Le balle di Renzi

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Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro

reggino
Non c'è nenti!
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Regmi ha scritto:[quote

Rispetto alla parte quotata e partendo dal presupposto che i forum siano, per definizione, una piazza dove si discute, sarebbe interessante conoscere il profilo dei soggetti a te graditi.
Te lo chiedo, non per la curiosità di sapere in quale profilo i tuoi standard valutativi mi inseriscono, ma perché ho la vaga sensazione che non si discerna bene la differenza esistente tra un blog e un forum.
Siamo ot
D'accordo.Solo che se per incompatibilità caratteriale o altro è impossibile discutere,ci si ignora e basta,o meglio da parte eviterò di quotare utenti con cui è impossibile dialogare per evitare che si arrivi sempre alla polemica.
Per quanto riguarda i profili dei soggetti graditi,non è che ho un prototipo di persona con cui dialogare,l'importante è che si rimanga nel rispetto reciproco,se questo non è possibile,ci si ignora,sinceramente in parecchi anni che sono sul forum,questa è la prima volta che mi capita di ignorare un utente.
fine ot

Partito Smemocratico
Le inchieste sul nuovo ad dell’Eni Claudio Descalzi (indagato a Milano per corruzione internazionale) e sui candidati renziani a governatori dell’Emilia Romagna Matteo Richetti e Stefano Bonaccini (indagati a Bologna per peculato) la dicono lunga sulla portata rivoluzionaria del renzismo. Descalzi, nominato da Renzi al posto di Scaroni, era il braccio destro di Scaroni. Infatti è inquisito con Scaroni per la megamazzetta nigeriana. Alla presidenza dell’Eni Renzi, in perfetta coerenza, ha piazzato Emma Marcegaglia, azionista e dirigente del gruppo di famiglia che pagò tangenti all’Eni per un appalto Enipower. Se questo è il rinnovamento, tanto valeva tenersi Scaroni. Idem come sopra sul versante politico. Chi sono i “renziani”? Ex comunisti o diessini, ex democristiani o margheriti che negli ultimi due anni, fiutata l’aria che tirava, si sono paracadutati sul carro del vincitore un attimo prima o un attimo dopo che vincesse. Nulla di male, intendiamoci: una classe dirigente non s’inventa tra un tweet e un selfie. Ma questa non è rottamazione, e nemmeno rivoluzione: è riciclaggio.
E l’idea che i 39 anni di Renzi immunizzino tutti i suoi dai guai giudiziari è una pia illusione. I guai giudiziari dei politici non dipendono dalle idee politiche dei pm, ma dai comportamenti dei politici. E nessuno può meravigliarsi se anche i renziani cominciano a cadere nella rete delle Procure: se tutti – diconsi tutti – i consigli regionali d’Italia sono sotto inchiesta perché si facevano rimborsare spese private con soldi pubblici, era abbastanza prevedibile che i renziani che vi bivaccano da anni finissero nei pasticci. “Cambiare verso” non significa essere immuni da collaboratori indagati: significa reagire alle indagini in maniera diversa rispetto al passato. E qui casca l’asino, anzi Matteo con tutto il cucuzzaro. Il premier, sull’indagine bolognese, non ha voluto fare commenti. Il che è già qualcosa, visto che quando Errani fu condannato in appello per aver fatto carte false nel tentativo di coprire lo scandalo dei finanziamenti regionali alla coop del fratello che non ne aveva i titoli, lo ricevette in pompa magna a Palazzo Chigi, manco fosse un eroe nazionale. Sul caso rimborsi invece Renzi ha solo precisato di non aver chiesto a Richetti di ritirarsi né a Bonaccini di resistere (invece avrebbe fatto bene a metterli da parte entrambi). Se passa il principio che chi è indagato si ritira in attesa del processo, che ci fanno nel governo Renzi gli inquisiti Barracciu, Del Basso De Caro, De Filippo e l’imputato Bubbico? E che ci fa nella segreteria renziana l’indagato Faraone? La Boschi, poveretta, s’è affannata a richiamare la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva, come se questa vietasse le dimissioni di chi è raggiunto da gravi sospetti (automatiche e doverose in tutte le democrazie, fuorché in Italia). Su Europa, organo clandestino del Pd, si leggono commenti che paiono tratti pari pari dal Giornale o dal Foglio: “Politici e amministratori sono esposti alla discrezionalità spinta dei magistrati” in guerra “contro il governo in difesa degli stipendi e delle ferie”. Quindi giustizia a orologeria per vendicare la casta togata contro le riforme: ora Berlusconi chiederà le royalty. Europa (ma non solo) aggiunge che è “pazzesco” indagare Bonaccini per soli “4 mila euro in 19 mesi”: quindi se, puta caso, quei soldi Bonaccini li avesse davvero rubati, non sarebbe comunque reato per la modica quantità della refurtiva. Ergo, se uno scippatore frega la pensione a cinque-sei vecchietti, che fanno? Lo candidano a governatore? Sicuri che le mutande verdi di Cota a spese della Regione Piemonte costassero più di 4 mila euro? Si dirà: ma questa è la finta sinistra, poi c’è quella vera di Sel. Infatti l’assessore vendoliano alla Cultura, Massimo Mezzetti, dichiara spiritoso: “Facciamo così, per risparmiare tempo chiediamo alla Procura di Bologna chi vuole alla presidenza della Regione”. Mezzetti s’è scordato che in Italia accade così da anni, tant’è che indagato è diventato sinonimo di candidato. Ai tempi di B. la selezione delle classi dirigenti avveniva sul registro degli inquisiti. Oggi, invece, pure.
Da Il Fatto Quotidiano del 12/09/2014.
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reggina D-I
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aquamoon ha scritto:Per ordine:
Mai sostenuto o lasciato pensare che, nel caso Bonaccini venisse condannato, il suo aver AVER SPESO 4.000 EURO SENZA RENDICONTAZIONE CONGRUA RISPETTO A QUANTO PREVEDE LA LEGGE SUI RIMBORSI, sarebbe per me INSIGNIFICANTE.
La Procura che rimane l'unica titolata ad emettere sentenze, pare stia archiviando la posizione di Bonaccini e, per quanto mi riguarda, i giustificativi per le spese pazze (7 euro al giorno) in 19 mesi sono ampiamente comprensibili se incardinati in uno svolgimento dell'attività politica.
Non stiamo discutendo di ladri che sottraggono una camicia in un negozio, si dibatte su "errori formali", gli stessi che vengono contestati allo stesso negoziante in caso di differenze MINIME, ovvero reati che non INCIDONO SIGNIFICATIVAMENTE sulle dichiarazioni dei redditi.
C'è un'inchiesta in corso, perchè dare per certo (sottrazione indebita) ciò che la Procura non ha ancora sostanziato in un rinvio a giudizio?
E se stamattina o domani la Procura archiviasse la posizione di Bonaccini cosa faresti?
Chiederesti scusa a Bonaccini per avergli dato del "ladro" e ti batteresti il petto perchè mi hai augurato un "arresto in flagranza di reato"?
:salut
Il problema non è la quantità procapite di spese pazze... il problema è che le spese pazze sono fatte con i soldi che gli italiani versano nelle casse dell'erario e dalle quali dovrebbero scaturire spese di pubblica utilità o investimenti sociali!!!
Lo so che comprare preservativi non è una spesa ingente ma se la si fa con 12000 euri di stipendio spendendoli da soldi destinati dalla gente non per aiutare qualcuno nelle sue privatissime imprese sessuali fossero anche per compiti istituzionali, fa veramente tanto schifo!!! e così per le cartucce, per la Nutella, per il noleggio della macchina da Napoli ad Amalfi per il "congresso" niudem, per farsi semplicemente rimborsare due spese contemporanee a roma e al contempo in un autogrill di Cuneo, per comprare mutande verdi, spendere parecchie centinaia di euro per una bottiglia di vino, o migliaia per una cena!! Fa tutto tantissimo schifo!!!
Non si parla di disoccupati che fanno questo o di delinquentelli di bassa lega, si parla di chi si propone di assumere un posto di responsabilità politica nel gestire al meglio gli introiti di chi versa le tasse!

Una volta sembrava una cosa appartenente ad un certo gruppo politico ma come è sempre stato nell'evidenza di chi non doveva difendere a prescindere numericamente il fenomeno è molto più ingente e praticato nel Partito dei Disonesti (eh, il mai dimenticato conto Gabbietta...)!!!
poi certo Bonacini, come ha sempre detto Berlusconi "fino a sentenza definitiva è innocente" e allora si presenti pure e, conoscendo il popolo piddino, potrebbe avere una messe di voti perchè a loro quelli così piacciono tanto (Francantonio? La Bocchinacciu???)

E che Renzi diffenda Descalzi è giusto!!! E' come se in Italia si fosse criticato Mennea per aver fatto il record del mondo dei 200 metri piani... quello di Descalzi non è record del mondo ma ora EGLI è il primatista italiano di tangenti (oltre 1000 miliardi delle vecchie lire) e vogliamo criticare un neo recordmen??? Mettiamoci con pazienza ad aspettare i 3 gradi di giudizio, l'appello alla corte di Strasburgo ed eventualmente anche un appello alla Nazioni Unite ma lasciamolo dove è perchè EGLI sta dando grande dimostrazione di se e, come dice la chiattona aretina "fino a sentenza definitiva è innocente" (ma dove l'ho già sentita questa frase???)
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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Hai detto bene, Reggina D-I, molto bene.
E quanto per rimanere più o meno in tema, è di oggi la notizia che il tesoriere di Renzi critica i conti della segreteria Bersani: “Un milione l’anno”
Francesco Bonifazi dal palco della festa dell'Unità di Firenze ha detto che "tutti i componenti della segreteria Bersani godevano di 3.500 euro di indennità-rimborso", "due avevano anche appartamenti" e solo per le auto blu "sono stati spesi nel 2012 450mila euro". Mentre per il sito web "servivano 373mila euro".
Nulla da dire, bersani è un politico e in quanto tale anche lui (e quelli a lui vicino) come tutti gli altri ha goduto (e gode) degli schifosi privilegi della Casta,
mi è molto piaciuta però la risposta che ha dato un signore, cioè:
"Mi sa tanto di lotte di potere interne. Sapremo mai i conti della segreteria Renzi? Forse quando cadrà in disgrazia..

Per intanto sappiamo che c'è un indagine sulla nomina di direttori generali da parte di Renzi quando era Presidente della Provincia di Firenze per un danno stimato di

€ 1.175.351,15.

Poi ci sarebbere la vicenda che lo vede condannato in primo grado per l'assunzione di 4 persone nella sua segreteria, danno ipotizzato di 2 milioni da parte della procura, ridotto a 50.000, ha subito già una prima condanna.

Poi i 600.000 euro di spese nei 5 anni di mandato per viaggi, 70.000 euro solo per una visita negli USA ...

Poi i 4.5 milioni alla Florence Multimedia.

Poi ci sarebbe la sua assunzione nella società di famiglia 11 giorni prima della sua elezione come dirigente = contributi a carico cittadini italiani ..

Insomma per fare i moralizzatori bisognerebbe essere almeno morali ...

Non è da questa gente che partirà la rivoluzione etica che cambierà il paese, di questo ne sono abbastanza certo. Di differente dai loro predecessori hanno l'anagrafe, non i comportamenti"
reggino
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Marco Travaglio

A caval Donato
Ragazzi, che spettacolo. Dopo vent’anni passati a ripetere la frottola della magistratura politicizzata e delle toghe rosse che colpiscono solo a destra e mai a sinistra, i berluscones e i loro house organ sono costretti a commentare la notizia che il padre del leader del centrosinistra è indagato per la bancarotta di una sua società. Oddio, che dire? Semplice: che le toghe, per quanto rosse, vogliono colpire il premier e segretario Pd perché è alleato di Berlusconi e con lui sta riformando la giustizia. Il Giornale: “Preso in ostaggio il papà di Renzi. Giustizia a orologeria”. Il Foglio: “Mozzorecchi all’arrembaggio: un vecchio fascicolo dissotterrato dopo le lunghe ferie” per “colpire un premier di sinistra” (sic) e per giunta “trentenne” (ri-sic) “attraverso il babbo”. Libero: “Babbo avvisato, Matteo sistemato. L’inchiesta sembrava destinata all’archiviazione. La svolta dopo l’offensiva del governo sulle ferie dei magistrati e la responsabilità civile. Solo una coincidenza? I precedenti di Mastella e Berlusconi autorizzano qualche dubbio”.
A parte il fatto che l’inchiesta è iniziata 6 mesi fa dalla bancarotta della società e non da uno sfizio dei pm, e che la proroga è obbligatoria per legge, e che le indagini non sono mai sembrate destinate all’archiviazione (nessuno sapeva nemmeno che esistessero prima della richiesta di proroga notificata a Tiziano Renzi, non citofonata ai giornali), e che c’è una lieve contraddizione nell’accusare i magistrati di lavorare poco ma anche di lavorare troppo, resta da spiegare per quale misterioso motivo il Partito dei Giudici abbia indagato pure Nichi Vendola, leader di Sel, che non è alleato di B. e non sta riformando la giustizia. Da mesi Libero, come pure il Fatto, racconta giustamente la vicenda imbarazzante del pied à terre messo gratuitamente a disposizione dal banchiere Marco Carrai a Renzi quand’era sindaco di Firenze, e delle relative indagini della Procura: se queste dovessero approdare a qualcosa, Libero protesterebbe coi pm perché indagano su una notizia svelata anche da Libero? Siccome non c’è limite al ridicolo, il Fatto scopre che Donato Bruno, candidato del partito unico Forza Pd alla Consulta assieme al suo dioscuro Luciano Violante, è indagato a Isernia per appropriazione indebita e interesse privato su strane consulenze milionarie. Debora Serracchiani, neppure lontana parente della Debora Serracchiani che chiedeva trasparenza al Pd prima di diventarne vicesegretaria, fa spallucce e ripete la solita solfa sulla presunzione di non colpevolezza, come se questa obbligasse i partiti a mandare un inquisito alla Consulta. “L’avviso di garanzia – dice la Serracchiani – serve all’indagato per poter far chiarezza”. Ora, qui non c’è alcun avviso di garanzia: c’è un’indagine sul sospetto che Bruno si sia intascato soldi pubblici non suoi. Se fosse in corsa per una municipalizzata, sarebbero affari di chi lo nomina, e se fosse in corsa per un ente locale sarebbero affari di chi lo candida e di chi lo vota. Ma Bruno è in corsa per la Consulta. Hanno una vaga idea, Serracchiani & C., di che cosa sia la Corte costituzionale? I suoi membri durano in carica 9 anni e in quel lunghissimo periodo godono della stessa immunità dei parlamentari, cioè non possono essere arrestati, né intercettati né perquisiti senza l’autorizzazione della Corte stessa. Infatti non s’è mai visto uno già indagato diventare giudice costituzionale. Anche perché – diversamente che per i parlamentari – la legge non prevede la decadenza neppure in caso di condanna. E se, Dio non voglia, Bruno fosse rinviato a giudizio, e magari condannato a pena detentiva, che ne sarebbe del massimo organo di garanzia costituzionale della Repubblica? Tutto accade perché Napolitano vuol piazzare alla Consulta, dopo il suo amichetto Amato, anche il suo amichetto Violante. E Violante può passare solo se ha i voti di Forza Italia. E Forza Italia lo vota solo se in cambio il Pd vota Bruno. Naturalmente se Renzi fa il bravo sulla giustizia (niente falso in bilancio e niente autoriciclaggio). Come direbbe il Sassaroli di Amici miei, è tutta una catena di affetti che né io né voi possiamo spezzare. A caval Donato non si guarda in bocca.
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reggino
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LANDINI: “LA PRECARIETÀ È FIGLIA LORO, ORA MATTEO CI PRENDE PER IL C…” (Salvatore Cannavò) 20 settembre 2014
Renzi non può pensare di sostituirsi al sindacato. Questo è un diritto di chi lavora. Piuttosto pensi a fare leggi che tutelino i lavoratori. E non ci prenda per il c… con il contratto a tutele crescenti che toglie l’articolo 18”. Dopo aver letto l’attacco politico portato al premier da Susanna Camusso Maurizio Landini una risposta immediata di Renzi se l’aspettava. “Il punto è di merito. Occorre stare a questo”.

In qualche modo Renzi vi dice che il sindacato lo fa meglio lui e che non siete serviti a molto.
A Renzi dico che le leggi le fa il Parlamento e non il sindacato. Sono le leggi, dalla Treu al decreto Poletti, che hanno aumentato la precarietà.

Ma il sindacato non ha nessuna responsabilità?
Certo, ne abbiamo anche noi. Il sindacato non ha contrastato abbastanza quelle politiche. Per questo dobbiamo cambiare la nostra politica. La precarietà non si combatte abbassando i diritti ma allargandoli. Abolire l’articolo 18 indebolisce tutti.

Renzi muove un attacco senza precedenti dichiarando la vostra inutilità.
Ma lui non può sostituirsi al sindacato. Questo è di proprietà di lavoratori. Piuttosto renda possibile una legge che permetta loro di decidere come vogliono organizzarsi e quali contratti.

Sul contratto a tutele crescenti lei ha parlato di presa per il c…
(Ride). Se uno fa un contratto a tutele crescenti vuol dire che a un certo punto la crescita si trasforma in garanzie piene. Se si tratta di tutele crescenti non puoi togliere diritti a tutti. Altrimenti, appunto, è una presa per il culo. Ma potrei dire anche “Non c’abbiamo scritto Jo Condor…”.

Preferiamo la risposta più colorita… Vi ha colto di sorpresa l’accelerazione impressa da Renzi?
Di sorpresa no perché prima l’incontro con Draghi, poi i vertici in Europa, le richieste della Confindustria erano state molto precise. È chiaro che la scelta che viene fatta ha un significato politico preciso. Non è quello il modo per risolvere problemi.

Lei crede che l’incontro di Renzi con Draghi abbia contribuito all’accelerazione?
Non solo quello. Anche la riunione dei ministri finanziari e i dati sulla recessione sono i punti che sono stati posti al governo del nostro paese. In questo paese, il governo Renzi fa male a cedere a questo ricatto. Le crisi si affrontano risolvendo le ragioni che hanno prodotto la crisi. Continuare con liberalizzazione e abbassamento dei diritti e dei salari non è la strada giusta. Anzi, è una strada che apre nuovi conflitti.

Vi preparate quindi al conflitto?
Avevamo già avviato la nostra mobilitazione sulle crisi industriali. Ora, alla luce dell’accelerazione sullo Statuto, anticiperemo la nostra manifestazione a sabato 18 ottobre e dalla prossima settimana invitiamo le Rsu a iniziare a usare il pacchetto delle ore di sciopero per fare assemblee e discutere con i lavoratori. Non si tratta di contrapporre chi vuole fare le riforme e chi è contrario. Noi non vogliamo difendere nessun privilegio. La precarietà la vogliamo combattere estendendo a tutti i diritti, soprattutto ai giovani. Vogliamo combattere il riciclaggio e fare rientrare i capitali dall’estero, cancellare l’articolo 8 di Sacconi, avere una legge sulla rappresentanza, fare ripartire gli investimenti e incentivare chi fa investimenti qui. Vogliamo aprire una vera discussione in tutto il Paese, una discussione pubblica su come costruire un’Europa diversa.

Avevate avviato un dialogo sia pure a distanza con Renzi. Si è pentito?
No, nel modo più assoluto. Il sindacato non è né di governo né di opposizione. Si confronta con tutti. Renzi ha fatto cose che andavano fatte come gli 80 euro e cose non andavano fatte come la riforma costituzionale e i contratti a termine. Ora si stanno confrontando due idee diverse di come si riforma questo paese. Voglio sfidare il governo sul piano del consenso.

Ma quella di Renzi è una rottura con valori di fondo della sinistra italiana?
Mi sembra che non si facciano i conti con la realtà. Ci sono, ad esempio, affermazioni in Europa contro l’austerità. Ma in questo modo Renzi fa il socialdemocratico in Europa e il liberista in Italia. Una contraddizione esplicita. Cancellare l’articolo 18 significa cancellare la Costituzione. Lo Statuto è l’inizio della Costituzione nelle fabbriche e l’applicazione della Carta. Eliminarlo significa tornare all’800.

Come giudica la reazione della Cgil?
Il problema vero è fare presto. La risposta va data subito. La nostra iniziativa è urgente perché il settore è più colpito.

È credibile una mobilitazione unitaria con Cisl e Uil?
Nel 2002 la manifestazione al Circo Massimo fu di sabato, e della sola Cgil, ma 15 giorni dopo ci furono scioperi grandiosi e unitari che riempirono le piazze di tutto il paese.

La Fiom si è impegnata anche recentemente sulla corruzione. Che pensa della legge sull’autoriciclaggio?
Che non se ne sta discutendo. Noi veniamo da un nostro convengo con i più grandi esperti in materia. Era presente anche il ministro Orlando ed è stata ribadita la necessità di fare determinati interventi. Sono anni che se ne parla. Però la legge viene rinviata e una vera lotta all’evasione fiscale non c’è. Quello è il terreno di confronto per prendere le risorse. I soldi vanno presi dove sono e quindi colpire determinati interessi.

Quando si parla di articolo 18 si pensa al Circo Massimo del 2002. Oggi però la situazione è diversa. Ce la potete fare?
C’è molta rabbia inespressa perché c’è molta paura. La gente ha paura di perdere il posto di lavoro. Ma non accettiamo che si sfrutti questa situazione per peggiorare la situazione. Dalla crisi si esce investendo sui diritti e non sulla paura. Renzi ha un grande consenso, è vero. Ma c’è anche un altro 41%, le persone che non sono andate a votare. E né Renzi né Grillo hanno impedito l’astensione. La crisi della democrazia è il vero tema e la nostra battaglia.
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aquamoon
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aquamoon ha scritto:
il meditatore ha scritto: Ok, quindi avevo inteso bene il tuo pensiero, per te è insignificante se costui risulterà aver sottratto illegalmente "solo" 4.000 € di soldi pubblici (quindi soldi di ogni singolo cittadino italiano).
Detto ciò, se io avessi un negozio o un supermercato e tutti coloro i quali vi entrassero dentro mi prendessero 200€ al mese li chiamerei LADRI e se li beccassi li denuncerei pure, io, se invece fossi tu ad avere il supermercato credo che ti faresti due risate perchè trattasi solo di pochi spiccioli.
Al di là di questo, mi diresti la cifra che per te un uomo che fa politica può rubare prima che anche per te sia un Ladro?
Per te affinchè lo si possa definire ladro dovrebbe rubare sopra i 3.000 - 6.000 o 10 mila euro mensili? o per definirli ladri dovrebbero andare sopra i 100mila euro o milioni come ha fatto batman nel Lazio e altri simili?
Quindi per te i politici delle regione Calabria che hanno comprato gratta e vinci - cene ecc. ecc. con soldi dei calabresi, quasi quasi che sarebbero da lodare per la loro "scaltrezza e furbizia" di riuscire a metterla in quel posto ai calabresi?

Nota: domani prova ad andare in un negozio e "sottrai" un camicia non di 226 euro ma di soli 100€ ......... così, quanto per vedere se per la legge italiana sarebbe un'inezia (visto che trattasi di soli 100 euro, diconsi cento) o se invece risulterebbe essere un furto, alias ladro.

ps: mi auguro davvero che divenga realtà ciò che mi auguro, poi vorrei proprio vedere .....................
Per ordine:
Mai sostenuto o lasciato pensare che, nel caso Bonaccini venisse condannato, il suo aver AVER SPESO 4.000 EURO SENZA RENDICONTAZIONE CONGRUA RISPETTO A QUANTO PREVEDE LA LEGGE SUI RIMBORSI, sarebbe per me INSIGNIFICANTE.
La Procura che rimane l'unica titolata ad emettere sentenze, pare stia archiviando la posizione di Bonaccini e, per quanto mi riguarda, i giustificativi per le spese pazze (7 euro al giorno) in 19 mesi sono ampiamente comprensibili se incardinati in uno svolgimento dell'attività politica.
Non stiamo discutendo di ladri che sottraggono una camicia in un negozio, si dibatte su "errori formali", gli stessi che vengono contestati allo stesso negoziante in caso di differenze MINIME, ovvero reati che non INCIDONO SIGNIFICATIVAMENTE sulle dichiarazioni dei redditi.
C'è un'inchiesta in corso, perchè dare per certo (sottrazione indebita) ciò che la Procura non ha ancora sostanziato in un rinvio a giudizio?
E se stamattina o domani la Procura archiviasse la posizione di Bonaccini cosa faresti?
Chiederesti scusa a Bonaccini per avergli dato del "ladro" e ti batteresti il petto perchè mi hai augurato un "arresto in flagranza di reato"?
:salut
Bonaccini, la Procura chiede l'archiviazione
http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... -96548303/
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non si direbbe possibile ma scava scava ogni tanto qualche non delinquente si trova anche nel PD!!!

Sembrava il paghi uno prendi due e invece resta un misero prendi uno paghi uno: Richetti!
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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Le ultime due pagine non le ho lette, troppi paroloni per me. Troppo politichese. Io vorrei un governo che capisse che per far girare quei 4 soldi rimasti in Italia serve abbassare le tasse, serve mettere in grado chiunque di pagare e avere di che vivere degnamente, serve mettere le imprese in grado di assumere e pagare gli operai. Ragionamento semplicistico? Forse. Ma spesso è ciò che serve per ripartire.
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Ieri pezzo fantastico di Travaglio sulle balle di Renzi!!!

http://www.serviziopubblico.it/2014/09/ ... io_puntata

Poi qualcuno ancora crede che Renzi fa quel che dice!!! E meno male che qualcuno sta ancora a pensare che questo mejo rivoluzionario del Bigoncio ci sta facendo diventare il Paese del Bengodi!!!

Comunque il problema non è Renzi, non è stato Berlusconi e nemmeno Monti o Letta... il vero inequivocabile oggettivo problema è questo popolo di babbioni che come uno dice qualcosa lo ama e come lo stesso dice il contrario di qualcosa lo ama e come quando lo stesso qualcuno dice una cosa che deve fare ma poi non la fa lo ama e come quando sempre lo stesso qualcuno fa una cosa che dice di non volere fare lo ama... e Renzi, molto più di Berlusconi (proprio non c'è partita in questo) è la sintesi perfetta della babbionaggine italiana

Insomma basta che un ciarlatano ignorante si manifesti e questo popolo babbione si estasia e lo spiega pure quanto è giusto che il ciarlatano sia colui che ci debba guidare!!!
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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Per un Travaglio che attacca,ci sono un Sallusti ed un Ferrara che leccano.
:salut
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Regmi
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reggino ha scritto:Per un Travaglio che attacca,ci sono un Sallusti ed un Ferrara che leccano.
:salut
A proposito di centravanti di sfondamento non è che De Magistris (come Travaglio e Di Pietro, anch’esso uno dei tanti fari che illuminano il tuo orizzonte)
sia una mammoletta. Anzi, al loro confronto è una furia scatenata.

Comunque, e restando nell’ambito della morale e dell’etica politica, bisogna prendere atto che Ilvio nostro ha vinto.
Renzi e il renzismo dilagante non sono altro che l'eredità culturale dell’ancora (sigh) cavaliere del lavoro della Repubblica Italiana.
La cosa strana (?) è che, in estrema ratio, tanti di loro (i renzisti per intenderci) quando ne discutiamo preferiscono nascondersi dietro il paravento della sua insostituibilità pur di non soffermarsi sui parallelismi.
Io, invece, ricordo ancora un principio che ritengo irrinunciabile in qualsiasi Democrazia matura:
“tranne i valori e le idee, in Politica nessuno dovrebbe essere insostituibile”.
E anche se in altre discussioni, magari remote, lo avevo evidenziato, aggiungo che il solo sospetto di aver commesso un reato dovrebbe spingere tutti gli altri membri di un partito a isolare un qualsiasi rappresentante o un candidato.
Va da sé che l’applicazione di tale principio è da intendersi in modo inversamente proporzionale alle responsabilità (politiche e non) che il sospettato ricopre.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
reggino
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Regmi ha scritto:[quote


A proposito di centravanti di sfondamento non è che De Magistris (come Travaglio e Di Pietro, anch’esso uno dei tanti fari che illuminano il tuo orizzonte)
sia una mammoletta. Anzi, al loro confronto è una furia scatenata.

Comunque, e restando nell’ambito della morale e dell’etica politica, bisogna prendere atto che Ilvio nostro ha vinto.
Renzi e il renzismo dilagante non sono altro che l'eredità culturale dell’ancora (sigh) cavaliere del lavoro della Repubblica Italiana.
La cosa strana (?) è che, in estrema ratio, tanti di loro (i renzisti per intenderci) quando ne discutiamo preferiscono nascondersi dietro il paravento della sua insostituibilità pur di non soffermarsi sui parallelismi.
Io, invece, ricordo ancora un principio che ritengo irrinunciabile in qualsiasi Democrazia matura:
“tranne i valori e le idee, in Politica nessuno dovrebbe essere insostituibile”.
E anche se in altre discussioni, magari remote, lo avevo evidenziato, aggiungo che il solo sospetto di aver commesso un reato dovrebbe spingere tutti gli altri membri di un partito a isolare un qualsiasi rappresentante o un candidato.
Va da sé che l’applicazione di tale principio è da intendersi in modo inversamente proporzionale alle responsabilità (politiche e non) che il sospettato ricopre.
Sono d'accordo.
E aggiungo che io al contrario di altri,quando una persona, che sostengo, sbaglia,chiedo che si dimetta.
Condividendo parola per parola l'editoriale di Travaglio(il migliore giornalista Italiano) di oggi,sono dell'idea che De Magistris debba dimettersi da sindaco.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto:
Regmi ha scritto:[quote


A proposito di centravanti di sfondamento non è che De Magistris (come Travaglio e Di Pietro, anch’esso uno dei tanti fari che illuminano il tuo orizzonte)
sia una mammoletta. Anzi, al loro confronto è una furia scatenata.

Comunque, e restando nell’ambito della morale e dell’etica politica, bisogna prendere atto che Ilvio nostro ha vinto.
Renzi e il renzismo dilagante non sono altro che l'eredità culturale dell’ancora (sigh) cavaliere del lavoro della Repubblica Italiana.
La cosa strana (?) è che, in estrema ratio, tanti di loro (i renzisti per intenderci) quando ne discutiamo preferiscono nascondersi dietro il paravento della sua insostituibilità pur di non soffermarsi sui parallelismi.
Io, invece, ricordo ancora un principio che ritengo irrinunciabile in qualsiasi Democrazia matura:
“tranne i valori e le idee, in Politica nessuno dovrebbe essere insostituibile”.
E anche se in altre discussioni, magari remote, lo avevo evidenziato, aggiungo che il solo sospetto di aver commesso un reato dovrebbe spingere tutti gli altri membri di un partito a isolare un qualsiasi rappresentante o un candidato.
Va da sé che l’applicazione di tale principio è da intendersi in modo inversamente proporzionale alle responsabilità (politiche e non) che il sospettato ricopre.
Sono d'accordo.
E aggiungo che io al contrario di altri,quando una persona, che sostengo, sbaglia,chiedo che si dimetta.
Condividendo parola per parola l'editoriale di Travaglio(il migliore giornalista Italiano) di oggi,sono dell'idea che De Magistris debba dimettersi da sindaco.

Il vero punto è:
nel nostro Paese è utopico anche quanto scritto prima?
... a leggere gli avvenimenti degli ultimi decenni sembrerebbe di si.

Sul resto, la constatazione che l'innamoramento "subitaneo"
del primo carneade che si affaccia sul nostro piccolo palcoscenico politico
non faccia bene al cuore sempre pulsante ti ha mai sfiorato?
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Regmi ha scritto:[quote


Il vero punto è:
nel nostro Paese è utopico anche quanto scritto prima?
... a leggere gli avvenimenti degli ultimi decenni sembrerebbe di si.


Sul resto, la constatazione che l'innamoramento "subitaneo"
del primo carneade che si affaccia sul nostro piccolo palcoscenico politico
non faccia bene al cuore sempre pulsante ti ha mai sfiorato?
Secondo me il vero problema è che il popolo si innamora delle persone e non delle idee e dei valori.
Anzi l'innamoramento è talmente forte che si ritiene che quella persona abbia addosso dei valori delle idee che in realtà non ha.
Se si incominciasse meno ad innamorarsi delle persone e ad analizzare le questioni in modo obiettivo,forse avremmo anche una migliore classe politica.
Sul resto,io sinceramente ho sostenuto De Magistris,perchè dall'altra parte c'era la camorra,avrei dovuto sostenere la camorra??
Idem Di Pietro quando l'ho votato nel 2009,era perchè c'erano nel suo partito Sonia Alfano e De Magistris candidati alle europee,due politici che per quanti difetti potessero avere,avevano l'antimafia nel dna.
Di queste due scelte non mi sono pentito,in quel contesto le rifarei.
Certo,ad oggi,con un contesto diverso,farei altre scelte.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto:
Regmi ha scritto:[quote


Il vero punto è:
nel nostro Paese è utopico anche quanto scritto prima?
... a leggere gli avvenimenti degli ultimi decenni sembrerebbe di si.


Sul resto, la constatazione che l'innamoramento "subitaneo"
del primo carneade che si affaccia sul nostro piccolo palcoscenico politico
non faccia bene al cuore sempre pulsante ti ha mai sfiorato?
Secondo me il vero problema è che il popolo si innamora delle persone e non delle idee e dei valori.
Anzi l'innamoramento è talmente forte che si ritiene che quella persona abbia addosso dei valori delle idee che in realtà non ha.
Se si incominciasse meno ad innamorarsi delle persone e ad analizzare le questioni in modo obiettivo,forse avremmo anche una migliore classe politica.
Sul resto,io sinceramente ho sostenuto De Magistris,perchè dall'altra parte c'era la camorra,avrei dovuto sostenere la camorra??
Idem Di Pietro quando l'ho votato nel 2009,era perchè c'erano nel suo partito Sonia Alfano e De Magistris candidati alle europee,due politici che per quanti difetti potessero avere,avevano l'antimafia nel dna.
Di queste due scelte non mi sono pentito,in quel contesto le rifarei.
Certo,ad oggi,con un contesto diverso,farei altre scelte.
Quindi è utopico.
La stessa utopia che, per esempio, ti porta a fare le considerazioni che come sbocco hanno l'immediato innamoramento e le opinabili scelte che qui tutti conosciamo.
.... Ma se è utopico (e lo è) come se ne esce è la domanda che pongo e mi pongo?

PS -Qualcuno mi ha insegnato che la questione morale è si una parte importante, ma non l'unica.
:salut
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Regmi ha scritto:[quote


Quindi è utopico.
La stessa utopia che, per esempio, ti porta a fare le considerazioni che come sbocco hanno l'immediato innamoramento e le opinabili scelte che qui tutti conosciamo.
.... Ma se è utopico (e lo è) come se ne esce è la domanda che pongo e mi pongo?

PS -Qualcuno mi ha insegnato che la questione morale è si una parte importante, ma non l'unica.
:salut
Parto dall'ultima parte. Per me la questione morale è una questione importantissima,da cui discendono tutte le altre, non riesco a trovare questioni della vita politica che hanno la stessa rilevanza.
Io,ripeto,non è che mi sono innamorato di quel o questo politico.Io ho fatto delle scelte: l'antimafia rispetto alla mafia,l'anticamorra rispetto alla camorra,l'antiberlusconismo rispetto al berlusconismo.
La democrazia è scelta e io ho scelto ciò che secondo me rappresentasse il meglio,non mi sono innamorato.E in quel contesto queste scelte le rifarei.
Ad oggi,con altre proposte,farei di altre scelte.
Ecco da questo impasse per me se ne esce con spirito critico ed onestà intellettuale.
E nel tempo della politica ridotta a tifo calcistico,questo, è appunto utopistico.
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reggino ha scritto:
Regmi ha scritto:[quote


Quindi è utopico.
La stessa utopia che, per esempio, ti porta a fare le considerazioni che come sbocco hanno l'immediato innamoramento e le opinabili scelte che qui tutti conosciamo.
.... Ma se è utopico (e lo è) come se ne esce è la domanda che pongo e mi pongo?

PS -Qualcuno mi ha insegnato che la questione morale è si una parte importante, ma non l'unica.
:salut
Parto dall'ultima parte. Per me la questione morale è una questione importantissima,da cui discendono tutte le altre, non riesco a trovare questioni della vita politica che hanno la stessa rilevanza.
Io,ripeto,non è che mi sono innamorato di quel o questo politico.Io ho fatto delle scelte: l'antimafia rispetto alla mafia,l'anticamorra rispetto alla camorra,l'antiberlusconismo rispetto al berlusconismo.
La democrazia è scelta e io ho scelto ciò che secondo me rappresentasse il meglio,non mi sono innamorato.E in quel contesto queste scelte le rifarei.
Ad oggi,con altre proposte,farei di altre scelte.
Ecco da questo impasse per me se ne esce con spirito critico ed onestà intellettuale.
E nel tempo della politica ridotta a tifo calcistico,questo, è appunto utopistico.
Che poi, se vogliamo, costituiscono quel deficit (il tifo è una conseguenza) che rendono utopistico quello che in altri Paesi è normalità.
... e, come il cane che si morde la coda, siamo sempre fermi lì. :mrgreen:


PS - a proposito di utopie, Only dove sei?
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Regmi ha scritto:[quote


Che poi, se vogliamo, costituiscono quel deficit (il tifo è una conseguenza) che rendono utopistico quello che in altri Paesi è normalità.
... e, come il cane che si morde la coda, siamo sempre fermi lì. :mrgreen:


PS - a proposito di utopie, Only dove sei?
Non mi è chiaro questo passaggio, cosa:"costituiscono quel deficit (il tifo è una conseguenza) che rendono utopistico quello che in altri Paesi è normalità."??
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reggino ha scritto:
Regmi ha scritto:[quote


Che poi, se vogliamo, costituiscono quel deficit (il tifo è una conseguenza) che rendono utopistico quello che in altri Paesi è normalità.
... e, come il cane che si morde la coda, siamo sempre fermi lì. :mrgreen:


PS - a proposito di utopie, Only dove sei?
Non mi è chiaro questo passaggio, cosa:"costituiscono quel deficit (il tifo è una conseguenza) che rendono utopistico quello che in altri Paesi è normalità."??
Il tuo rigo precedente, ossia la soluzione che avevi descritto.
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Il tuo rigo precedente, ossia la soluzione che avevi descritto.
Quindi,giusto per capire, secondo te l'onestà intellettuale e lo spirito critico costituiscono quel deficit (il tifo è una conseguenza) che rendono utopistico quello che in altri Paesi è normalità?? o semmai è proprio la loro assenza che ci ha portato in questo stato??
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