Pdl: "Riconoscimento ex combattenti Salò"

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Pdl: "Riconoscimento ex combattenti Salò"
Anpi: "Negazione della Storia e della realtà"

La proposta di legge, di cui Gregorio Fontana è il primo firmatario, prevede che possano essere riconosciute dal ministero tutte le organizzazioni di ex ''belligeranti'', senza limitazioni di sorta, fino alla concessione di contributi pubblici. Scontro con le opposizioni. Il "no" dell'associazione dei partigiani. De Luca (Pdl): "Ci mancava pure questa"


ROMA - Le associazioni degli ex combattenti della Repubblica sociale di Salò potrebbero avere lo stesso riconoscimento dell'Anpi e delle altre associazioni ex combattentistiche, ricevendo anche contributi statali: l'apertura è prevista da una proposta di legge del Pdl all'esame della commissione Difesa della Camera. Ma è scontro con le opposizioni.

La proposta di legge, di cui Gregorio Fontana è il primo firmatario, nasce dalla volontà di dotare le associazioni ex combattentistiche di una personalità giuridica, visto che tra l'altro ricevono dei fondi dal ministero della Difesa (tra il 2009 e il 2011 hanno ricevuto 1,5 milioni annui complessivamente). Il provvedimento stabilisce i requisiti perché queste associazioni ricevano il riconoscimento di associazioni di interesse delle Forze Armate: tra i requisiti ci deve essere la loro apoliticità e che i loro statuti rispettino i principi di democrazia interna. I problemi cominciano perché la proposta assegna al Ministero un compito di vigilanza non solo sulla legittimità dei loro statuti, ma sulle attività stesse delle associazioni. E qui il centrosinistra ha visto la volontà di sottoporre a controllo l'Anpi, cioè l'Associazione nazionale partigiani.

Ma l'elemento deflagrante è l'apertura al riconoscimento delle associazioni dei combattenti di Salò. Il testo infatti prevede che possano essere riconosciute dal ministero tutte le associazioni di ex ''belligeranti'', senza limitazioni
di sorta.

Anpi: "Inammissibile sotto ogni profilo". Immediata la replica preoccupata dell'Anpi per bocca del presidente Carlo Smuraglia: "L'Anpi ha manifestato più volte netta e ferma opposizione a un'operazione del genere inammissibile sotto ogni profilo, storico e politico". "Continueremo ad opporci con ogni mezzo - prosegue Smuraglia - anche chiamando alla mobilitazione iscritti e cittadini contro manovre di questo tipo che negano la Storia e la realtà".

Scontro in Parlamento. Il braccio di ferro si è protratto nelle scorse sedute della Commissione Difesa, dopo che gli emendamenti delle opposizioni che correggevano questi elementi sono stati tutti bocciati. Per bloccare l'iter il Pd ha presentato oggi una propria proposta, a prima firma Antonello Giacomelli, che è stato abbinato al testo Fontana. Questa proposta di legge prevede il riconoscimento solo per le associazioni di quanti sono stati ''legittimamente belligeranti'', il che escluderebbe i reduci della Repubblica sociale; in secondo luogo la vigilanza del Ministero non è sulle attività, ma unicamente sullo statuto delle associazioni; infine le associazioni sono sotto l'Alto patronato della Presidenza della Repubblica, per ''sottrarle alla maggioranza di turno''.

''Capisco che qualcuno possa dire che l'omissione della dicitura 'legittimamente belligeranti' sia solo una dimenticanza - dice Giacomelli - ma ultimamente queste coincidenze si moltiplicano: solo poche settimane fa era stata presentata proprio dal Pdl una proposta che abrogava il divieto di ricostituire il Partito fascista, ed oggi si strizza l'occhiolino ai reduci di Salò. Alla vigilia del 2 giugno è meglio mettere dei punti fermi''.

(31 maggio 2011)

fonte: http://www.repubblica.it

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(Nicola Giunta)
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