Torna lo spettro del dissesto...siamo messi male....

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doddi
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ciesse ha scritto:
doddi ha scritto:No ciesse non concordo. Ci sono quasi 50 milioni bloccati a Roma che non partono (perche' oramai non c'e' copertura di nulla, pero' il miliardino per Mps i tecnici lo trovano). Sui decreti ingiuntivi diciamo la stessa cosa, oggi non si sa neppure a chi rivolgersi per avere informazioni , figuriamoci tempistiche o rassicurazioni.

Infine chiedo a tutti voi se qualcuno ha idea di cosa accadrebbe alla citta' cinque minuti dopo la dichiarazione di dissesto.
Non nominiamo i tecnici, braccio destro delle banche!

Nessuno vuole il dissesto che sarebbe una catastrofe per l'economia della città e della provincia,
e anche per la politica per quello che può interessare.
Ma questo non consente di mescolare e mettere sullo stesso piano i residui passivi e attivi, solo perchè hanno lo stesso nome, e l'esempio è già stato fatto.
Per anni le somme destinate ai lavoratori della Leonia sono stati dirottati nelle tasche dei Fontana,
mentre adesso scavalcando d'imperio i creditori vengono erogati solo gli stipendi.

Però mancano i soldi per il carburante e la manutenzione.
In questa città quindi tutto si tiene in un groviglio dove non si distingue più l'imprenditore amico e procacciatore di voti, trasformato adesso in avvoltoio che sventolando l'ennesimo decreto ing. spinge la città al dissesto.

Lacrime e sangue per tutti, ci siamo capiti, e l'uscita del tunnel non sarà forse neppure a Roma con i suoi 50 milioni(bruscolini), perchè nella situazione di Reggio ci sono mille altri Comuni grandi e piccoli, e se il Governo dovesse mettere mano per Reggio dovrebbe intaccare il livello del debito su cui vigila l'Europa.

Come vedi a mio parere la questione è grossa e prendersela con i giornalisti è perlomeno riduttivo. :salut
Ma mica ho detto sia colpa dei giornalisti, ho solo evidenziato che la loro disinformazione (voluta o data da ignoranza in materia) e' deplorevole e vergognosa.
Al ministero dovrebbero avere ben altri metodi e strumenti valutativi.

Al renziano in cerca di un pass per Montecitorio la soluzione devono avergliela suggerita i compagni di cena...esperti in materia. Ad ogni buon conto i contenuti sono interessanti.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
Malaca
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La voragine partita dal 2006 continua a crescere a dismisura:

http://46.37.13.75/recasi.it/Upload/23 ... urn false;

ecco le cause del dissesto:

http://46.37.13.75/recasi.it/Upload/23112012_quot05.pdf


ergastolo non denunce
ciesse
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Dobbiamo sempre avere presente il concetto di responsabilità:
i politici artefici del disastro sono quelli che da 2 anni incolpano i giornalisti, alcuni, nomi e cognomi, di essere nemici della città, scavalcando i titolari del controllo, dai dirigenti, lautamente retribuiti (restiuranno mai i 20 milioni?), ai revisori oggi sotto processo.

Ancora sul forum si dice che il bravo Cordova non ha bene interpretato la relazione della Corte dei Conti, mentre la relazione prefettizia , quella che ha portato allo scioglimento, contiene certamente errori ma si dimentica che è stata sottoscritta dalle massime autorità di PS esistenti sul territorio, evidentemente perchè nessuno in città era in grado di promettere un livello anche minimo di pulizia.

Tutto si lega in una piccola realtà, e l'impoverimento di tanti si accompagna all'illecito arricchimento di pochi, favoriti dal potere politico affaristico.

Tu doddi pensi che saremmo in grado noi reggini di trovare all'interno della città forze sufficienti a sbrogliare il nodo famelico?


A chi si dovrebbero affidare le redini della comunità, forse ai famosi 500 del manifesto, o agli imprenditori di successo modello Campolo, Montesano, Marino, o ai politici costretti a restare dato che chi può fuggirà (forse anche PeppeDJ) a Roma inseguiti dal tintinnio? :zip:
pincopallino
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Allora Doddi, la mia risposta alla tua domanda ti ha soddisfatto?
A quanto già scritto in precedenza (che riporto sotto) ho dimenticato di aggiungere che i veri problemi per i reggini in caso di dissesto non è/sarà il fallimento del comune di Reggio (sempre a parte le tasse comunali alle stelle e la maggior mancanza di servizi) ma i problemi veri inizieranno (perché lì andremo a finire) quando a fallire sarà l’ Italia.
Allora sì che saran dolori veri per l’80% della popolazione, licenziamenti a perdere nella pubblica amministrazione – stipendi statali ridotti a 750€ (come è già realtà in Grecia) ecc. ecc. ecc. con conseguente fallimento di migliaia e migliaia di negozi – attività – fabbriche piccole/medie e grandi e via dicendo.
Il dissesto invece di questo “paesone” che è Reggio sarà una sciocchezza, anche se molti vogliono convincerci che sarebbe una tragedia. :salut


pincopallino ha scritto:
doddi ha scritto: Infine chiedo a tutti voi se qualcuno ha idea di cosa accadrebbe alla citta' cinque minuti dopo la dichiarazione di dissesto.
Premessa: se la città non fosse stata commissariata e Arena Company fossero ancora al loro posto, credo che soldi non ce ne sarebbero per nessuno tranne che per loro e per gli amici e compari dei amici e compari.

Detto ciò, io credo che 5 minuti dopo la dichiarazione del dissesto (così come successo per la regione Sicilia), a Roma inizierebbero già a parlottare fra di loro su come racimolare un bel po’ di milionate (100 – 200 – 300 ?) da destinare alla città metropolitana fallita e tempo un mesetto Reggio Calabria verrebbe invasa da una montagna di soldi.
Esci un po’ a parlare con tutti i dipendenti delle varie miste & company, con Arena ne trovavi alcuni preoccupati per il loro futuro, adesso se me ne trovi due preoccupati ti offro una cena.
Nota: sulla scia di ciò che è stato ottenuto dai dipendenti della multiservizi, anche quelli che lavorano nelle cooperative (ti rimando al link), quelli che ad esempio portano a spasso i nonni,
hanno iniziato a scioperare (li hai mai visti scioperare prima d’ora? Anche se li pagavano una volta ogni 5 mesi?).
L’hanno fatto non tanto per il ritardo nel pagamento degli stipendi ma perché hanno fiutato l’occasione di poter essere anche loro stabilizzati al comune pressando sui commissari.
Alla luce di tutto ciò, ben venga la dichiarazione di dissesto :p: almeno, anche se poi i reggini dovranno sopportare tasse e tributi galattiche, dopo molti reggini (comunque sempre i soliti raccomandati) avranno un lavoro sicuro, stabile e ben più pagato di quello attuale (ad esempio alla cooperativa “nonni a spasso” molti dipendenti prendono una miseria mentre altri si sono arricchiti, con la stabilizzazione almeno i soldi verranno distribuiti più equamente ........... o almeno ciò è quello che dovrebbe essere :p: ).
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pincopallino imu chianu cu sti stabilizzazioni facili....in una città dove sono a rischio gli stipendi,e dove in futuro oltre ai nostri sacrifici,saranno per il comune contati anche i centesimi che saranno spesi,non sarà facile come tu affermi essere stabilizzati dall'oggi al domani anche chi è assunto con contratti a termine ed in ditte fallocche o pseudo tali(vedi Nonni a Spasso che oltretutto non esiste nemmeno più)...
Posso capire Leonia e Multiservizi(ed anche qui probabile si faccia anche qualche taglio di personale con contratto a termine)ma che si faccia regalia di posti a tempo indeterminato per chiunque la vedo dura....
Cmq io dico sempre chi vivrà vedrà....
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Sale la tensione a Reggio nel comparto del trasporto pubblico. Stamattina i dipendenti dell'Atam hanno deciso di incrociare le braccia dopo l'incontro di ieri con i Commissari di Palazzo San Giorgio.
Autobus fermi, scuolabus interdetti e niente controllo sui parcheggi a strisce blu. I lavoratori Atam hanno deciso di dire basta ad una situazione che si trascina ormai da molti mesi e che vede la Società titolare del trasporto pubblico reggino navigare in pessime acque.
Già la scorsa settimana i vertici aziendali si erano riuniti, affiancati anche dai rappresentanti della triplice sindacale, per sollevare l'attenzione sul triste destino che sta per colpire l'Atam e di conseguenza i cittadini di Reggio Calabria che potrebbero a breve essere privati dell'intero sistema del trasporto pubblico.
Il problema, manco a dirlo, è di risorse. Sono 350 i posti di lavoro in bilico, attualmente in attesa di riscontri sui crediti pregressi nei confronti del Comune (2,5 milioni) e della Regione (14 milioni), o che comunque il Ministro Cancellieri decida una volta per tutte di affiancare la città con gli aiuti speciali promessi all'atto dello scioglimento del Comune.
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aquamoon
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E' Milano la città italiana in cui si vive meglio. Ed è Reggio Calabria quella peggiore dal punto di vista degli affari. Sono tutto sommato "prevedibili" i dati della classifica annuale de "Il Sole 24 Ore" sulla qualità della vita nelle province italiane, pubblicati oggi sul quotidiano economico. Il capoluogo lombardo conquista il titolo del primo capitolo della Qualità della vita 2012, quello centrato sul benessere economico. Nel gruppetto in testa tutte realtà del Nord oltre alla capitale, al 10° posto. In fondo alla graduatoria di tappa prevalgono siciliane, pugliesi e calabresi, con Bari, Salerno e Napoli a chiudere. Il capitolo Affari e Lavoro, per l'edizione 2012, vede Cuneo al vertice seguita da una nutrita serie di province del Nord e del Centro. La migliore del Sud, 34ª, è Siracusa. Ultima è Reggio Calabria.
http://www.ildispaccio.it/reggio-calabr ... o-calabria

In attesa dell'esito del ricorso al TAR da parte dell'ex sindaco mezzarena contro la decisione di scioglimento del Consiglio Comunale,
da una fonte "terza" ovvero Il giornale della Confindustria,
si dimostra inequivocabilmente che la Città, da quando è amministrata da Panico..............................................................
è sprofondata all'ultimo posto della classifica.
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Quello che hai scritto è tutto vero Moto,
come vero è che vi vivrà vedrà …………. e dato che siamo ancora in vita abbiamo potuto vedere che già la stabilizzazione della multiservisi sono già state avviate :thumleft ;
è vero che non sarà facile stabilizzare dall’oggi al domani anche nelle cooperative ecc. ma, credi forse che le stabilizzazioni (non dico della Leonia perché è un’altra cosa) della multivizi siano meno scandalose? :scratch

Abbi fede, chi oggi sta protestando e scioperando non è fesso e non lo è chi li “pilota”,
hanno visto che con i commissari è più facile zappare fondo e allora tutti cercano (e ci riusciranno) di “sistemarsi”.
Ripeto, per alcuni il commissariamento di Reggio è stato una gran colpo di fortuna perché Arena non sarebbe mai riuscito a dar vita a tutte queste stabilizzazioni.
ciesse ha scritto: Sono 350 i posti di lavoro in bilico all' Atam
Sciocchezze! non è niente in bilico, credete forse che una città possa fare a meno del trasporto pubblico? :S
Ma come si fanno a dire sciocchezze così grosse ? :S

ciesse ha scritto: o che comunque il Ministro Cancellieri decida una volta per tutte di affiancare la città con gli aiuti speciali promessi all'atto dello scioglimento del Comune
Deve sbrigarsi la Cancellieri, perché questi aiuti speciali Reggio se li merita a 360° :lol:
Nota:
io odio la Lega Nord ma, quando però dicono che in Sicilia ci sono 30 MILA forestali contro i 500 della Lombardia o quando dicono che non è giusto che a Reggio Calabria arrivino aiuti speciali perché la catastrofe non è stata causata da un terremoto ma dai politicanti locali che si son mangiati una montagna di denaro per farsi i cxxxi propri, non riesco a dar loro torto :okok:
A sto punto anche al Nord (se non son fessi) potrebbero impiegare almeno 50 Mila forestali (più altri 50 mila impiegati pubblici) nella sola Lombardia (visto quante più montagne ci sono e visto che i lombardi sono ben di più dei siciliani) e allo stesso modo di Reggio Calabria potrebbero fare tante altre città sia del nord che del centro Italia, cioè fare buchi enormi perché tanto poi arriva pantalone che sistema tutto.

Alla luce di tutto ciò comunque, bisogna ammettere che Peppe dj alla fine dei conti ha fatto bene a bruciarsi tutti quei soldi …………………… certo che se almeno la metà l’avesse destinata per cose serie ed utili per la città e i reggini, adesso non saremmo nel letamaio in cui ci ritroviamo ma probabilmente la nostra città poteva avere un minimo di parvenza di città mezza discreta :see:
doddi
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Motociclista ha scritto:pincopallino imu chianu cu sti stabilizzazioni facili....in una città dove sono a rischio gli stipendi,e dove in futuro oltre ai nostri sacrifici,saranno per il comune contati anche i centesimi che saranno spesi,non sarà facile come tu affermi essere stabilizzati dall'oggi al domani anche chi è assunto con contratti a termine ed in ditte fallocche o pseudo tali(vedi Nonni a Spasso che oltretutto non esiste nemmeno più)...
Posso capire Leonia e Multiservizi(ed anche qui probabile si faccia anche qualche taglio di personale con contratto a termine)ma che si faccia regalia di posti a tempo indeterminato per chiunque la vedo dura....
Cmq io dico sempre chi vivrà vedrà....
In caso di dissesto più che di assorbimento si parlerà di snellimento.
Sarebbe rivista tutta la pianta organica dell'amministrazione, con inevitabili tagli.
Gli stipendi non sono a rischio, non ci sono proprio al momento.
Concordo con le tue riflessioni in linea di principio.


Inserisco due articoli apparsi negli ultimi giorni

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86

Reggio, debito Comune, Cuzzola: ''Il balletto delle cifre...a chi giova…''
Lunedì 26 Novembre 2012 11:43

Di seguito la nota diffusa dall'ex Dirigente comunale Enzo Cuzzola - Da giorni, in città, circola voce e si legge anche (purtroppo….) che il disavanzo del Comune di Reggio Calabria, al 31 dicembre 2010 (il buco secondo qualcuno) sarebbe di 679 milioni, attribuendo tale quantificazione alla Corte Conti.
Non è così. Corte Conti non quantifica il debito dell’Ente, bensì gli impegni conservati a bilancio, cioè i residui passivi, questi rappresentano gli impegni per prestazioni, forniture, lavori ecc., che l’ente ha assunto, ma non è detto che siano debiti, almeno sino a quando tali impegni non si siano tradotti in effettive esecuzioni e prestazioni.
Si controlli poi il certificato al bilancio consuntivo, pubblicato sul sito del Ministero dell’interno, si vedrà come, di 679, 423 milioni circa rappresentano impegni per opere da eseguire. Si controlli poi una qualunque annualità pregressa, per esempio il certificato al consuntivo 2001 si vedrà che a quell’epoca i residui ammontavano a circa 238 milioni e pochissimi di questi erano relativi ad opere da eseguire, ma non erano certamente debiti.
Quindi 679 milioni non è l’importo del debito e non è l’importo del disavanzo.
Le regole del Tuel ed i principi contabili dell’Osservatorio sulla finanza locale stabiliscono regole e procedure per determinare entrambi i valori.
Il disavanzo è dato dalla somma tra saldo di cassa più residui attivi (somme accertate a credito) meno i residui passivi (somme impegnate a debito); al 31 dicembre 2010 era di 118 milioni, sceso a 107 nel 2011.
I debiti sono rappresentati dai provvedimenti di liquidazione emessi a fronte di eseguite prestazioni e/o esecuzioni di opere e/o di forniture. Alla definizione di questo importo gli Uffici hanno lavorato fino alla cessazione del mio incarico, senza giungere ad una definitiva quantificazione, ma avendo approntato tutti gli interventi necessari anche sulle procedure informatiche, oggi qualcuno potrebbe portare a termine quella attività.
Tuttavia già dal primo approccio a questa problematica abbiamo potuto constatare come l’effettivo indebitamento, nei confronti dei prestatori di lavori, servizi e forniture o nei confronti di beneficiari di trasferimenti anche per conto di altri enti, non possa assolutamente superare l’importo del disavanzo di 118 milioni, dato che parecchi degli importi non correttamente imputati in bilancio (e che hanno appunto generato il disavanzo) sono stati effettivamente pagati, anzi molte volte l’imputazione impropria era avvenuta proprio per consentire il pagamento (sul tema si controlli la relazione dei Revisori al consuntivo 2010).
Importante è anche affrontare il tema dissesto. Abbiamo sempre affermato che il dissesto è da evitare, date le nefaste conseguenze che avrebbe sulla già precaria condizione socio-economica del nostro territorio, ed abbiamo sempre affermato che si può evitare, dismettendo il patrimonio immobiliare.
Corte Conti mette in dubbio la destinabilità dei proventi delle dismissioni a copertura del disavanzo, in contrasto con pronunce di altre sezioni regionali (vedasi Corte Conti Basilicata 38/2011), ma soprattutto ignorando che il Governo, nel cd decreto Salva Enti (DL 174/2012) al neo introdotto art. 243 bis, del tuel, comma 8 lettera g, prevede espressamente, per ammettere gli enti locali alla procedura di riequilibrio dei bilanci tesa ad evitare il dissesto, che l’ente “abbia previsto l'impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente”.
Allora che senso ha, pensare al dissesto, mentre pende la conversione del decreto sopra citato (che deve avvenire entro il 10 dicembre), che il Governo ha fortemente voluto per salvare gli enti con più di 20 mila abitanti dal dissesto, istituendo la procedura del riequilibrio del bilancio, la quale sarà estesa, come da appositi emendamenti alla norma voluti dalle Camere, anche agli enti, come Reggio, per i quali Corte Conti ha avviato la procedura di dissesto guidato.


http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291


Reggio, gli ex assessori e consiglieri comunali del PDL: "Paradossale se venisse dichiarato il dissesto del Comune a pochi giorni dalla discussione del del decreto anti dissesti"
Sabato 24 Novembre 2012 16:59


Di seguito il comunicato:

“Sarebbe paradossale che, a pochi giorni dalla discussione in Parlamento del Decreto “anti dissesti” adottato dal Governo per salvare centinaia di Comuni italiani con le casse deficitarie, la sezione regionale della Corte dei Conti dichiarasse il dissesto del Comune di Reggio.

Sarebbe paradossale, lo ripetiamo, ma soprattutto sarebbe l’ennesima sconfitta dello Stato che, per bocca del Ministero dell’Interno, un mese fa ha preso importanti quanto precisi impegni nei confronti dei reggini.

Le risorse che sarebbero “liberate” e destinate al Comune di Reggio, dopo l’approvazione in Parlamento del decreto governativo, aiuterebbero la città e i Commissari in un momento di particolare difficoltà.

Esortiamo dunque i commissari a fare tutto il possibile affinché l'Ente non vada in dissesto rispondendo, nei tempi, ai quesiti della corte ed individuando strategie idonee e finalizzate ad evitarlo, come l’amministrazione Arena stava puntualmente facendo.

Agli stessi Commissari, che sappiamo essere impegnati con ogni forza a scongiurare la possibilità del dissesto, non possiamo però non suggerire maggiore attenzione e oculatezza nella gestione della comunicazione: è chiaro infatti, in questo momento, che affidare dichiarazioni a giornalisti locali e nazionali conosciuti per la propria vicinanza a soggetti del centrosinistra reggino, non fa che aumentare il livello di allarme in città e di conseguenza, inasprire “l’attacco” alle casse dell’Ente. Ed è importante fare attenzione alla comunicazione perché, altrimenti, si rischia di vedere su importanti testate nazionali, articoli ad hoc contorniati da due foto: quella del Commissario, dott. Vincenzo Panico e quella dell’eterno fustigatore di Reggio che in queste ore sta profondendo le ultime energie fisiche e non solo, per coronare quello che rappresenta il suo sogno personale: affondare l’economica cittadina, le imprese, il Terzo Settore, pur di raggiungere un mero ed effimero scopo personale.

Questo non può essere accettato!!

Così come ai Commissari è richiesto uno sforzo ulteriore per comprendere quale sia la parte di burocrazia comunale che quotidianamente lavora per il bene collettivo e quale, invece, lavori sotto le direttive di personaggi politici (sempre gli stessi) auspicando il dissesto.

Siamo con i commissari in questo delicato momento, e speriamo che lo Stato mantenga le promesse annunciate e aiuti Reggio così come sta aiutando altri Comuni italiani: non vorremmo essere, ancora una volta, l’ultima ruota del carro nazionale.

Il dissesto si può e si deve evitare!”



Gli ex assessori e gli ex consiglieri comunali del Pdl

Daniele Romeo

Antonio Pizzimenti

Beniamino Scarfone

Tilde Minasi

Demetrio Berna

Monica Falcomatà

Demetrio Marino

Pasquale Naso

Giuseppe Eraclini
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doddi ha scritto:
In caso di dissesto più che di assorbimento si parlerà di snellimento.
Sarebbe rivista tutta la pianta organica dell'amministrazione, con inevitabili tagli.

Gli stipendi non sono a rischio, non ci sono proprio al momento.
Concordo con le tue riflessioni in linea di principio.

Infatti...
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non ci sarà alcun dissesto
e sono così sicuro della mia affermazione che ho già scommesso una cena con tre amici.
Se perdo, io pagherò per 4,
se vinco, loro tre pagheranno per 4 per due volte.
In pratica, due ottime ed abbandonati cene con dell'ottimo vino senza pagare un euro :thumright
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pincopallino ha scritto:non ci sarà alcun dissesto
e sono così sicuro della mia affermazione che ho già scommesso una cena con tre amici.
Se perdo, io pagherò per 4,
se vinco, loro tre pagheranno per 4 per due volte.
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Le quotazioni a quanto stanno? :mrgreen:
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pincopallino ha scritto:non ci sarà alcun dissesto
e sono così sicuro della mia affermazione che ho già scommesso una cena con tre amici.
Se perdo, io pagherò per 4,
se vinco, loro tre pagheranno per 4 per due volte.
In pratica, due ottime ed abbandonati cene con dell'ottimo vino senza pagare un euro :thumright
la procedura di accertamento c.d. assistito dei presupposti del dissesto, se si articola secondo uno schema sostanzialmente trifasico che prende le mosse dalla ordinaria attività di controllo su bilanci e rendiconti degli enti locali, nell’ipotesi in cui emergano, anche a seguito (come nella specie) delle verifiche svolte dal ministero dell’economia, “comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e irregolarità contabili o squilibri strutturali del bilancio dell'ente locale in grado di provocarne il dissesto finanziario”.
Al ricorrere di detta evenienza, la Corte dei conti, dunque, accerta con delibera l’esistenza delle menzionate irregolarità contabili, effettua una prima approssimata prognosi sull’esistenza dei presupposti della dichiarazione di dissesto finanziario e individua altresì le “necessarie misure correttive”, assegnando all’ente un termine per il loro “adempimento”.
A questa prima delibera della magistratura contabile segue una seconda fase procedurale nella quale la Corte, scaduti i termini già assegnati, è chiamata a verificare l’eventuale “inadempimento” delle misure correttive dettate alla Ente.
Più in dettaglio, al termine di questa seconda scansione procedurale, la Corte può limitarsi ad una mera “presa d'atto dell'adozione delle misure correttive e conseguente riconduzione della situazione finanziaria dell'ente alla normalità”, ovvero per converso accertare “l’inadempimento delle misure correttive indicate con la prima deliberazione” e trasmettere gli atti al Prefetto e alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.
Nell’ipotesi in cui la Corte abbia accertato, con una seconda delibera, l’inadempimento delle misure correttive, si apre la terza fase procedurale, nell’ambito della quale la Sezione di controllo, “entro 30 giorni” (così testualmente recita la norma) decorrenti dalla suddetta trasmissione degli atti al prefetto, accerta il sostanziale perdurare dell’inadempimento nonché la sussistenza dei presupposti contabili e normativi per la dichiarazione di dissesto ex art. 244
del Tuel ovvero, in alternativa, prende atto della sopravvenuta adozione delle misure correttive o, comunque, del venir meno delle condizioni di dissesto.


secondo te in quale fase ci troviamo?

secondo me la Corte dei Conti il dissesto l'ha già dichiarato, ora bisogna solo capire se con la bacchetta magica si riuscirà ad approvare in 15 giorni le misure correttive richieste.
Have a Nice Day
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"Agli stessi Commissari, che sappiamo essere impegnati con ogni forza a scongiurare la possibilità del dissesto, non possiamo però non suggerire maggiore attenzione e oculatezza nella gestione della comunicazione: è chiaro infatti, in questo momento, che affidare dichiarazioni a giornalisti locali e nazionali conosciuti per la propria vicinanza a soggetti del centrosinistra reggino, non fa che aumentare il livello di allarme in città e di conseguenza, inasprire “l’attacco” alle casse dell’Ente. Ed è importante fare attenzione alla comunicazione perché, altrimenti, si rischia di vedere su importanti testate nazionali, articoli ad hoc contorniati da due foto: quella del Commissario, dott. Vincenzo Panico e quella dell’eterno fustigatore di Reggio che in queste ore sta profondendo le ultime energie fisiche e non solo, per coronare quello che rappresenta il suo sogno personale: affondare l’economica cittadina, le imprese, il Terzo Settore, pur di raggiungere un mero ed effimero scopo personale.

Questo non può essere accettato!!

Così come ai Commissari è richiesto uno sforzo ulteriore per comprendere quale sia la parte di burocrazia comunale che quotidianamente lavora per il bene collettivo e quale, invece, lavori sotto le direttive di personaggi politici (sempre gli stessi) auspicando il dissesto.

Siamo con i commissari in questo delicato momento, e speriamo che lo Stato mantenga le promesse annunciate e aiuti Reggio così come sta aiutando altri Comuni italiani: non vorremmo essere, ancora una volta, l’ultima ruota del carro nazionale.
"

A chi si riferiscono i nostri Campioni di Politica e Amministrazione, portatori di voti per ScopellitiRaffaArena complici dello sfascio?

Pensano forse che i Commissari siano venuti a Reggio per prendere buoni consigli dai firmatari??

Ma fino ad ieri non spingevano Arena a presentare inutile ricorso al Tar avverso la decisione del ministro? O forse serviva distribuire qualche altra parcella ad amico avvocato amministrativo....?

:fifi:
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Regmi ha scritto:
pincopallino ha scritto:non ci sarà alcun dissesto
e sono così sicuro della mia affermazione che ho già scommesso una cena con tre amici.
Se perdo, io pagherò per 4,
se vinco, loro tre pagheranno per 4 per due volte.
In pratica, due ottime ed abbandonati cene con dell'ottimo vino senza pagare un euro :thumright
Le quotazioni a quanto stanno? :mrgreen:
eccoti le quotazioni:
la dichiarazione di dissesto viene pagata 115 (se scommeti diceci euro sul dissesto vinci 1.150 €) :thumleft
il non dissesto invece è pagato a 1,06 (se scommetti dieci euro vinci 60 cent) :salut
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pincopallino ha scritto:non ci sarà alcun dissesto
anche se non verrà dichiarato ufficialmente il dissesto cmq sia le tasse aumenteranno a dismisura,e ci sarà un riordino dei vari settori comunali con taglio di sprechi ovunque(anche di personale con contratto a termine e non indispensabile)questo è garantito al 100%...
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concordo con chi sostiene che, a prescindere dalla dichiarazione di dissesto (possibilità a mio modesto avviso non così remota) e dal valzer delle cifre di debito effettivo, a pagarne le spese ( e le tasse/imposte che aumenteranno ad libitum) saremo solo e unicamente noi onesti cittadini....Ciò che a me dispiace ancor di più è che il baratro in cui è caduta la città ridurrà a zero le già limitatissime possibilità occupazionali dei decantati, ma in realtà bistrattati, "gggiovani"...
il meditatore
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Garret ha scritto: a prescindere dalla dichiarazione di dissesto (possibilità a mio modesto avviso non così remota) e dal valzer delle cifre di debito effettivo, a pagarne le spese ( e le tasse/imposte che aumenteranno ad libitum) saremo solo e unicamente noi onesti cittadini....
E chi vorresti pagasse le spese (e tasse/imposte) se non i cittadini?
Mica si può pretendere di andare a scovare uno per uno i responsabili e poi magari dire loro “Peppe Dj” tu sei il maggiore responsabile e per questo ti condanniamo a pagare TOT!
Come dici? Non hai quella cifra? Se hai proprietà (e credo ne abbia) te li vendi e paghi e ringrazia che ti lasciamo 1.200€ mensili per poter andare avanti ………………….(in caso di accertamento di responsabilità in una Paese serio si andrebbe in galera per una 15cina d'anni ma, qui siamo nella Repubblica delle banane).
Certo però che Peppe Dj a quel punto potrebbe difendersi dicendo che lui ha il grande merito di aver portato Valeria Marini, Costantino e Lele Mora sul Corso Garibaldi – che lui ha in grande merito di aver portato Miss Italia nel Mondo a Reggio (anche se ci è costato 1.600.000 €) – che lui ha in grande merito di aver portato RTL in via marina facendo ballare i reggini e via dicendo.
Non si potrebbe mica pretendere che un soggetto con questi grandi meriti sia condannato a pagare anche lui di tasca propria ?
Sarebbe sufficiente che Peppe dicesse (come sono soliti fare tutti i politici italiani) “me ne assumo la responsabilità” che tradotto significa io sono io voi non siete un cxxxo, per cui pagate quello che c'è da pagare e non rompete gli zibbidei.

Nota:
certo però, che con le tasse che già si pagano in Italia e con l'addirittura l'aumento massimo prossimo venturo, a Reggio le strade dovrebbero essere lastricate d'oro come negli Emirati .................... invece sono mulattiere come nel Congo.
Meditate gente, meditate !
wave
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facciamo un sondaggio e vediamo quante persone qui nel forum hanno votato queste persone che ci hanno combinato cosi...penso che non sarebbero molte quelle che avrebbero il coraggio di manifestarlo pubblicamente.....
pincopallino
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Che vi avevo detto?
NON CI SARà ALCUN DISSESTO
infatti, come volevasi dimostare:
http://www.reggiotv.it/notizie/politica ... tito-legge

ed io così sicuro ero che ci ho anche scommesso sopra vincendo due cene di lusso .........................

Nota:
Mamma mia però quanto sono (siete) ingenui (leggi fessi) tutti colo che hanno creduto alla materializzazione del dissesto.
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