Di errori ingegneristici nella progettazione e realizzazione di grandi opere ne è piena la storia. Dalla faccia lievemente tondeggiante della piramide di Keope alla torre di Pisa. L’ultimo in successione ha avuto per protagonista quello che doveva essere il più alto grattacielo del mondo, il Taipei 101 in Taiwan, per il quale si erano resi necessari la riduzione del numero di piani previsti dal progetto originario e l’installazione di una mega sfera, che occupa per intero gli ultimi sei piani, necessaria per mantenere l’edificio stabile in caso di forti raffiche di vento.
Quello che sta accadendo proprio in queste ore in Calabria, sul tratto dell’autostrada A3 che va da Villa S.Giovanni a Scilla, ha però davvero dell’incredibile. Le due ditte a cui è stato appaltato il tratto in questione hanno cominciato l’opera di traforamento della montagna ciascuna da un estremo della galleria utilizzando delle grandi talpe meccaniche. Quando però, dopo mesi di lavoro ci si aspettava che i due fori combaciassero, gli ingegneri, rivedendo il progetto, si sono accorti di un errore. Il risultato è che i due fori distano tra loro circa 80 metri, una distanza troppo grande per poter risolvere il tutto allargando la galleria.
Per risolvere il problema verrà creato un bivio. I veicoli che per errore dovessero imboccare la strada cieca avranno comunque a disposizione una rotatoria che permetterà loro di riprendere la direzione di marcia corretta. Nel frattempo i lavori rimangono però fermi e molto probabilmente il ritardo che si accumulerà non permetterà di concludere i lavori entro il termine dichiarato dall’Anas, ovvero la fine del 2013.
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Anno 2013, Calabria, Italia, Europa .......
cosi i pacci
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