Festival "Paleariza"

Non si vive di solo calcio...

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Mary
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Lunedì 25 luglio presentazione programma festival "Paleariza" che si terrà dall'31 Luglio al 28 Agosto 2011, con il tema " Tutto ciò che va verso l'alto converge"



Presiederanno la conferenza ; come moderatore Tonio Licordari , con la partecipazione degli esponenti Provinciali cordinatore festival Casile Leo Giovanni Andrea, Presidente G.A.L Avv. Antonino Palermiti.


Programma Paleariza:

Domenica 31 luglio – Pentedattilo di Melito Porto Salvo: TULLIO DE PISCOPO
Uno dei batteristi italiani più acuti e attenti, attivo fin dagli anni ‘70. Il suo tracciato musicale l’ha portato dalla sperimentazione degli esordi al pop del decennio successivo, senza dimenticare una costante dimensione etnica mai sopita.

Lunedì 1 agosto – Saline di Montebello Jonico: SCARMA
Come rilevano loro stessi, “Etno-rock, Rock, Pop o Etno-pop? Non importa”: il quintetto mammolese vive d’impressioni mutuate dalle più ampie derivazioni musicali. Una “prima” (almeno per il Paleariza) da ascoltare rigorosamente.

Martedì 2 agosto - Staiti: CORÁPI / CRUCITTI / SANTAGATI
Un trio d’interesse rilevante, quello composto da Domenico Mico Corápi, Piero Crucitti e Valentino Santagati. Specializzati nel repertorio “a ballu”, i tre percussionisti offriranno al pubblico una serata dal fortissimo impatto ritmico.

Mercoledì 3 agosto - Condofuri: MATTANZA
Band dal consenso pluridecennale, reduci dalla pubblicazione di un lavoro antologico, i Mattanza di Mimmo Martino accolgono nel proprio bagaglio musicale le storie della vecchia Calabria intrecciandole con sonorità calde e avvolgenti.

Giovedì 4 agosto – Chora Tu Vua/Bova: NAIMA SANBINHA
Il quintetto di Anna Luana Tallarita, posto sul crinale tra samba e bossanova, arriva al festival sulla scorta di un comune apprezzamento europeo. Etnica e world music si fondono per dar vita a un meticciato dai colori caldi e brillanti.

Venerdì 5 agosto - Palizzi: PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
… ossia quando le radici etniche incontrano la canzone d’autore italiana. L’osannato gruppo emiliano - calabrese, sulla scia del successo arriso al brano Onda calabra, propone un live imperniato tra vecchie e nuove composizioni.

Domenica 7 agosto - Bagaladi: BRIGANTI DI TERRA D’OTRANTO
Salentini, i Briganti eccellono nell’interpretazione e nel riadattamento dei brani musicali della tradizione locale. Seppure di recente formazione (festeggiano quest’anno il decimo anno d’attività), possono contare su una discreta discografia e una fitta serie di concerti.

Lunedì 8 agosto - San Lorenzo: PARAFONÈ
L’ottetto è da sempre impegnato nella rivisitazione della musica popolare calabrese, rivestendo di nuovi suoni canti e temi della tradizione orale - musicale classica. Un ensemble meritevole sicuramente d’attenzione.

Martedì 9 agosto - Cardeto: FRANCESCO LOCCISANO
“Studioso” della chitarra battente e membro degli Scialaruga, Francesco Loccisano è da anni appassionato recuperatore della tradizione chitarristica classica. Il percorso artistico intrapreso lo rende uno tra i musicisti più sensibili della scena italiana.

Mercoledì 10 agosto – Gaddicianò/Gallicianò di Condofuri: LIRABATTENTE
Il nome della formazione di Franco Pontoriero – nato dalla crasi dei due strumenti principi della loro dotazione (lira calabrese e chitarra battente) – delinea già un manifesto programmatico: la rivalutazione e la rielaborazione delle usanze e canti calabresi è il loro intendimento.

Giovedì 11 agosto – Chora Tu Vua/Bova: EUGENIO BENNATO
Fin dagli inizi con i Musicanova, Eugenio Bennato s’è sempre dimostrato minuzioso ricercatore dell’ambito etnico e puntuale musicista. Interessato attualmente alla valorizzazione del “tessuto” classico partenopeo, lo strumentista è una delle “voci” più autorevoli di world music in Italia.

Venerdì 12 agosto - Prunella: SANDRO SOTTILE
Polistrumentista, compositore, poeta e costruttore di strumenti popolari, Sandro Sottile si occupa da oltre trent’anni di accostare poesia in vernacolo e musica di tradizione popolare del Meridione d’Italia. Un’idea che ha già riscosso ampi consensi ovunque.

Sabato 13 agosto – Rochùdi/Roghudi Vecchio: CHINASKI
Il filo teso da Vincenzo Costantino in arte Chinaski con l’ausilio del cantautore Folco Orselli è composto da poesia, prosa, vita; una trama che s’avvinghia al suono fino a diventare “canzone” jazz, blues, rock. Un monologo d’autore / attore.

Domenica 14 agosto – Jalò tu Vua/Bova Marina: ARGHÍA / MALANOVA / MEGALI ELLADA
Triplo appuntamento, in occasione della notte bianca di Bova Marina di quest’anno. Gli Arghía di Claudio Messineo sono i fautori di sonorità etniche dall’impianto tradizionale, i siciliani Malanova fanno leva su composizioni originali e inediti in dialetto utilizzando una strumentazione tipica del luogo, mentre i Megali Ellada accolgono nella loro musica stimoli e archetipi provenienti dall’area grecanica.

Lunedì 15 agosto – Chorìo tu Vunì/Chorio di Roccaforte del Greco: SCIALARUGA
Guidati da Fabio Macagnino, gli Scialaruga rappresentano una riuscita commistione tra sentori calabresi e il rock di stampo anglosassone. Per questo “esordio” al Paleariza proporranno un concerto comprendente anche brani tratti dal loro ultimo, eccellente disco eponimo.

Martedì 16 agosto – Chora tu Vua/Bova: GRECIA d’OCCIDENTE a cura di Valentino Santagati
Trait d’union tra le differenti culture della Calabria greca, un concerto all’insegna dei tradizionali suoni e canzoni “a ballu”. A chiusura il canonico “Ballu di lu Camiddu” di Mimmo Vazzana, con la partecipazione della banda di Bova.
Mercoledì 17 agosto – Lazzaro di Motta S. Giovanni: ORCHESTRA POPOLARE CALABRESE
Nata da un’idea di Danilo Gatto, l’Orchestra Popolare Calabrese è un crogiuolo di dialetti, significati e suoni, che fa sì che la loro proposta superi gli steccati imposti da certuni per affrontare un discorso che vada oltre il conosciuto e già detto.

Giovedì 18 agosto - Brancaleone: KORALIRA
Koralira, ponte ideale tra tutte le culture mediterranee. I sei componenti, provenienti dalle più disparate estrazioni musicali (pop, rock, funk, per finire alla classica), hanno deciso di dar vita a un linguaggio che contempli tutte le istanze dell’area del Mediterraneo.

Sabato 20 agosto - Palizzi: FRATELLI MANCUSO
Il duo dei fratelli Enzo e Lorenzo Mancuso è – da anni – sinonimo di riproposizione arguta del materiale siciliano nel mondo. Con alle spalle decine di concerti tenuti ovunque e una carriera proteiforme (attori, docenti, compositori per teatro e televisione), i due saranno protagonisti di una performance senz’altro originale.

Domenica 21 agosto – Chora Tu Vua/Bova: ROY PACI & ARETUSKA
Una delle band italiane più amate e conosciute, quella capeggiata dall’eclettico Roy Paci che, con i suoi Aretuska, rappresenta da anni una solida realtà musicale. A loro l’onore e l’onere di concludere l’edizione 2011 del Paleariza.

Evento Speciale in collaborazione con il Comitato Feste Parrocchiale
Domenica 28 agosto - San Carlo di Condofuri: ANGELO BRANDUARDI
Yates e sfumature celtiche, tradizione italiana e suggestioni medievali: nella musica del “malandrino” Branduardi convergono da sempre armonicamente mondi lontanissimi. Un gradito ritorno dopo il trionfale concerto di due anni fa.

Tutti i concerti avranno rigorosamente inizio alle ore 22,30

Organizzazione:Mimmo Romeo
Andrea Laurenzano
Consulenza Artistica: Anna Luana Tallarita
Annunziato Cangemi
Road: Claudia Cafari
Grafica: Carmelo Cuppari
Webmaster: LaboratoriCreativi.net


strill
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Guitin
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Sabato 13 agosto – Rochùdi/Roghudi Vecchio: CHINASKI
Il filo teso da Vincenzo Costantino in arte Chinaski con l’ausilio del cantautore Folco Orselli è composto da poesia, prosa, vita; una trama che s’avvinghia al suono fino a diventare “canzone” jazz, blues, rock. Un monologo d’autore / attore.
se non erro...si tratta dell'amico nonchè collaboratore di Vinicio Capossela! :okok:
nonchè autore de "Le cento città"..mitico :salut
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Guitin
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Guitin ha scritto:
Sabato 13 agosto – Rochùdi/Roghudi Vecchio: CHINASKI
Il filo teso da Vincenzo Costantino in arte Chinaski con l’ausilio del cantautore Folco Orselli è composto da poesia, prosa, vita; una trama che s’avvinghia al suono fino a diventare “canzone” jazz, blues, rock. Un monologo d’autore / attore.
se non erro...si tratta dell'amico nonchè collaboratore di Vinicio Capossela! :okok:
nonchè autore de "Le cento città"..mitico :salut
non erro :D è lui!

http://www.youtube.com/watch?v=CW3G3SLyWPw
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phil
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Il soprannome promette bene...
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molto bene, molto bene...mi perderò la prima settimana :( perchè sono fuori...ma per il resto sarò quasi sempre presente...

W il Paleariza :beer:
"...ed io sono quello a cui fai accender sigarette...e sono quello per cui le hai accese tu..."
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onlyamaranto
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Eugenio Bennato nella meravigliosa cornice di Bova Superiore promette scintille...ma tutto il programma è di alto livello come sempre, meno male che Paleariza c'è!!

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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ndre
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Questa sera a Bova (Vùa) si preannuncia una serata di grande livello, grazie alla presenza di EUGENIO BENNATO..
"Fin dagli inizi con i Musicanova, Eugenio Bennato s’è sempre dimostrato minuzioso ricercatore dell’ambito etnico e puntuale musicista. Interessato attualmente alla valorizzazione del “tessuto” classico partenopeo, lo strumentista è una delle “voci” più autorevoli di world music in Italia." :thumright
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Guitin
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CHIUSURA molto TIPICAL"RASTA" del travolgente Roy Paci ieri sera..a Bova

Splendida luna "curcata" da cornice e "mbriacatura" doc :okok:
8-)
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ndre
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Guitin ha scritto:CHIUSURA molto TIPICAL"RASTA" del travolgente Roy Paci ieri sera..a Bova

Splendida luna "curcata" da cornice e "mbriacatura" doc :okok:
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Una serata veramente stupenda.. ;)
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kurohata
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pillamuri iddìu buona musica, artisti importanti. Ma la tradizione? la grecanicità?

:scratch
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kurohata ha scritto:pillamuri iddìu buona musica, artisti importanti. Ma la tradizione? la grecanicità?

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Sono tutti artisti che mirano a valorizzare quanto di buono c'è nella loro terra natia e far emergere tutte le varie problematiche esistenti.. Quindi avanti con le tradizioni..
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ndre ha scritto:
kurohata ha scritto:pillamuri iddìu buona musica, artisti importanti. Ma la tradizione? la grecanicità?

:scratch
Sono tutti artisti che mirano a valorizzare quanto di buono c'è nella loro terra natia e far emergere tutte le varie problematiche esistenti.. Quindi avanti con le tradizioni..


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kurohata ha scritto:
ndre ha scritto:
kurohata ha scritto:pillamuri iddìu buona musica, artisti importanti. Ma la tradizione? la grecanicità?

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Sono tutti artisti che mirano a valorizzare quanto di buono c'è nella loro terra natia e far emergere tutte le varie problematiche esistenti.. Quindi avanti con le tradizioni..


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quindi suonare da un palco, suonare una batteria, suonare un basso elettrico è tradizione?
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ndre
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kurohata ha scritto:quindi suonare da un palco, suonare una batteria, suonare un basso elettrico è tradizione?
Allora.. Il Paleariza non è soltanto un evento musicale, ma un’iniziativa territoriale basata sull’identità culturale dell'area grecanica (chiamasi Bovesìa).
Altra cosa importante è che la manifestazione si apre alla partecipazione di gruppi di musica etnica provenienti dai vari paesi mediterranei; è itinerante, in quanto tocca tutti i diversi comuni dell’Area Grecanica e si integra con diverse iniziative di promozione del territorio, (dibattiti, degustazione di piatti della cucina locale, escursioni, ecc.).
Il fine è quindi quello di Valorizzare il territorio, presentando ai turisti le tipicità etno-culturali dell'area, facendo gravitare i contenuti del festival verso la stessa area, creando un momento di incontro fra il contesto locale e qello globale.
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kurohata
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ndre ha scritto:
kurohata ha scritto:quindi suonare da un palco, suonare una batteria, suonare un basso elettrico è tradizione?
Allora.. Il Paleariza non è soltanto un evento musicale, ma un’iniziativa territoriale basata sull’identità culturale dell'area grecanica (chiamasi Bovesìa).
Altra cosa importante è che la manifestazione si apre alla partecipazione di gruppi di musica etnica provenienti dai vari paesi mediterranei; è itinerante, in quanto tocca tutti i diversi comuni dell’Area Grecanica e si integra con diverse iniziative di promozione del territorio, (dibattiti, degustazione di piatti della cucina locale, escursioni, ecc.).
Il fine è quindi quello di Valorizzare il territorio, presentando ai turisti le tipicità etno-culturali dell'area, facendo gravitare i contenuti del festival verso la stessa area, creando un momento di incontro fra il contesto locale e qello globale.
ah bhè se stiamo parlando ti etnoPOP o di tarantellaPOP allora va bene :D avevo letto la parola tradizione, che è cosa ben diversa. Detto da uno che al paleariza ci va (escursioni comprese)

:salut
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