Reggio:Sequestrato l'E'hotel....

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http://www.ilquotidianodellacalabria.it ... entro.html


Sequestrato hotel di lusso sul lungomare di Reggio
Costruito su suolo demaniale con permessi irregolari

La struttura alberghiera a 4 stelle si trova in prossimità del lido comunale della città dello Stretto. Secondo la procura reggina ci sono "gravissime irregolarità" nella concessione edilizia. E l'edificio si trova anche in una zona a rischio idrogeologico




Sequestrato hotel di lusso sul lungomare di Reggio Costruito su suolo demaniale con permessi irregolari
L'hotel sequestrato a Reggio Calabria





I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di parti importanti della struttura alberghiera a quattro stelle denominata “E’ hotel”. Il provvedimento è stato emesso dal G.i.p. di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica, all’esito di una articolata attività di indagine condotta anche con l’ausilio di consulenti tecnici, durante la quale sono state rilevate gravissime illegittimità compiute nel corso del procedimento amministrativo di concessione del permesso di costruire.

In particolare, a B.I. di anni 54 e ad V.A.C. di anni 48 si contestano i reati di occupazione del demanio marittimo (artt. 54, 55 e 1161 cod. nav.), del demanio fluviale (torrente Annunziata), del demanio ferroviario e del demanio comunale (artt. 633 e 639-bis c.p.), nonché la violazione della normativa edilizia per la realizzazione di una tettoia in legno in totale assenza del permesso di costruire (art. 44 d.P.R., n. 380/2001).

Tale ultima violazione, peraltro, veniva perpetrata nonostante fossero in corso i rilievi ed i sopralluoghi dei consulenti incaricati dalla Procura della Repubblica.

Parte delle opere sotto sequestro insistono in zona a rischio idrogeologico grave, rappresentando quindi un grave rischio per la pubblica incolumità.

L’E’Hotel rappresenta l’unica struttura alberghiera sul mare al centro della città, collocata nell’area attigua al lido comunale.
REGGIO CALABRIA - I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di parti importanti della struttura alberghiera a quattro stelle denominata “E’ hotel”. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica, all’esito di una articolata attività di indagine condotta anche con l’ausilio di consulenti tecnici, durante la quale sono state rilevate gravissime illegittimità compiute nel corso del procedimento amministrativo di concessione del permesso di costruire.In particolare, a B.I. di anni 54 e ad V.A.C. di anni 48 si contestano i reati di occupazione del demanio marittimo, del demanio fluviale (torrente Annunziata), del demanio ferroviario e del demanio comunale, nonché la violazione della normativa edilizia per la realizzazione di una tettoia in legno in totale assenza del permesso di costruire. Tale ultima violazione, peraltro, veniva perpetrata nonostante fossero in corso i rilievi ed i sopralluoghi dei consulenti incaricati dalla Procura della Repubblica.Parte delle opere sotto sequestro insistono in zona a rischio idrogeologico grave, rappresentando quindi un grave rischio per la pubblica incolumità.
L’E’Hotel rappresenta l’unica struttura alberghiera sul mare al centro della città, collocata nell’area attigua al lido comunale.
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chi sono i proprietari , o il proprietario ?
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Mave
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solo in Italia penso che si costruisce e dopo qualcuno si accorge che non è legale...stando alle notizie non ha nulla in regola eppure l'hanno costruito e tenuto aperto per tanti anni
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sapevo che fra i soci c'è il fratello del governatore.... :fifi:
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DoubleD
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Motociclista ha scritto:sapevo che fra i soci c'è il fratello del governatore.... :fifi:
anche io so così
'' A Reggina Esti Comu U viagra... faci 'nchianari i cazzi "

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lappo
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DoubleD ha scritto:
Motociclista ha scritto:sapevo che fra i soci c'è il fratello del governatore.... :fifi:
anche io so così

invece sapete male perchè i proprietari sono due persone che conosco
number one
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lappo ha scritto:
DoubleD ha scritto:
Motociclista ha scritto:sapevo che fra i soci c'è il fratello del governatore.... :fifi:
anche io so così

invece sapete male perchè i proprietari sono due persone che conosco
i nomi sono segreti o li possiamo conoscere anche noi ?
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sinceramente io avevo sentito più di una voce che il proprietario o uno dei proprietari è proprio il governatore . Qualcuno ne sa qualcosa ?
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Che sia una leggenda forse tutta reggina...sta di fatto che 9 persone su 10 sanno la stessa cosa...e fanno lo stesso cognome....stranamente una struttura simile(non una baracca semi nascosta in montagna ma un Hotel in pieno centro cittadino)abbia con estrema facilità avuto permessi ed autorizzazioni fasulle e quindi costruito tranquillamente....cosa che da noi succede in due casi,e cioè o con raccomandazioni politiche,o della ndrangheta(o ambedue)di sicuro non avviene per puro caso.....

Cmq sotto c'è il seguito:

http://www.corrieredellacalabria.it/sto ... s.facebook


Sigilli È-Hotel, il gip: struttura totalmente abusiva

Il giudice per le indagini preliminari di Reggio ha accolto integralmente la richiesta del pm Centini, titolare dell'indagine sull'ecomostro realizzato sul demanio pubblico. «Complicità di infedeli funzionari pubblici»








Sigilli È-Hotel, il gip: struttura totalmente abusiva






REGGIO CALABRIA «L'È-Hotel è una struttura integralmente e radicalmente abusiva realizzata non solo in violazione di qualsiasi norma dettata dall'ordinamento in materia edilizia ed urbanistica, ma anche in sostanziale difformità del permesso di costruire, anch'esso illegittimo. Nessun profilo dell'iter amministrativo-autorizzatorio è risultato essere regolare. Nessuna realizzazione concreta appare rispondente al progetto».
Il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Massimo Minniti, ha sposato in toto quanto scritto dal sostituto procuratore Matteo Centini, che sta coordinando l'inchiesta che ieri ha portato al sequestro dell'È-Hotel di proprietà dell'ingegnere Ignazio Battaglia e della moglie Adriana Carmela Varone, la progettista della struttura albeghiera.
Quanto emerge dal decreto di sequestro preventivo è devastante per il Comune di Reggio, guidato all'epoca da Giuseppe Scopelliti, oggi governatore della Calabria. In particolare il pm Centini, nella sua richiesta, ha sottolineato come la ditta “Battaglia Costruzioni Srl” abbia occupato «arbirariamente il demanio marittimo, fluviale, stradale-comunale e ferroviario impedendone altresì l'uso pubblico».
Durissime le considerazione del pubblico ministero sul comportamento dei funzionari comunali: «È apparso evidente – è scritto nel decreto di sequestro – che tale struttura è stata realizzata solo ed esclusivamente grazie alla complicità di infedeli funzionari pubblici, quali Melchini, Putortì e Polimeni che hanno piegato le norme ed i loro doveri agli interessi privati portati dalla ditta Battaglia Srl».
Il gip parla di «mirate mistificazioni, da parte del progettista, a loro volta perfettamente incastrate con omesse verifiche da parte dei funzionari pubblici preposti, il tutto condito a seconda dei casi, da una corriva inerzia e da compiacenti provvedimenti istruttori (oltre che finali) non confezionati in conformità alla normativa di settore, ma acconciati alla bisogna per raggiungere un risultato finale evidentemente prefisatto».
Il pubblico ministero è stato ancora più duro. Per il sostituto Centini, infatti, «l'evidenza dell'abuso costituisce un atto di accusa ineludibile per le pubbliche amministrazioni coinvolte. L'ennesimo scempio per questo meraviglioso territorio è stato perpetrato con la complicità attiva (con riferimento ai dipendenti del Comune di Reggio Calabria) ovvero silenziosa e silente (dei dipendenti delle altre amministrazioni pubbliche) di ogni singolo pubblico funzionario che aveva responsabilità nella gestione e tutela del territorio. È tanta e tale l'arroganza dei protagonisti di questa vicenda, che non si è esitato a realizzare una struttura priva di qualsiasi titolo abilitativo proprio mentre erano in corso le indagini e sopralluoghi disposti da questo Ufficio. Ma lo scempio non deve restare impunito».
E ancora: «Un ruolo centrale va assegnato all'architetto Varone, già socio della Battaglia Costruzioni Srl la quale ha posto in essere una continua mistificazione degli atti e della realtà, stilando relazioni e confezionando atti da esibire alle diverse amministrazioni infarciti di dati falsi e rilievi mendaci. Tuttavia, altrettando centrale è la funzione svolta (a vario titolo) da Putortì, Melchini e Polimeni i quali non solo hanno obliterato, ciascuno per la sua competenza, qualsiasi verifica circa la rispondenza a verità di quanto dichiarato dal richiedente il permesso di costruire, ma si sono fattivamente impegnati per favorire Battaglia nell'interlocuzione con le altre amministrazioni dello Stato, circa l'esistenza dei vincoli o l'inserimento dell'opera assentita nel piano di recuperò del fronte porto della città di Reggio Calabria».
«Il permesso a costruire rilasciato in favore della Battaglia Costruzioni Srl – scrivono sempre i giudici – non solo è stato completamente disatteso nella realizzazione concreta dell'immobile, ma è frutto esso stesso di attività illecità e quindi radicalmente illegittimo. Basti pensare che l'intervento edilizio da realizzare è stato contrabbandato quale “mera” ristrutturazione di un precedente complesso edilizio, laddove ogni singolo elemento acquisito nell'ambito del presente procedimento dimostra trattarsi di una vera e propria nuova costruzione».
Ma non è solo una questione di permessi e autorizzazioni. In gioco c'è molto di più: «La struttura alberghiera – si legge sempre nel decreto di sequestro – può costituire un grave rischio per la pubblica incolumità. In questo senso, infatti, va rilevato come tutte le autorizzazioni ottenute sotto il profilo del rispetto della normativa antisismica afferiscono alla realizzazione di una ristrutturazione di edifici esistenti e non, come è nella realtà, alla realizzazione di una nuova costruzione. Permesso di costruire frutto esso stesso di condotte illecite poste in essere da pubblici funzionari infedeli, per le quali non può procedersi, essendo intervenuta la prescrizione. In questo senso va osservato che la stessa altezza dell'edificio (clamorosamente maggiore di quella indicata in progetto, contandosi addirittura un piano in più) è assolutamente incompatibile con l'ampiezza delle strade che costeggiano la struttura. La stessa vicenda amministrativa relativa al rilascio del permesso di costruire, il quale è stato disatteso in ogni sua parte, dimostra nella sua enorme gravità, come, da un lato, Battaglia non esiti a perseguire i propri scopi ed interessi commerciali ed imprenditoriali in violazione di qualsiasi norma di legge anche posta a tutela della pubblica incolumità, mentre dall'altro lato evidenzia come lo stesso possa vantare importanti ed influenti sponde all'interno dell'amministrazione comunale la quale, così come le altre pubbliche amministrazioni coinvolte nella vicenda a vario titolo, non costituisce affatto un presidio di legalità e garanzia del rispetto della normativa urbanistica-edilizia».
Da albergo di lusso a ecomostro: «L'intero edificio rappresenta un rischio per la pubblica incolumità, da considerare non sanabile, allo stato attuale, e quindi da demolire».


Lucio Musolino
lappo
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number one ha scritto:
lappo ha scritto: invece sapete male perchè i proprietari sono due persone che conosco
i nomi sono segreti o li possiamo conoscere anche noi ?
c'è scritto anche nell'articolo postato sopra l'ing. Ignazio Battaglia e della moglie Adriana Carmela Varone
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la domanda da porsi, piuttosto è: COME MAI SE NE SONO ACCORTI 4 ANNI DOPO CHE è UNA STRUTTURA ABUSIVA????
questo a mio modo di vedere è davvero SCANDALOSO!!!!
lappo
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Motociclista ha scritto:Che sia una leggenda forse tutta reggina...sta di fatto che 9 persone su 10 sanno la stessa cosa...e fanno lo stesso cognome....stranamente una struttura simile(non una baracca semi nascosta in montagna ma un Hotel in pieno centro cittadino)abbia con estrema facilità avuto permessi ed autorizzazioni fasulle e quindi costruito tranquillamente....cosa che da noi succede in due casi,e cioè o con raccomandazioni politiche,o della ndrangheta(o ambedue)di sicuro non avviene per puro caso.....

Cmq sotto c'è il seguito:

http://www.corrieredellacalabria.it/sto ... s.facebook


Sigilli È-Hotel, il gip: struttura totalmente abusiva

Il giudice per le indagini preliminari di Reggio ha accolto integralmente la richiesta del pm Centini, titolare dell'indagine sull'ecomostro realizzato sul demanio pubblico. «Complicità di infedeli funzionari pubblici»








Sigilli È-Hotel, il gip: struttura totalmente abusiva






REGGIO CALABRIA «L'È-Hotel è una struttura integralmente e radicalmente abusiva realizzata non solo in violazione di qualsiasi norma dettata dall'ordinamento in materia edilizia ed urbanistica, ma anche in sostanziale difformità del permesso di costruire, anch'esso illegittimo. Nessun profilo dell'iter amministrativo-autorizzatorio è risultato essere regolare. Nessuna realizzazione concreta appare rispondente al progetto».
Il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Massimo Minniti, ha sposato in toto quanto scritto dal sostituto procuratore Matteo Centini, che sta coordinando l'inchiesta che ieri ha portato al sequestro dell'È-Hotel di proprietà dell'ingegnere Ignazio Battaglia e della moglie Adriana Carmela Varone, la progettista della struttura albeghiera.
Quanto emerge dal decreto di sequestro preventivo è devastante per il Comune di Reggio, guidato all'epoca da Giuseppe Scopelliti, oggi governatore della Calabria. In particolare il pm Centini, nella sua richiesta, ha sottolineato come la ditta “Battaglia Costruzioni Srl” abbia occupato «arbirariamente il demanio marittimo, fluviale, stradale-comunale e ferroviario impedendone altresì l'uso pubblico».
Durissime le considerazione del pubblico ministero sul comportamento dei funzionari comunali: «È apparso evidente – è scritto nel decreto di sequestro – che tale struttura è stata realizzata solo ed esclusivamente grazie alla complicità di infedeli funzionari pubblici, quali Melchini, Putortì e Polimeni che hanno piegato le norme ed i loro doveri agli interessi privati portati dalla ditta Battaglia Srl».
Il gip parla di «mirate mistificazioni, da parte del progettista, a loro volta perfettamente incastrate con omesse verifiche da parte dei funzionari pubblici preposti, il tutto condito a seconda dei casi, da una corriva inerzia e da compiacenti provvedimenti istruttori (oltre che finali) non confezionati in conformità alla normativa di settore, ma acconciati alla bisogna per raggiungere un risultato finale evidentemente prefisatto».
Il pubblico ministero è stato ancora più duro. Per il sostituto Centini, infatti, «l'evidenza dell'abuso costituisce un atto di accusa ineludibile per le pubbliche amministrazioni coinvolte. L'ennesimo scempio per questo meraviglioso territorio è stato perpetrato con la complicità attiva (con riferimento ai dipendenti del Comune di Reggio Calabria) ovvero silenziosa e silente (dei dipendenti delle altre amministrazioni pubbliche) di ogni singolo pubblico funzionario che aveva responsabilità nella gestione e tutela del territorio. È tanta e tale l'arroganza dei protagonisti di questa vicenda, che non si è esitato a realizzare una struttura priva di qualsiasi titolo abilitativo proprio mentre erano in corso le indagini e sopralluoghi disposti da questo Ufficio. Ma lo scempio non deve restare impunito».
E ancora: «Un ruolo centrale va assegnato all'architetto Varone, già socio della Battaglia Costruzioni Srl la quale ha posto in essere una continua mistificazione degli atti e della realtà, stilando relazioni e confezionando atti da esibire alle diverse amministrazioni infarciti di dati falsi e rilievi mendaci. Tuttavia, altrettando centrale è la funzione svolta (a vario titolo) da Putortì, Melchini e Polimeni i quali non solo hanno obliterato, ciascuno per la sua competenza, qualsiasi verifica circa la rispondenza a verità di quanto dichiarato dal richiedente il permesso di costruire, ma si sono fattivamente impegnati per favorire Battaglia nell'interlocuzione con le altre amministrazioni dello Stato, circa l'esistenza dei vincoli o l'inserimento dell'opera assentita nel piano di recuperò del fronte porto della città di Reggio Calabria».
«Il permesso a costruire rilasciato in favore della Battaglia Costruzioni Srl – scrivono sempre i giudici – non solo è stato completamente disatteso nella realizzazione concreta dell'immobile, ma è frutto esso stesso di attività illecità e quindi radicalmente illegittimo. Basti pensare che l'intervento edilizio da realizzare è stato contrabbandato quale “mera” ristrutturazione di un precedente complesso edilizio, laddove ogni singolo elemento acquisito nell'ambito del presente procedimento dimostra trattarsi di una vera e propria nuova costruzione».
Ma non è solo una questione di permessi e autorizzazioni. In gioco c'è molto di più: «La struttura alberghiera – si legge sempre nel decreto di sequestro – può costituire un grave rischio per la pubblica incolumità. In questo senso, infatti, va rilevato come tutte le autorizzazioni ottenute sotto il profilo del rispetto della normativa antisismica afferiscono alla realizzazione di una ristrutturazione di edifici esistenti e non, come è nella realtà, alla realizzazione di una nuova costruzione. Permesso di costruire frutto esso stesso di condotte illecite poste in essere da pubblici funzionari infedeli, per le quali non può procedersi, essendo intervenuta la prescrizione. In questo senso va osservato che la stessa altezza dell'edificio (clamorosamente maggiore di quella indicata in progetto, contandosi addirittura un piano in più) è assolutamente incompatibile con l'ampiezza delle strade che costeggiano la struttura. La stessa vicenda amministrativa relativa al rilascio del permesso di costruire, il quale è stato disatteso in ogni sua parte, dimostra nella sua enorme gravità, come, da un lato, Battaglia non esiti a perseguire i propri scopi ed interessi commerciali ed imprenditoriali in violazione di qualsiasi norma di legge anche posta a tutela della pubblica incolumità, mentre dall'altro lato evidenzia come lo stesso possa vantare importanti ed influenti sponde all'interno dell'amministrazione comunale la quale, così come le altre pubbliche amministrazioni coinvolte nella vicenda a vario titolo, non costituisce affatto un presidio di legalità e garanzia del rispetto della normativa urbanistica-edilizia».
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Lucio Musolino
altra cosa assurda è il fatto che nei confronti di chi abbia favorito le condotte illecite non si possa far nulla perchè prescritto. ASSURDO E VERGOGNOSO!!!!
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lappo ha scritto:
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lappo ha scritto: invece sapete male perchè i proprietari sono due persone che conosco
i nomi sono segreti o li possiamo conoscere anche noi ?
c'è scritto anche nell'articolo postato sopra l'ing. Ignazio Battaglia e della moglie Adriana Carmela Varone
sulla carta si...sono loro i proprietari.....
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lappo ha scritto:la domanda da porsi, piuttosto è: COME MAI SE NE SONO ACCORTI 4 ANNI DOPO CHE è UNA STRUTTURA ABUSIVA????
questo a mio modo di vedere è davvero SCANDALOSO!!!!
perché evidentemente godevano di una grossa complicità nelle istituzioni.....casualmente però tutto accade proprio adesso col comune commissariato....mentre fino ad un anno addietro tutto taceva..... :wink
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Lixia
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Località: Boh!!! Attualmente zingarìo in Trentino!!!

ma se ne sono accorti adesso??? :scratch
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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st4rsky
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Lixia ha scritto:ma se ne sono accorti adesso??? :scratch
Che ci vuoi fare.. così piccolo com'è non lo notava nessuno...
il meditatore
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Falko
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Lixia ha scritto:ma se ne sono accorti adesso??? :scratch
Giusto in tempo per la prescrizione?.....
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

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"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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