cucina omerica

Non si vive di solo calcio...

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micuzzu
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Apro quest'altro topic perché l'argomento è molto vasto e quindi preferisco che la parte gastronomica dell'Iliade e dell'Odissea non si mescoli con le altre vicende narrate che invece riguardano settori diversi:
Libro XII
(356)... le circondarono, e poi invocarono i numi ,
raccolte tenere foglie da una quercia alta chioma ,
perchè non c'era orzo bianco nella nave bei banchi.
Poi , dopo averli invocati, le scannarono e scuoiarono,
tagliarono le cosce, le avvolsero intorno di grasso,
ripiegandolo, e sopra le primizie disposero:
non avevano vino da libar sulle offerte che ardevano, :chef:
ma, con acqua libando, arrostirono i visceri;
E quando le cosce furono arse, mangiarono i visceri;
fecero il resto a pezzi,li infilarono negli spiedi

Esperti di barbecue che ne dite?
Mi date il vostro punto di vista?
"Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tener conto delle informazioni che ci vengono date è cultura." - J.W.Goethe
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micuzzu
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Quella di sopra era un banchetto fatto con mezzi di fortuna; adesso paragoniamolo con uno fatto
a regola d'arte.
Andiamo alla reggia di Pilo dove il vecchio Nestore fa macellare una giovenca per ringraziare Atena
e nel contempo festeggiare l'ospite Telemaco venuto a chiedere notizie del proprio padre Ulisse

Odissea Libro III
(447)Ma de' cavalli il domator, l'antico
Nestore, il rito cominciò: le mani
S'asterse, sparse il salat'orzo, e a Palla
Pregava molto, nell'ardente fiamma
Le primizie gittando, i peli svelti
Dalla vergine fronte. Alla giovenca
S'accostò il forte Trasimede allora
E con la scure acuta, onde colpilla,
Del collo i nervi le recise, e tutto
Svigorì il corpo: supplicanti grida
Figliuole alzaro, e nuore e la pudica
Di Nestor donna Euridice, che prima
Di Climèn tra le figlie al mondo nacque;
Poi la buessa, che giacea, di terra
Sollevâr nella testa, e in quel che lei
Reggean così, Pisistrato scannolla.
Sgorgato il sangue nereggiante e scorso,
E abbandonate dallo spirto l'ossa,
La divisero in fretta: ne tagliaro
Le intere cosce, qual comanda il rito,
Di doppio le covriro adipe, e i crudi
Brani vi adattâr sopra. Ardeale il veglio
Su gli scheggiati rami, e le spruzzava
Di rosso vin, mentre abili donzelli
Spiedi tenean di cinque punte in mano.
Arse le cosce e i visceri gustati,
Minuti pezzi fer dell'altro corpo,
Che rivolgeano ed arrostìano infissi
Negli acuti schidoni. Policasta,
La minor figlia di Nestorre, intanto
Telemaco lavò, di bionda l'unse
Liquida oliva, e gli vestì una fina
Tunica e un ricco manto; ed egli emerse
Fuor del tepido bagno, agl'Immortali
Simile in volto, e a Nestorre avviossi,
Pastor di genti, e gli s'assise al fianco.

Abbrostite le carni ed imbandite,
Sedeansi a banchettar: donzelli esperti
Sorgeano, e pronti di vermiglio vino
Ricolmavan le ciotole dell'oro.


Questa è la traduzione del Pindemonte, ma appena possibile, posterò il testo
della Calzecchi Onesti, che è più leggibile.
:read: :king:
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micuzzu
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Ecco la traduzione promessa:
(455)E come della giovenca fluì il sangue nero, lascio l'ossa la vita,
subito la squartarono e tagliarono le cosce
tutte per bene , di grasso le avvolsero,
ripiegandolo, e sopra le primizie disposero:
le ardeva sulla catasta il vecchio, e vino lucente
versava sopra: i giovani intorno avevano forche fra mano.
E quando le cosce furono arse, mangiarono i visceri,
fecero il resto a pezzi, li infilzarono su spiedi,
e li arrostivano, gli spiedi acuti con le mani reggendo.


(470)Quando le carni dei terghi ebbero cotto e sfilato,
seduti banchettarono; e nobili uomini vigilavano,
versando il vino dentro calici d'oro.


Adesso cerchiamo di riflettere.
Secondo voi il grasso ripiegato in cosa consiste?
Poi non ho capito una cosa le cosce venivano prima cotte tutte intere e poi fatte a pezzi
e rosolate allo spiedo?
Che a quanto ho capito ognuno rosolava in proprio?
Poi mentre rosolavano la carne la sfumavano con il vino che gli versavano sopra?
che ne dite? :chef: :mangio: :mangio1:
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Pickwick
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A mio avviso le cosce arse stanno a significare più un sacrificio che una cottura
per cibazione. Anticamente infatti erano più ghiotti di interiora.
Il vino credo lo bevessero non lo usavano per sfumare.
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micuzzu
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Indubbiamente quello che dici è corretto;
però ho guardato varie traduzioni e francamente non c'è una separazione netta fra l'aspetto
propriamente rituale e la parte mangereccia.
Del resto non riesco ad immaginare che i due quarti posteriori di una vitella, venissero
bruciati completamente, e non venissero utilizzati per cibarsene.
In genere agli dei venivano offerte le corna, un ciuffo di peli, forse i piedi e qualche pezzo di carne.
Ma in genere credo che la parte sacrificale avesse prevalentemente un aspetto simbolico.
Altrimenti i sacrifici sarebbero stati troppo dispendiosi. Non trovi? :mrgreen: :okok:
Il vino ne veniva versato un calice , sempre come forma rituale, ma poi chiaramente
costituiva, opportunamente annacquato la bevanda principale dei banchetti! :beer: :mangio1:
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