http://www.strettoweb.com/2013/08/reggi ... tra/87861/
Reggio, tanti cittadini scrivono a Demi Arena: “prima di tutto ti chiediamo scusa, è anche colpa nostra”
Un centinaio di cittadini, in prevalenza professionisti noti e stimati in città, hanno inviato a StrettoWeb una lettera aperta indirizzata all’ex Sindaco Demetrio Arena. Una lettera che riportiamo integralmente, con in coda l’elenco dei firmatari:
“Caro Demi,
alla luce di quanto accaduto, riteniamo di doverti esprimere per iscritto e pubblicamente la nostra solidarietà e, soprattutto, chiederti scusa! Scuse che sentiamo di dover estendere ai tuoi familiari, per avere a suo tempo insistito affinché tu accettassi la candidatura a Sindaco della nostra città.
Ci siamo entusiasmati all’idea che un cittadino come noi, espressione del mondo professionale, e quindi senza una carriera politica alle spalle, potesse ricoprire quel ruolo, rappresentando una novità ed una speranza per la città lacerata dai conflitti in un momento di grande confusione e difficoltà.
E nonostante gli accadimenti riteniamo di non esserci sbagliati, come lo ritenevamo all’indomani della campagna elettorale, che ci ha visti tutti impegnati con convinzione, molti di noi dopo anni di distacco e disinteresse, proprio perché nel tuo sia pur breve amministrare hai dato prova di competenza, dedizione , determinazione, onesta’ e passione, regalandoci la speranza di poter vedere quotidianamente realizzarsi un’idea di città solidale, condivisa e partecipata, una città che deve valorizzare le proprie intelligenze e l’inestimabile patrimonio naturalistico e culturale.
Sappiamo del tuo impegno verso chi vive nel disagio, conosciamo da sempre la tua grande capacità di ascolto.
Oggi alla luce di tutto ciò che hai subito e stai continuando a subire, sentiamo il dovere di chiederti scusa per averti chiesto di assumerti questa grande responsabilità.
Siamo convinti che l’indignazione e lo sdegno che stiamo provando sia condiviso da moltissimi reggini.
Non comprendiamo il perché di tutto questo: certo, chi vive la città ogni giorno, nelle sue strade, nelle sue attività, nelle sue professioni, nelle sue scuole ne conosce bene le difficoltà ma anche le grandi positività. Chi vive segregato nei propri uffici preoccupato, anche legittimamente, della propria carriera, certamente la città non la conosce; purtroppo, ahinoi, ne determina il destino.
Ci asteniamo dall’esprimere giudizi su chi ha deciso di interrompere il tuo percorso e di farti pagare questo altissimo e sproporzionato prezzo.
Non di meno vogliamo fare una riflessione, ponendoci degli interrogativi riguardo il tuo continuo e a volte sferzante invito alla partecipazione da parte della comunità reggina e soprattutto di quelle intelligenze che potrebbero fornire un grosso contributo per la crescita della nostra città.
Temiamo che il tuo pressante richiamo al senso dell’appartenenza, al risveglio delle coscienze , rischi di naufragare sull’ altare di una logica che vede lo Stato guardare la nostra Reggio come città di mafia, dove tutto é marcio e tutto è contaminato, colpendone anche la parte sana e laboriosa, che quotidianamente svolge il proprio lavoro e la propria attività imprenditoriale in un territorio che conosce la insidia quotidiana della ndrangheta.
Se lo Stato si pone come antagonista e non come alleato, come si potrà mai creare quel connubio con lo società civile indispensabile per fronteggiare e sconfiggere la criminalità organizzata?Come si può pensare che le persone oneste e capaci si mettano al servizio e si spendano per la città?
In questo contesto, il pericolo più grande che corriamo é che nella nostra società si possa ingenerare il dubbio che vivere correttamente sia inutile; quella condizione che Corrado Alvaro definiva la più grande disperazione che possa pervadere una comunità.
Caro Demi, volevamo manifestarti solamente un nostro pensiero, certi che tutto ciò ti farà riflettere e ti aiuterà a prendere le decisioni più opportune. Ai soliti “acuti” osservatori che faranno le pulci ai nostri nomi alla ricerca di fantasiosi interessi diciamo che noi, come te, la notte dormiamo, perché abbiamo il coraggio di esprimere le nostre opinioni che derivano da una coscienza pulita. E questo non riteniamo si possa opinare da parte di chicchessia“.
ADORNATO FRANCO DIRIGENTE
ALOISIO CLAUDIO IMPRENDITORE
ARAGONA ROSA CASALINGA
ARILLOTTA FILIPPO PROFESSORE
ARILLOTTA FRANCESCO STORICO
AURORA DOMENICO GEOMETRA
AVERSA GREGORIO IMPRENDITORE
AVERSA CARMINE BIOLOGO
BAGNATO FRANCESCO DOCENTE UNIVERSITARIO
BARRECA ANTONIO INGEGNERE
BATTAGLIA CARMELO IMPIEGATO
BORDINI ALESSANDRA IMPIEGATA
BRANCA GIUSEPPE INFORMATORE SCIENTIFICO
CALABRESE GIANNI IMPRENDITORE
CATANESE ANTONELLO COMMERCIALISTA
COLELLA FABIO AVVOCATO
CONDELLO GRAZIELLA PROFESSORESSA
CORDOVA BENIAMINO DOTTORE DI RICERCA
CUZZOLA ENZO COMMERCIALISTA
DATTILO FEDERICA INGEGNERE
DATTILO SANDRO ARCHITETTO
DE BLASIO FILIPPO ARCHITETTO
DE BLASIO CARLO IMPRENDITORE
DE CAPUA ALBERTO DOCENTE UNIVERSITARIO
DE FRANCO PINO IMPRENDITORE
ELIA ANNA INSEGNANTE
FEMIA BERNARDO DOTTORE COMMERCIALISTA
FRATTO NADIA ARTIGIANA
FUMANTE AMELIA IMPIEGATA
FUSCO ATTILIO COMMERCIALISTA
FUSCO VALERIA PROFESSORESSA
GAGLIARDI PATRIZIA COMMERCIALISTA
GANGEMI PASQUALE AVVOCATO
GIORDANO SERGIO COMMERCIALISTA
IANNÒ ALESSANDRO IMPIEGATO
IARIA ALFREDO IMPIEGATO
LABATE VALERIO IMPRENDITORE
LIA GREGORIO IMPIEGATO
LICONTI FRANCESCO IMPRENDITORE
LODDO SAVERIO BANCARIO
LODDO GIUSEPPE IMPIEGATO
LORIA MICHELE IMPRENDITORE
MARTINO ANTONIO IMPRENDITORE
MEDICI ALESSANDRA DOTTORE COMMERCIALISTA
MEGALE FIORELLA AVVOCATO
MILARDI MARTINO DOCENTE UNIVERSITARIO
MURITANO STEFANIA MEDICO
MUZZUPAPPA SANDRO IMPRENDITORE
NERI MARIALUISA PROFESSORESSA
NUCERA FABRIZIO IMPRENDITORE
PALEOLOGO TEODORO COMMERCIALISTA
PAPISCA EUGENIO IMPRENDITORE
PENDINO GASPARE MARIA MEDICO
PENNA MARIA GRAZIA FARMACISTA
PENNA PASQUALE INGEGNERE
PORCINO PASQUALE IMPRENDITORE
PRATICÒ GUGLIELMO IMPRENDITORE
PRATTICÒ GIUSEPPE IMPRENDITORE
PRIOLO FRANCESCO IMPRENDITORE
PUTORTÌ GIUSEPPE MEDICO
PUTORTÎ VINCENZO MEDICO
QUARTARONELLO GIOVANNI IMPRENDITORE
RAMIREZ MARIO IMPRENDITORE
RAMIREZ ANTONIO IMPRENDITORE
RODA’ GIUSEPPE IMPRENDITORE
RUSSO BRUNO AVVOCATO
SCOPELLITI GIORGIO INFORMATORE SCIENTIFICO
SERGI ENZO COMMERCIALISTA
SERGI SAVERIO PSICOLOGO
SIMONETTA ROCCO IMPRENDITORE
SOFO ANTONIO AVVOCATO
SOLLAZZO ANTONIO IMPIEGATO
SPAGNOLO MARCELLO IMPIEGATO
STRACUZZI GIUSEPPINA ARCHITETTO
SURACI FRANCESCO INGEGNERE
TURANO PATRIZIA IMPIEGATA
VADALÁ GIUSEPPE GEOMETRA
VITETTA NUCCIO IMPIEGATO
ZACCURI
Demi Arena: “ti chiediamo scusa, è anche colpa nostra"......
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tutti i beneficiati dalla casta ?
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azz manca Luca li in mezzo....
contenti loro, quelli che se la cantano e se la suonano...
questo comunicato, a me fa dispiace. perchè dimostra che chi sta dentro gli uffici, preoccupandosi, legittimamente, della propria carriera, sono proprio i firmatari di questo "coso".
questo comunicato, a me fa dispiace. perchè dimostra che chi sta dentro gli uffici, preoccupandosi, legittimamente, della propria carriera, sono proprio i firmatari di questo "coso".
Anche io sono in attesa delle loro scuse per i danni procuratemi da Scopelliti e Arena........oggi arrivata la fattura dell'acqua, quasi triplica rispetto al 2011. Ripeto ASPETTO LE LORO SCUSE accompagnate da quelle di SCOPELLITI e ARENA e LUCA
Il ritorno del sistema aspettano e avranno.lacky007 ha scritto:Ma questi forse aspettavano il posto al comune di Reggio per contare le mattonelle in piazza e Arena non è stato abile a farli assumere? Aspettano forse il suo ritorno? uahahahah
Se sia lui a riportalo in auge o un'altra mezzacorona è secondario. Lo avranno!
Questo, senza se e senza ma, vuole il poppolo e la ndrangheta sovrana.
...Ahimè, ahinoi.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
- Motociclista
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L'unica"consolazione"è aver interrotto per un-ahimè-breve periodo i giochi di queste persone.....anche se resta il fatto che chiunque si insedierà fra un anno a palazzo S.Giorgio dovrà cmq fare i conti con le casse riempite il giusto per "tirare a campà"quindi non so se e come potranno banchettare come i vecchi tempi.Regmi ha scritto:
Il ritorno del sistema aspettano e avranno.
Se sia lui a riportalo in auge o un'altra mezzacorona è secondario. Lo avranno!
Questo, senza se e senza ma, vuole il poppolo e la ndrangheta sovrana.
...Ahimè, ahinoi.
Magra direi, molto magra.Motociclista ha scritto:L'unica"consolazione"è aver interrotto per un-ahimè-breve periodo i giochi di queste persone.....anche se resta il fatto che chiunque si insedierà fra un anno a palazzo S.Giorgio dovrà cmq fare i conti con le casse riempite il giusto per "tirare a campà"quindi non so se e come potranno banchettare come i vecchi tempi.Regmi ha scritto:
Il ritorno del sistema aspettano e avranno.
Se sia lui a riportalo in auge o un'altra mezzacorona è secondario. Lo avranno!
Questo, senza se e senza ma, vuole il poppolo e la ndrangheta sovrana.
...Ahimè, ahinoi.
Al tuo posto non ci conterei più di tanto; i conti si girano e si rigirano come meglio si crede e quando si ritiene opportuno.
Occultandoli e anche "falsificandoli" se necessario.
Esperienza recente insegna.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
questo è un paese profondamente malato.Al livello nazionale anzichè parlare di come risolvere l'occupazione(su 200 posti di lavoro offerti dall'ikea di pisa, in trentamila hanno presentato i propri curriculum),si discute se sia giusto concedere la grazia ad uno condannato per frode fiscale in via definitiva,così come al livello locale anzichè interrogarci di come rilanciare l'economia che è visibilmente distrutta,si chiede scusa a chi ha contribuito allo scioglimento del comune per contiguita mafiosa(la causa principale per cui reggio è lacerata),ci rimane solo che tra qualche anno a vincere le elezioni,sia la stessa classe politica che ci ha portato al disastro,e abbiamo fatto tombola. Non so più che dire...
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
Infatti, trovo che la sintetizzazione sia esaustiva.reggino ha scritto:questo è un paese profondamente malato.Al livello nazionale anzichè parlare di come risolvere l'occupazione(su 200 posti di lavoro offerti dall'ikea di pisa, in trentamila hanno presentato i propri curriculum),si discute se sia giusto concedere la grazia ad uno condannato per frode fiscale in via definitiva,così come al livello locale anzichè interrogarci di come rilanciare l'economia che è visibilmente distrutta,si chiede scusa a chi ha contribuito allo scioglimento del comune per contiguita mafiosa(la causa principale per cui reggio è lacerata),ci rimane solo che tra qualche anno a vincere le elezioni,sia la stessa classe politica che ci ha portato al disastro,e abbiamo fatto tombola. Non so più che dire...
Tranquillo, la ritroveremo.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Arena, "La controlettera ad Arena''
Riceviamo e pubblichiamo: "Gentile dott. Demetrio Arena, siamo un gruppo di cittadini di Reggio Calabria, di differente provenienza politica e con idee anche alquanto diverse ma tutti
noi, inassoluta opposizione con quelle decine di nostri concittadini che - all’indomani della sentenza di primo grado che ha sancito la sua ineleggibilità assieme a diversi altri rappresentanti delle ultime due amministrazioni comunali – hanno scritto a suo sostegno, concordiamo invece su un punto: non siamo noi ma Lei a dover chiedere scusa per il suo anno di gestione maldestra e quantomeno cieca della casa comunale. Vogliamo essere più espliciti, contestando punto per punto le surreali affermazioni contenute nell’alquanto artificiosa lettera di sostegno:
Non corrisponde al vero che Lei è un “cittadino come noi”. La sua carriera professionale è mirabile testimonianza di una lunga appartenenza a consorterie di privilegiati legati a filo doppio alla politica locale ed all’amicizia personale con l’ex sindaco Scopelliti (di cui è anche commercialista) essendo stato, tra l’altro - per nomina politica -, direttore dell’Azienda Trasporti Area Metropolitana (ATAM) per quasi un decennio nonché consulente economico della discussa società Multiservizi. Lei dunque, per anni, ha conosciuto dall’interno, essendone di conseguenza artefice, i meccanismi di gestione della cosa pubblica che sono oggi al vaglio della magistratura e che hanno contribuito ad ingigantire il debito comunale.
Ha un inquietante sapore mafioso l’affermazione secondo la quale “lo Stato si pone come antagonista e non come alleato”. Lo Stato Italiano, con i suoi tre poteri, è casomai un antagonista della corruzione e del malaffare ed a meno che non si dica apertamente di voler parteggiare per chi esercita queste attività, non si capisce su quali basi si cerca di scaricare la colpa su organi statali che hanno avuto il solo compito di indagare e mettere in luce le pratiche illegali che da anni si consumavano all’interno di Palazzo S. Giorgio.
E’ assolutamente falso che riguardo alla sua ineleggibilità ci siano “indignazione e sdegno condivisi da moltissimi reggini”. Possiamo invece assicurarLe che sono molti ma molti di più coloro che si sentono vilipesi e truffati da una gestione a dir poco allegra della cosa pubblica e che, adesso, auspicano una azione chiara e decisa delle autorità inquirenti che possa portare la luce della verità e della giustizia su quest’ultimo decennio di amministrazione oscura e talvolta equivoca.
Infine, dott. Arena, come avrà certamente notato, non abbiamo mai usato né mai useremo il confidenziale ed affettuoso nomignolo “Demi”, che caratterizza diversi passaggi della lettera di sostegno e che rende più che palesi le motivazioni personali ed amicali (qualcuno potrebbe anche malignamente dire “di convenienza”) che hanno spinto questa sparuta pattuglia di concittadini a mettere per iscritto un’istanza di solidarietà nei Suoi confronti. E’ possibile che alcuni tra noi la conoscano di persona e magari anche bene, ma non c’è nulla di personale nelle contestazioni che le stiamo qui muovendo, che hanno invece a che fare col ruolo di sindaco e di amministratore/consulente che ha ricoperto e che – a nostro avviso – ha svolto in maniera a dir poco insoddisfacente ed assolutamente superficiale e che, a via di grossolane sviste e disattenzioni, ha quantomeno permesso il perpetuarsi di pratiche illegali all’interno del comune di Reggio Calabria. Disattenzioni e sviste la cui responsabilità resta indiscutibilmente tutta sua e che, sottoposte al vaglio dei magistrati, hanno generato la dichiarazione di ineleggibilità che la riguarda".
Antonio
ALTOMONTE
(pensionato)
Giovanna
ANGHELONE
Domenico
AUGLIERA
(consulente Informatico)
Caterina
AZZARÀ
(bancaria)
Ninetta
BELLANTONI
(funzionario del comune di Reggio Calabria)
Lorella
BLOISE
(insegnante)
Giovanni
BOVA
(geometra)
Elisa
BRANCATI
(tour organizer)
Agostino
BRUNO
(operaio)
Antonino
BUFFON
(docente)
Manuela
CANALE
(impiegata)
Fernando
CANNIZZARO
(avvocato)
Bachisio
CANU
(collaboratore parlamentare)
Paolo
CARUSO
(impiegato)
Rosario
COLLETTA
(studente)
Mariangela
CORRENTE
(mediatore linguistico-culturale)
Mario
CORTESE
(artigiano)
Giuseppe
DE STEFANO
(bancario)
Antonino
DELFINO
(disoccupato in mobilità)
Loredana
DELFINO
(impiegata)
Mimma
DELFINO
(impiegata)
Sandra
DONATO
(insegnante)
Paula
DORNELLES BASTOS DE SILVA
(insegnante)
Angelo
EMO
(commerciante)
Danilo
EMO
(studente)
Luigi
ERRIGO
(consulente del lavoro)
Giuseppe
FESTICINI
(impiegato)
Mario
FLECCHIA
(commerciante)
Elisabetta
GAMBELLO
(insegnante)
Francesco
GANGEMI
(impresario edile)
Barbara
GIANOLA
(impiegata)
Bruno
GIORDANO
(studente)
Giuseppina
GIUNTA
(docente)
Fiorella
IACONA
(insegnante in pensione)
Vincenzo
IELO
(impiegato)
Anna
IELO
(impiegata)
Ida
LA MANTIA
(sindacalista)
Francesca
LATELLA
(impiegata)
Francesca
LATELLA
(impiegata)
Teresa
LIBRI
(traduttrice, libera professionista
Teresa
LIUNI
(commerciante)
Antonella
MACHEDA
(docente)
Valeria
MACRÌ
(docente universitaria)
Maurizio
MALARA
(impiegato)
Adriana
MALLAMACI
(impiegata)
Emiliano
MALLAMACI
(dipendente Agenzie per il Lavoro)
Paolo
MALLAMACI
(impiegato giudiziario)
Giuseppe
MAMMOLITI
(ingegnere)
Andrea
MANGIONE
(funzionario del Ministero delle Finanze)
Francesco
MANTI
(dottore forestale, libero professionista)
Vincenzo
MARZULLO
(operaio)
Domenico
MEDIATI
(ricercatore universitario)
Katia
MEDURI
(libera professionista)
Ada
MELIDONA
(docente in pensione)
Sebastiano
MESSINEO
(biologo)
Anna
MIGOGNA
(medico in pensione)
Sebastiano
MUSOLINO
(studente)
Alfonso Maria
NORDO
(consulente aziendale)
Giorgio
NORDO
(docente universitario)
Giuseppe
NOSTRO
(ex funzionario tecnico Comune di Reggio Calabria)
Giuseppe
NOSTRO
(ingegnere)
Marco
PALLADINO
(agente di commercio)
Filippo
PARISI
(consulente informatico)
Nino
PELLICANÒ
(architetto e scrittore)
Sandra
PIGNOLO
(casalinga)
Roberto
PIRRELLO
(pensionato)
Pasqualino
PLACANICA
(ferroviere)
Giancarlo
RINALDI
(biologo)
Ada
ROMITO
(traduttrice)
Giuseppe
ROTTA
(impiegato)
Francesco
SABATINI
(pensionato)
Antonella
SARACENO
(operatore professionale)
Giuseppe
SCAMBELLURI
(dirigente medico ASP Reggio Calabria)
Paola
SERRANÒ
(biologa)
Silvia
SESTITO
(docente e scrittrice)
Filippo
SORGONÀ
(manager dello spettacolo)
Alfonso
SORRENTO
(architetto)
Marta
SULLIS
(disoccupata)
Demetrio
TEVERE
(parrucchiere)
Domenico
TORTORELLA
(impiegato)
Antonio
TRIPODI
(impiegato)
Massimo
VESPIA
(dipendente del Ministero dell'Interno)
Dario
ZEMA
(musicista e insegnante)
Matteo
ZEMA
(studente)
Cecilia
ZOCCALI
(psicologa)
Riceviamo e pubblichiamo: "Gentile dott. Demetrio Arena, siamo un gruppo di cittadini di Reggio Calabria, di differente provenienza politica e con idee anche alquanto diverse ma tutti
noi, inassoluta opposizione con quelle decine di nostri concittadini che - all’indomani della sentenza di primo grado che ha sancito la sua ineleggibilità assieme a diversi altri rappresentanti delle ultime due amministrazioni comunali – hanno scritto a suo sostegno, concordiamo invece su un punto: non siamo noi ma Lei a dover chiedere scusa per il suo anno di gestione maldestra e quantomeno cieca della casa comunale. Vogliamo essere più espliciti, contestando punto per punto le surreali affermazioni contenute nell’alquanto artificiosa lettera di sostegno:
Non corrisponde al vero che Lei è un “cittadino come noi”. La sua carriera professionale è mirabile testimonianza di una lunga appartenenza a consorterie di privilegiati legati a filo doppio alla politica locale ed all’amicizia personale con l’ex sindaco Scopelliti (di cui è anche commercialista) essendo stato, tra l’altro - per nomina politica -, direttore dell’Azienda Trasporti Area Metropolitana (ATAM) per quasi un decennio nonché consulente economico della discussa società Multiservizi. Lei dunque, per anni, ha conosciuto dall’interno, essendone di conseguenza artefice, i meccanismi di gestione della cosa pubblica che sono oggi al vaglio della magistratura e che hanno contribuito ad ingigantire il debito comunale.
Ha un inquietante sapore mafioso l’affermazione secondo la quale “lo Stato si pone come antagonista e non come alleato”. Lo Stato Italiano, con i suoi tre poteri, è casomai un antagonista della corruzione e del malaffare ed a meno che non si dica apertamente di voler parteggiare per chi esercita queste attività, non si capisce su quali basi si cerca di scaricare la colpa su organi statali che hanno avuto il solo compito di indagare e mettere in luce le pratiche illegali che da anni si consumavano all’interno di Palazzo S. Giorgio.
E’ assolutamente falso che riguardo alla sua ineleggibilità ci siano “indignazione e sdegno condivisi da moltissimi reggini”. Possiamo invece assicurarLe che sono molti ma molti di più coloro che si sentono vilipesi e truffati da una gestione a dir poco allegra della cosa pubblica e che, adesso, auspicano una azione chiara e decisa delle autorità inquirenti che possa portare la luce della verità e della giustizia su quest’ultimo decennio di amministrazione oscura e talvolta equivoca.
Infine, dott. Arena, come avrà certamente notato, non abbiamo mai usato né mai useremo il confidenziale ed affettuoso nomignolo “Demi”, che caratterizza diversi passaggi della lettera di sostegno e che rende più che palesi le motivazioni personali ed amicali (qualcuno potrebbe anche malignamente dire “di convenienza”) che hanno spinto questa sparuta pattuglia di concittadini a mettere per iscritto un’istanza di solidarietà nei Suoi confronti. E’ possibile che alcuni tra noi la conoscano di persona e magari anche bene, ma non c’è nulla di personale nelle contestazioni che le stiamo qui muovendo, che hanno invece a che fare col ruolo di sindaco e di amministratore/consulente che ha ricoperto e che – a nostro avviso – ha svolto in maniera a dir poco insoddisfacente ed assolutamente superficiale e che, a via di grossolane sviste e disattenzioni, ha quantomeno permesso il perpetuarsi di pratiche illegali all’interno del comune di Reggio Calabria. Disattenzioni e sviste la cui responsabilità resta indiscutibilmente tutta sua e che, sottoposte al vaglio dei magistrati, hanno generato la dichiarazione di ineleggibilità che la riguarda".
Antonio
ALTOMONTE
(pensionato)
Giovanna
ANGHELONE
Domenico
AUGLIERA
(consulente Informatico)
Caterina
AZZARÀ
(bancaria)
Ninetta
BELLANTONI
(funzionario del comune di Reggio Calabria)
Lorella
BLOISE
(insegnante)
Giovanni
BOVA
(geometra)
Elisa
BRANCATI
(tour organizer)
Agostino
BRUNO
(operaio)
Antonino
BUFFON
(docente)
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CANALE
(impiegata)
Fernando
CANNIZZARO
(avvocato)
Bachisio
CANU
(collaboratore parlamentare)
Paolo
CARUSO
(impiegato)
Rosario
COLLETTA
(studente)
Mariangela
CORRENTE
(mediatore linguistico-culturale)
Mario
CORTESE
(artigiano)
Giuseppe
DE STEFANO
(bancario)
Antonino
DELFINO
(disoccupato in mobilità)
Loredana
DELFINO
(impiegata)
Mimma
DELFINO
(impiegata)
Sandra
DONATO
(insegnante)
Paula
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(insegnante)
Angelo
EMO
(commerciante)
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EMO
(studente)
Luigi
ERRIGO
(consulente del lavoro)
Giuseppe
FESTICINI
(impiegato)
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FLECCHIA
(commerciante)
Elisabetta
GAMBELLO
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GANGEMI
(impresario edile)
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GIANOLA
(impiegata)
Bruno
GIORDANO
(studente)
Giuseppina
GIUNTA
(docente)
Fiorella
IACONA
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Vincenzo
IELO
(impiegato)
Anna
IELO
(impiegata)
Ida
LA MANTIA
(sindacalista)
Francesca
LATELLA
(impiegata)
Francesca
LATELLA
(impiegata)
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LIBRI
(traduttrice, libera professionista
Teresa
LIUNI
(commerciante)
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MACHEDA
(docente)
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MACRÌ
(docente universitaria)
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MALARA
(impiegato)
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MALLAMACI
(impiegata)
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(ingegnere)
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MANGIONE
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(dottore forestale, libero professionista)
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MESSINEO
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(consulente aziendale)
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Marta
SULLIS
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TEVERE
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TORTORELLA
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TRIPODI
(impiegato)
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VESPIA
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Dario
ZEMA
(musicista e insegnante)
Matteo
ZEMA
(studente)
Cecilia
ZOCCALI
(psicologa)
Malaca ha scritto:Arena, "La controlettera ad Arena''
Riceviamo e pubblichiamo: "Gentile dott. Demetrio Arena, siamo un gruppo di cittadini di Reggio Calabria, di differente provenienza politica e con idee anche alquanto diverse ma tutti
noi, inassoluta opposizione con quelle decine di nostri concittadini che - all’indomani della sentenza di primo grado che ha sancito la sua ineleggibilità assieme a diversi altri rappresentanti delle ultime due amministrazioni comunali – hanno scritto a suo sostegno, concordiamo invece su un punto: non siamo noi ma Lei a dover chiedere scusa per il suo anno di gestione maldestra e quantomeno cieca della casa comunale. Vogliamo essere più espliciti, contestando punto per punto le surreali affermazioni contenute nell’alquanto artificiosa lettera di sostegno:
Non corrisponde al vero che Lei è un “cittadino come noi”. La sua carriera professionale è mirabile testimonianza di una lunga appartenenza a consorterie di privilegiati legati a filo doppio alla politica locale ed all’amicizia personale con l’ex sindaco Scopelliti (di cui è anche commercialista) essendo stato, tra l’altro - per nomina politica -, direttore dell’Azienda Trasporti Area Metropolitana (ATAM) per quasi un decennio nonché consulente economico della discussa società Multiservizi. Lei dunque, per anni, ha conosciuto dall’interno, essendone di conseguenza artefice, i meccanismi di gestione della cosa pubblica che sono oggi al vaglio della magistratura e che hanno contribuito ad ingigantire il debito comunale.
Ha un inquietante sapore mafioso l’affermazione secondo la quale “lo Stato si pone come antagonista e non come alleato”. Lo Stato Italiano, con i suoi tre poteri, è casomai un antagonista della corruzione e del malaffare ed a meno che non si dica apertamente di voler parteggiare per chi esercita queste attività, non si capisce su quali basi si cerca di scaricare la colpa su organi statali che hanno avuto il solo compito di indagare e mettere in luce le pratiche illegali che da anni si consumavano all’interno di Palazzo S. Giorgio.
E’ assolutamente falso che riguardo alla sua ineleggibilità ci siano “indignazione e sdegno condivisi da moltissimi reggini”. Possiamo invece assicurarLe che sono molti ma molti di più coloro che si sentono vilipesi e truffati da una gestione a dir poco allegra della cosa pubblica e che, adesso, auspicano una azione chiara e decisa delle autorità inquirenti che possa portare la luce della verità e della giustizia su quest’ultimo decennio di amministrazione oscura e talvolta equivoca.
Infine, dott. Arena, come avrà certamente notato, non abbiamo mai usato né mai useremo il confidenziale ed affettuoso nomignolo “Demi”, che caratterizza diversi passaggi della lettera di sostegno e che rende più che palesi le motivazioni personali ed amicali (qualcuno potrebbe anche malignamente dire “di convenienza”) che hanno spinto questa sparuta pattuglia di concittadini a mettere per iscritto un’istanza di solidarietà nei Suoi confronti. E’ possibile che alcuni tra noi la conoscano di persona e magari anche bene, ma non c’è nulla di personale nelle contestazioni che le stiamo qui muovendo, che hanno invece a che fare col ruolo di sindaco e di amministratore/consulente che ha ricoperto e che – a nostro avviso – ha svolto in maniera a dir poco insoddisfacente ed assolutamente superficiale e che, a via di grossolane sviste e disattenzioni, ha quantomeno permesso il perpetuarsi di pratiche illegali all’interno del comune di Reggio Calabria. Disattenzioni e sviste la cui responsabilità resta indiscutibilmente tutta sua e che, sottoposte al vaglio dei magistrati, hanno generato la dichiarazione di ineleggibilità che la riguarda".
Antonio
ALTOMONTE
(pensionato)
Giovanna
ANGHELONE
Domenico
AUGLIERA
(consulente Informatico)
Caterina
AZZARÀ
(bancaria)
Ninetta
BELLANTONI
(funzionario del comune di Reggio Calabria)
Lorella
BLOISE
(insegnante)
Giovanni
BOVA
(geometra)
Elisa
BRANCATI
(tour organizer)
Agostino
BRUNO
(operaio)
Antonino
BUFFON
(docente)
Manuela
CANALE
(impiegata)
Fernando
CANNIZZARO
(avvocato)
Bachisio
CANU
(collaboratore parlamentare)
Paolo
CARUSO
(impiegato)
Rosario
COLLETTA
(studente)
Mariangela
CORRENTE
(mediatore linguistico-culturale)
Mario
CORTESE
(artigiano)
Giuseppe
DE STEFANO
(bancario)
Antonino
DELFINO
(disoccupato in mobilità)
Loredana
DELFINO
(impiegata)
Mimma
DELFINO
(impiegata)
Sandra
DONATO
(insegnante)
Paula
DORNELLES BASTOS DE SILVA
(insegnante)
Angelo
EMO
(commerciante)
Danilo
EMO
(studente)
Luigi
ERRIGO
(consulente del lavoro)
Giuseppe
FESTICINI
(impiegato)
Mario
FLECCHIA
(commerciante)
Elisabetta
GAMBELLO
(insegnante)
Francesco
GANGEMI
(impresario edile)
Barbara
GIANOLA
(impiegata)
Bruno
GIORDANO
(studente)
Giuseppina
GIUNTA
(docente)
Fiorella
IACONA
(insegnante in pensione)
Vincenzo
IELO
(impiegato)
Anna
IELO
(impiegata)
Ida
LA MANTIA
(sindacalista)
Francesca
LATELLA
(impiegata)
Francesca
LATELLA
(impiegata)
Teresa
LIBRI
(traduttrice, libera professionista
Teresa
LIUNI
(commerciante)
Antonella
MACHEDA
(docente)
Valeria
MACRÌ
(docente universitaria)
Maurizio
MALARA
(impiegato)
Adriana
MALLAMACI
(impiegata)
Emiliano
MALLAMACI
(dipendente Agenzie per il Lavoro)
Paolo
MALLAMACI
(impiegato giudiziario)
Giuseppe
MAMMOLITI
(ingegnere)
Andrea
MANGIONE
(funzionario del Ministero delle Finanze)
Francesco
MANTI
(dottore forestale, libero professionista)
Vincenzo
MARZULLO
(operaio)
Domenico
MEDIATI
(ricercatore universitario)
Katia
MEDURI
(libera professionista)
Ada
MELIDONA
(docente in pensione)
Sebastiano
MESSINEO
(biologo)
Anna
MIGOGNA
(medico in pensione)
Sebastiano
MUSOLINO
(studente)
Alfonso Maria
NORDO
(consulente aziendale)
Giorgio
NORDO
(docente universitario)
Giuseppe
NOSTRO
(ex funzionario tecnico Comune di Reggio Calabria)
Giuseppe
NOSTRO
(ingegnere)
Marco
PALLADINO
(agente di commercio)
Filippo
PARISI
(consulente informatico)
Nino
PELLICANÒ
(architetto e scrittore)
Sandra
PIGNOLO
(casalinga)
Roberto
PIRRELLO
(pensionato)
Pasqualino
PLACANICA
(ferroviere)
Giancarlo
RINALDI
(biologo)
Ada
ROMITO
(traduttrice)
Giuseppe
ROTTA
(impiegato)
Francesco
SABATINI
(pensionato)
Antonella
SARACENO
(operatore professionale)
Giuseppe
SCAMBELLURI
(dirigente medico ASP Reggio Calabria)
Paola
SERRANÒ
(biologa)
Silvia
SESTITO
(docente e scrittrice)
Filippo
SORGONÀ
(manager dello spettacolo)
Alfonso
SORRENTO
(architetto)
Marta
SULLIS
(disoccupata)
Demetrio
TEVERE
(parrucchiere)
Domenico
TORTORELLA
(impiegato)
Antonio
TRIPODI
(impiegato)
Massimo
VESPIA
(dipendente del Ministero dell'Interno)
Dario
ZEMA
(musicista e insegnante)
Matteo
ZEMA
(studente)
Cecilia
ZOCCALI
(psicologa)
Punto!!!
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Pier Paolo Pasolini
La poesia
Pasolini e gli italiani...
[...]
L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
La poesia
Pasolini e gli italiani...
[...]
L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
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"demi arena ti chiediamo scusa" ?????? ahhhhhhh!?!?!? ogni puntata nto culu!