...calcolando che lo considerano un talento(ma chiedo a chi vede anche la Beretti di confermare quanto segue),e che molto presto potrebbe fare parte della prima squadra(anche se è un 98),io mi chiedo e mi domando una cosa
pirchi dicono che è albanese,quando nasciu in Italia
Adoor Gjuci
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pab397 ha scritto:Toninho, perchè in Italia non è valido lo ius soli. Ne avrai sentito parlare immagino.
Pur essendo nato in Italia, se è di famiglia albanese, fino ai 18 anni non può essere italiano.
Se ho capito bene, funziona così.
mi sembra un po strano ma vabbè,se cosi fosse allora li stessi giornali LOCALI dovrebbero saperlo...nel senso,è inutile chi mu chiami albanese......è italiano con genitori albanesi,è diverso.......
bho ma vabbè...........
l importante è che sia forte.
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Ho letto il titolo del topic e ho pensato ad una marca di profumi
Mi sono detto, me cumparuzzu ha aperto un'azienda....
Prossimo passo si Ccatta a Reggina!
Tornando IT, nonostante se ne discuta da tempo, non esiste ancora lo ius soli. Per cui i figli degli stranieri, anche se nati in Italia, seguono la cittadinanza dei genitori. In pratica vige lo ius sanguinis
Certo una norma che, come tante altre cose, ci lascia indietro rispetto al resto d'Europa e del mondo. Usa in primis...
Mi sono detto, me cumparuzzu ha aperto un'azienda....
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.......
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Solo amaranto ha scritto:.......
ma viri chi non ti dununu sordi si fai un topic in più...........
comparuzzo manager,si iapriva nu negoziu eri u primu a saperlo,non ci avrei messo tanto a offrire 10 banani a Foti....
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REGGIOVUNQUE ha scritto:Solo amaranto ha scritto:.......
ma viri chi non ti dununu sordi si fai un topic in più...........
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Ahah..
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ManAGeR78 ha scritto:REGGIOVUNQUE ha scritto:Solo amaranto ha scritto:.......
ma viri chi non ti dununu sordi si fai un topic in più...........
comparuzzo manager,si iapriva nu negoziu eri u primu a saperlo,non ci avrei messo tanto a offrire 10 banani a Foti....
occhiu chi avimu l occhiu du jattu niru arretu i nui.......
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Si si... U iattu niru si...
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Gibran ha scritto:Madonna ..... è del 98' ma ha già un fisico da paura ....
quant è grosso e alto???
perchè sempre confrontando articoli vecchi,nasce come esterno di attacco......
Mi aspettavo un ragazzino minuto e scuro ... ho visto un ragazzo alto formato fisicamente e anche biondo!!! complimenti...REGGIOVUNQUE ha scritto:Gibran ha scritto:Madonna ..... è del 98' ma ha già un fisico da paura ....
quant è grosso e alto???
perchè sempre confrontando articoli vecchi,nasce come esterno di attacco......
Si scusa volevo completare ... ha giocato come attaccante esterno di sinistra ma ha un fisico importante .... somiglia molto (mi perdonerà il paragone) a REUS del Borussia (u signuri!!!)REGGIOVUNQUE ha scritto:Gibran ha scritto:Madonna ..... è del 98' ma ha già un fisico da paura ....
quant è grosso e alto???
perchè sempre confrontando articoli vecchi,nasce come esterno di attacco......
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Gibran ha scritto:Si scusa volevo completare ... ha giocato come attaccante esterno di sinistra ma ha un fisico importante .... somiglia molto (mi perdonerà il paragone) a REUS del Borussia (u signuri!!!)REGGIOVUNQUE ha scritto:Gibran ha scritto:Madonna ..... è del 98' ma ha già un fisico da paura ....
quant è grosso e alto???
perchè sempre confrontando articoli vecchi,nasce come esterno di attacco......
comunque è italianissimo........
Mi spiace contraddirti ma è Albanese ... almeno sino a che non compie 18 anniREGGIOVUNQUE ha scritto:
comunque è italianissimo........
NOME: Ador
COGNOME: Gjuci
NATO A: Aversa, Caserta (Campania)
IL: 29/01/1998
NAZIONALITA': Albanese
PESO: 76 kg
ALTEZZA: 182 cm
RUOLO: Attaccante
PIEDE: Dx
Una nuova stellina di casa Sant'Agata. Attenzione, senza voli pindarici ma con i piedi ben saldi per terra. Ador Gjuci ha assaporato il calcio professionistico, l'entusiasmo di uno stadio festante (ma spoglio, ndr.), la vittoria in un derby sentito come quello contro il Cosenza, a 16 anni e 8 mesi. Non è roba di tutti i giorni per un calciatore così giovane esordire nel calcio dei grandi, ma il talentuoso tornante offensivo questa chance se l'è meritata per quanto fatto vedere con le giovanili amaranto. Nato da genitori albanesi ma cresciuto ad Aversa, provincia di Caserta, il giovanissimo Gjuci muove i primi passi calcistici nel Sassoferrato, realtà locale del luogo natìo.
Arrivato a Reggio Calabria si rivela autentico trascinatore nella selezione Giovanissimi Nazionali dei '98 due stagioni fa quando, insieme a Lorefice, Di Napoli e Lucisano si segnala per distacco tra i migliori del gruppo allenato da Emilio Belmonte. Proprio con il tecnico impegnato con un progetto giovanile a Miami per conto della società Juventus, il giovane Gjuci instaura un ottimo rapporto e continua a impressionare anche nella selezione Allievi Nazionali.
Gol e assist, serpentine, tocco con il destro e con il sinistro. Il pubblico lo apprezza, anche quello avversario. Sì, perché Ador è un ragazzo semplice, a cui piace giocare al calcio, divertendosi e facendo divertire. Attualmente non è mai stato convocato nelle selezioni giovanili albanesi ma il ragazzo, ben presto, potrebbe diventare italiano essendo cresciuto fin da quando è in "fasce" nello Stivale italiano.
La data per questo passaggio dovrebbe essere, come da regolamento, successiva al diciottesimo anno di età. Intanto Ciccio Cozza se lo gode e "sottraendolo" con piacere al collega Giacomo Tedesco: un primo tassello per una carriera tutta da vivere è stato messo, l'importante è non fermarsi proprio adesso perché non è stato fatto nulla.
http://www.tuttoreggina.com/casa-sant-a ... witterfeed
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Gibran ha scritto:Mi spiace contraddirti ma è Albanese ... almeno sino a che non compie 18 anniREGGIOVUNQUE ha scritto:
comunque è italianissimo........
NOME: Ador
COGNOME: Gjuci
NATO A: Aversa, Caserta (Campania)
IL: 29/01/1998
NAZIONALITA': Albanese
PESO: 76 kg
ALTEZZA: 182 cm
RUOLO: Attaccante
PIEDE: Dx
Una nuova stellina di casa Sant'Agata. Attenzione, senza voli pindarici ma con i piedi ben saldi per terra. Ador Gjuci ha assaporato il calcio professionistico, l'entusiasmo di uno stadio festante (ma spoglio, ndr.), la vittoria in un derby sentito come quello contro il Cosenza, a 16 anni e 8 mesi. Non è roba di tutti i giorni per un calciatore così giovane esordire nel calcio dei grandi, ma il talentuoso tornante offensivo questa chance se l'è meritata per quanto fatto vedere con le giovanili amaranto. Nato da genitori albanesi ma cresciuto ad Aversa, provincia di Caserta, il giovanissimo Gjuci muove i primi passi calcistici nel Sassoferrato, realtà locale del luogo natìo.
Arrivato a Reggio Calabria si rivela autentico trascinatore nella selezione Giovanissimi Nazionali dei '98 due stagioni fa quando, insieme a Lorefice, Di Napoli e Lucisano si segnala per distacco tra i migliori del gruppo allenato da Emilio Belmonte. Proprio con il tecnico impegnato con un progetto giovanile a Miami per conto della società Juventus, il giovane Gjuci instaura un ottimo rapporto e continua a impressionare anche nella selezione Allievi Nazionali.
Gol e assist, serpentine, tocco con il destro e con il sinistro. Il pubblico lo apprezza, anche quello avversario. Sì, perché Ador è un ragazzo semplice, a cui piace giocare al calcio, divertendosi e facendo divertire. Attualmente non è mai stato convocato nelle selezioni giovanili albanesi ma il ragazzo, ben presto, potrebbe diventare italiano essendo cresciuto fin da quando è in "fasce" nello Stivale italiano.
La data per questo passaggio dovrebbe essere, come da regolamento, successiva al diciottesimo anno di età. Intanto Ciccio Cozza se lo gode e "sottraendolo" con piacere al collega Giacomo Tedesco: un primo tassello per una carriera tutta da vivere è stato messo, l'importante è non fermarsi proprio adesso perché non è stato fatto nulla.
http://www.tuttoreggina.com/casa-sant-a ... witterfeed
a me ste cose politiche non mi piacciono...
nasciu in italia,è italiano.......
Ha 16 anni e 8 mesi ma è già entrato nella storia della Reggina. Ador Gjuci è il terzo debuttante nella storia del club amaranto, dopo Camilleri e Mesto. L’attaccante albanese ha potuto assaporare questa gioia nel derby di domenica contro il Cosenza vinto per 3-0 dalla Reggina. “Non credevo di debuttare, poi, però, i gol di Insigne alimentavano le mie speranze. Quando ha segnato il terzo gol Roberto, il mister mi ha detto di entrare e ho provato una fortissima emozione”, così Ador Gjuci ha raccontato i primi attimi vissuti tra i professionisti. Tre minuti più recupero in un Granillo festoso per la vittoria in un derby molto sentito che Ador non dimenticherà mai. Ma chi è Ador Gjuci? Attaccante classe ’98, di nazionalità albanese ma nato in Italia, ad Aversa in provincia di Caserta. Gjuci, figlio di due genitori albanesi, ci resta molto poco in Campania, all’età di sei mesi è già nelle Marche, a Fabriano. Il calcio è la sua passione sin da piccolo, ciò che lo diverte più di ogni altra cosa. Ador cresce nel Sassoferrato fino all’età di quattordici anni, quando il suo talento diventa sempre più evidente e molti addetti ai lavori cercano di prendere contatti con suo padre Asprit per portare Gjuci nei club professionistici. Sono tanti i provini compiuti da Ador: la prima società a dargli un’opportunità è l’Inter, poi Juventus, Milan, Empoli e Siena. Le realtà più vicine a tesserarlo sono state, però, il Parma e l’Atalanta. Parma era la soluzione più gradita ad Asprit e ad Ador, il responsabile del settore giovanile Palmieri aveva illustrato il progetto del club gialloblù e il modo di lavorare del vivaio. Sorge, però, un intoppo: bisogna aspettare un po’ per poter garantire il convitto ad Ador che arriva da fuori regione. L’Atalanta preme, crede fortemente nel ragazzo ma Asprit non è convinto, teme di allontanarsi molto da suo figlio, preferirebbe qualche società più vicina alle Marche. Il Parma chiede di aspettare ma le qualità di Ador impongono fretta. Lo capiscono Simone Giacchetta e Maurizio Severini, direttore sportivo ed osservatore della Reggina che vanno a visionare Gjuci a Sassoferrato. Bastano pochi minuti in una partitella d’allenamento per innamorarsene, per capire che Ador Gjuci era un ragazzo di grande prospettiva, con un ottimo patrimonio tecnico e con ampi margini di miglioramento. “Non veniva da un settore giovanile professionistico ma aveva delle qualità interessanti nella tecnica, nel dribbling e nella corsa, poi mi colpì la serietà del ragazzo e della sua famiglia”, rivela Simone Giacchetta palesando grande soddisfazione per la fiducia che Cozza sta dando ad Ador, “un ragazzo che ha fatto grandi sacrifici senza mai lamentarsi”.
Aldo Mancini, il padre di Roberto, prova a portarlo alla Sampdoria ma la famiglia Gjuci mantiene la parola data alla Reggina dopo aver visionato il Sant’Agata e decide di non presentarsi al provino. Inizia così l’avventura di Gjuci con la maglia amaranto, si parte dalla formazione Giovanissimi Nazionali, dove mette a segno sette gol e comincia a formarsi come attaccante duttile, capace di giocare sia da esterno nel 4-3-3 che da seconda punta nel 4-4-2 ispirandosi a Menez e Ljalic. Nella scorsa stagione, con gli Allievi Nazionali, vive la sua annata migliore: da esterno sinistro d’attacco nel tridente offensivo, mette a segno nove gol. Nella stagione in corso c’è la Berretti di Giacomo Tedesco rimanendo sempre nel mirino di Ciccio Cozza, pronto a puntare su di lui nel momento del bisogno. E quel momento c’è già stato: Gjuci recupera da un infortunio al ginocchio, l’attacco amaranto deve fare i conti con gli infortuni di Di Michele e Viola e allora le porte della prima squadra si aprono per Gjuci per gli allenamenti e le amichevoli, fino a domenica 5 Ottobre. Il grande giorno al “Granillo”, Reggina-Cosenza 3-0: c’è anche Gjuci a festeggiare nel finale la vittoria e l’esordio tra i professionisti.
Fonte:GianlucaDiMarzio.com
Aldo Mancini, il padre di Roberto, prova a portarlo alla Sampdoria ma la famiglia Gjuci mantiene la parola data alla Reggina dopo aver visionato il Sant’Agata e decide di non presentarsi al provino. Inizia così l’avventura di Gjuci con la maglia amaranto, si parte dalla formazione Giovanissimi Nazionali, dove mette a segno sette gol e comincia a formarsi come attaccante duttile, capace di giocare sia da esterno nel 4-3-3 che da seconda punta nel 4-4-2 ispirandosi a Menez e Ljalic. Nella scorsa stagione, con gli Allievi Nazionali, vive la sua annata migliore: da esterno sinistro d’attacco nel tridente offensivo, mette a segno nove gol. Nella stagione in corso c’è la Berretti di Giacomo Tedesco rimanendo sempre nel mirino di Ciccio Cozza, pronto a puntare su di lui nel momento del bisogno. E quel momento c’è già stato: Gjuci recupera da un infortunio al ginocchio, l’attacco amaranto deve fare i conti con gli infortuni di Di Michele e Viola e allora le porte della prima squadra si aprono per Gjuci per gli allenamenti e le amichevoli, fino a domenica 5 Ottobre. Il grande giorno al “Granillo”, Reggina-Cosenza 3-0: c’è anche Gjuci a festeggiare nel finale la vittoria e l’esordio tra i professionisti.
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