Cozza: "Reggina, serve gente di categoria ed un gran tifo nei derby"
di Paolo Ficara - Una volta, risolveva le partite con un colpo di classe. Adesso, dovrà invogliare i propri calciatori a tirar fuori il meglio del proprio repertorio. Ciccio Cozza dovrebbe essere il vessillo a cui si aggrappa la Reggina, per non affondare l'anno prossimo tra le sabbie mobili della Lega Pro. Difficile individuare una figura dal pari carisma, e con la stessa conoscenza della piazza.
L'ex numero 10 amaranto dovrebbe essersi aggiudicato la panchina della Reggina per la prossima stagione, sbaragliando la concorrenza soprattutto di Diego Zanin, attualmente in carica, ed Andrea Sottil, ex Siracusa e Cuneo. Le parole rilasciate al Dispaccio non lasciano spazio a molti dubbi. Dopo le esperienze a Catanzaro e Pisa, sta per arrivare la tanto agognata proposta di Lillo Foti.
Mister, sembra che Gagliardi ti abbia incoronato come suo successore al termine di Avellino-Reggina.
"Vero, ma non so se ha ragione. Al momento non ho ricevuto una proposta contrattuale da parte della Reggina. Se arrivasse, accetterei subito e volentieri. Anche perché mi interessa allenare".
È previsto un incontro? Possibilmente a tavolino, anziché in piedi.
"Il presidente lo sento spesso e volentieri. Credo debba risolvere prima altri problemi e poi pensare all'allenatore, anche se teoricamente ci sarebbe modo di fare entrambe le cose. Ognuno di noi ha i propri tempi".
Le basi tecniche per far ripartire la Reggina ci sono?
"Roba valida ce n'è. Se dovessi essere io l'allenatore della Reggina, qualche operazione si farà. Ma verrebbe attuata anche senza di me. Per fare un buon campionato, serve qualcuno di categoria. Di Michele? Bisogna chiedere a Foti".
Appena la Reggina risolverà il discorso iscrizione, il matrimonio si potrà celebrare?
"Una volta che vengono risolti i problemi, un allenatore bisogna sceglierlo per forza. Non so se sono il candidato numero uno per approdare sulla panchina della Reggina, me lo auguro. E sono convinto di poter fare bene a Reggio, è il posto in cui sono cresciuto".
E poi, ci attendono alcuni derby.
"Disputarli sarà emozionante. Tranne quello col Messina in A, non ne ho vissuti altri. Può venir fuori quella che in passato è stata tra le tifoserie migliori d'Italia".
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Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito