece, è la reazione di un altro quotidiano:
http://farm8.staticflickr.com/7164/6769 ... 6e51_z.jpg
ma non è lo stesso quotidano che assieme a libero vendeva dvd sul "duce"?? :scratch :scratch
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:elegante.

questa, invece, è la reazione di un altro quotidiano:
http://farm8.staticflickr.com/7164/6769 ... 6e51_z.jpg
ma non è lo stesso quotidano che assieme a libero vendeva dvd sul "duce"?? :scratch :scratch


quello con Sallusti direttore? :mrgreen:
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[quote="Mariotta"][quote



quello con Sallusti direttore? :mrgreen

sì,quest'estate vendeva dvd,assieme a Belpietro,su Mussolini.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
suonatore Jones

reggino, si, è quello. quello che, ogni volta, parla di certe ricorrenze con ironia
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reggino ha scritto:
Mariotta ha scritto:[quote



quello con Sallusti direttore? :mrgreen

sì,quest'estate vendeva dvd,assieme a Belpietro,su Mussolini.

ciò non toglie che possa replicare a Der Spiegel.
L'unica cosa è che mi è sembrato un pò troppo esagerato...se ti metti al loro livello sei peggio di loro.
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Regmi
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Mariotta ha scritto:non mi spiego più di tutto il passaggio "se gli italiani possono essere definiti una razza"


mi viene in mente solo la loro razza baxxxrda.

Oltre la presa in giro relativa alla figura di Schettino al fondo dell'articolo si legge praticamente che siamo la palla al piede d'Europa e che dopo aver visto Napoli la Merkel doveva aspettarselo.


Un altro titolo recita ITALIANI MORTI E FUGGI... :o.o:

Ma proprio loro? Che hanno sulla coscienza milioni di morti? Ma da quale pulpito :scrolleye:

Uno delle più gravi colpe dell'escortiere Ilvio è stata quella di non esservi voluto sacrificare con la Merkel. Se altruisticamente l'avesse fatto tante cose sarebbero cambiate in meglio. :wink

PS - in quanto a morti non è che noi siamo stati dei "verginelli". Tuttaltro...ma questo a Sallusti non bisogna dirglelo.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Pickwick
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Der spiegel è un settimanale antieuropeista che ha le stesse posizioni in germania che la lega ha in italia.
Sfrutta questo tipo di avvenimenti per utilizzarli proprio in chiave politica contro l'euro.
Quello che vogliono è proprio aizzarci contro la germania.
La Germania è altra cosa, così come l'Italia è altra cosa.
Si badi bene a non cadere nel tranello e a generalizzare anche noi per le fesserie espresse in un giornale.
Penso sia come se un ghanese pensasse che il pensiero di borghezio fosse il pensiero di un'intera nazione.
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Andrew
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Mah, la sparata del giornale non mi convince. Forse loro non si ricordano che anche noi italiani (scritto volutamente in piccolo) eravamo parte integrante dell'asse durante la seconda guerra mondiale..
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spiny79
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spulciando sul web ho trovato il nome del redattore capo di questo settimanale tedesco, da un milione di copie a settimana:

Georg Mascolo, nato in germania nel 1964 da padre ITALIANO di Castellammare di stabia...

:scratch
Helkost
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Der Spiegel 'a scacciau comunque.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 4a640.html

Questa è una persona che ha dato una risposta civile, nella quale mi ritrovo.
Foti NON E' il mio presidente (cit.)
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st4rsky
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suonatore Jones ha scritto:elegante.

questa, invece, è la reazione di un altro quotidiano:

http://farm8.staticflickr.com/7164/6769 ... 6e51_z.jpg
Speriamo Der Spiegel non se ne accorga.... che vergogna...
suonatore Jones

per cronaca: ovvio che io non condivida l'attacco a tutti gli italiani mosso da "lo specchio" (mi pare). però:

1) la bassezza del titolo del giornale è davvero deprecabile
2) (da prendere con le molle): generalizzare non è mai bello, ma sono contento. sono contento per tutti gli italiani che parlano contro negri, ebrei, froci, zingari e via dicendo. cosa che non credo possa essere capita.
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Ninco Nanco
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però i norvegesi pensano male dei tedeschi 8-)
comunque ciò che mi impressiona è leggere le stesse idiozie del pensiero leghista sui meridionali dette dai tedeschi nei confronti di tutti gli italiani...aveva ragione De Crescenzo nel suo film...si è sempre meridionali di qualcuno!
"I mafiosi non avrebbero cittadinanza in Italia se non ci fosse il potere politico e finanziario che gli permette di esistere."
Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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Sofia
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Ma, mi sembra solo un pretesto per attaccare l'euro.
In fondo i tedeschi apprezzano molti aspetti della cultura italiana, senza di noi non saprebbero dove andare in vacanza e cosa mangiare. :mrgreen:

Scherzi a parte, per motivi di studio/lavoro sono spesso in Germania, e devo dire che a volte è difficile relazionarsi perché ci sono continui equivoci e incomprensioni a causa del fatto che, secondo me, abbiamo sensibilità diverse, ma quando capisci come ti devi rapportare, fila tutto liscio.
Certo, a volte ho la sensazione che siano un po prevenuti ma poi ho notato che anch'io lo ero, (mi dicevo sono freddi, insensibili, non hanno senso dell'umorismo, e in parte è vero eh :D però c'è anche il rovescio della medaglia: precisione, ordine, rispetto delle regole, organizzazione ), in fondo è molto facile farsi dei pregiudizi, l'importante è superarli.
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Il_Molestatore
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I tedeschi sono simpaticissimi: hanno inventato la moda dei sandali con i calzini :mrgreen:
Le feci tener su le scarpe coi tacchi alti. Sono un freak.
Il corpo al naturale non lo reggo, ho bisogno di farmi ingannare.
Gli psichiatri hanno un termine specifico per questo,
ed io ho un termine specifico per gli psichiatri.
[Charles Bukowski]
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