Le balle di Renzi

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suonatore Jones

reggina D-I ha scritto:Ho provato a cercare su gogol "Madia porno"

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E siccome è Peppa che aspetta vedrò di farci un salto per magari vederla in qualche performance politicamente rilevante

questi sarebbero i contenuti politici?
:scratch
reggina D-I
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suonatore Jones ha scritto:
reggina D-I ha scritto:Ho provato a cercare su gogol "Madia porno"

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questi sarebbero i contenuti politici?
:scratch
Non mi sembra esista altro.. ma in ogni caso ancora devo vedere sta cosa... magari oltre a non rispondere ai giornalistri perchè si risponde sempre c'è qualcosa per cui si possa dire che Peppa esiste... (ovviamente cartone animato escluso)
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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Regmi
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aquamoon ha scritto:
Regmi ha scritto: Dal punto di vista formale il ragionamento non fa una piega aqua.
Ma, e tanto per rientrare sul punto della sua infelice affermazione che non può
non nascondere un modello dello stare insieme prospetticamente molto simile, se non uguale, a quella di Sacconi,
se per difendere gli interessi dei loro iscritti in particolare, e del mondo del lavoro in generale, i rappresentanti dei lavoratori
devono essere eletti in Parlamento chi, in che modo e in quali sedi, svolge il ruolo del Sindacalista? Io me lo sto ancora chiedendo.

Ora
- considerando che anche gli imprenditori sono liberamente associati nel loro sindacato e il fatto che preferisca ascoltarne uno,
ossia quello che rappresenta i finanziatori delle sue personalissime iniziative politiche, e non quello che è sempre stato la cinghia
di trasmissione della parte politica che lui rappresenta essendone il segretario-
questa sua lotta senza quartiere a chi continua a conservare le sempre identiche sensibilità Politiche, e grazie alle quali in Parlamento
ha i numeri che gli hanno permesso di scalare Palazzo Chigi, non può non essere considerata quantomeno bizzarra per un qualsiasi
personaggio che continua a professarsi di centro- sinistra.

In soldoni, sul fatto che quella dichiarazione politicamente equivale a un benservito a qualche milione di voti e che costituisca un
ulteriore schiaffo alla minoranza del suo Partito già di suo messa in una condizione di pura rappresentanza, mi pare che ci dovrebbero essere
pochi dubbi.
Invece di fare la sintesi tra le varie anime, con questi continui strappi lo sta lacerando.

La mia riflessione è:
era, ed è, proprio necessario? Vuole andare a elezioni senza quei voti che considera un fardello da buttare via al più presto?
Bene, se così fosse la logica conseguenza sarebbe la certificazione della nascita di un nuovo (ma non troppo) soggetto politico
in costanza di denominazione e, in piena continuità, sempre vincente.

Sarà ancora il nostro?
:salut
La domanda (sarà ancora il nostro) è, allo stesso tempo, inquietante e affascinante e la risposta non può che essere sospensiva, ovvero non lo so.
Non lo so perchè mi è difficile immaginare un "nostro" entro il quale coagulare un giudizio politico.
Perchè si possa tentare un ragionamento, bisognerebbe definire quello spazio politico genericamente definito come "nostro" o ancora più genericamente "sinistra".
Lo stesso PD (nato dalle ceneri del PCI e della DC) ha, negli anni, perso alcuni tratti somatici per sostituirli con altri tratti somatici la cui origine affondava nel mondo cattolico e pensare nel 2014, all'indomani di un ventennio contrassegnato da berlusconi, dalle sue derive liberiste e dalle spinte disgregratrici dell'Unità nazionale della Lega che tutto possa essere ricondotto in un dibattito per certi versi manicheo è,
per quanto mi riguarda,
puro esercizio accademico e non politico.
Basterebbe parlare con un ventenne/trentenne per afferrare il senso della mia analisi.
Come in un film dove l'audio è asincrono rispetto al movimento delle labbra, continuiamo a ragionare come se la declinazione della Politica attuale dovesse o potesse essere uguale a quella degli anni settanta.
Il film è lo stesso ma l'audio è fuori tempo.
Il Partito, così come l'avevamo vissuto, non esiste più.
C'è, mi pare dal 1997, un nuovo contenitore politico che si chiamava prima Ulivo e adesso PD e tutti i protagonisti hanno,
se osservati con i rayban, che indossavamo quando eravamo "la meglio gioventù", caratteristiche aliene ai nostri standard.
Che fare?
Continuiamo a ragionare come se il Mondo si fosse cristallizato alla vigilia della caduta del muro di Berlino o,
pragmaticamente, prendiamo atto di come il Pianeta sia cambiato e adattiamo le NOSTRE istanze a quelle della "nuova gioventù"?
E' tutto quì il dilemma:
da una parte i rimpiangenti e dall'altra i proponenti, i primi con il curriculum pieno zeppo di "titoli", i secondi con l'ardore e la vigoria dei trentenni senza "titoli" ma,
e forse varrebbe la pena stigmatizzarlo, con zero cadaveri negli armadi.
La nostra Storia, dalla disputa tra Gramsci e Bordiga, è contrassegnata da scissioni tra "duri e puri" e pragmatici, sono quasi cento anni che discutiamo e troviamo SEMPRE qualche valido motivo per dividerci.
Il punto è che così facendo, altro che indebolire Governi dove, comunque, c'erano i nostri rappresentanti, non abbiamo fatto. La nostra debolezza è diventato il plus valore di una destra incapace e inetta e ha consentito il berlusconismo.
Ieri si celebravano le gesta di D'Alema impegnato con Berlusconi nella bicamerale, oggi si crocifigge preventivamente chiunque cerchi di rompere lo schema,
quello schema secondo il quale gli altri governano e noi li stiamo a guardare e criticare.
Infine, carissimo Regmi, vorrei farti una domanda:
La farina è quella che è, Renzi non è il leader che sognavi ma, sgranato il rosario, cosa resta?
Pensi veramente ci sia un'alternativa a Renzi e quindi immagini un altro a guidare il Governo o l'avversione al quasi quarantenne rientra in quel cupio dissolvi al quale Bersani ci aveva abituato.
Mi piacerebbe rispondessi, indicandomi un nome in grado di formare un Governo e di conquistare (con il voto) la maggioranza del corpo elettorale.
Il Mondo, fuori dai nostri piccoli mondi, è quello che è.
Non è quello che vorremmo.
:salut
Eppure, visti i nostri trascorsi su questo spazio, pensavo che quel “nostro” fosse facilmente individuabile.
E’ lo stesso che successivamente hai citato e che in origine si chiamava Ulivo.
Ossia un progetto che sapesse tenere insieme due scuole di pensiero fino ad allora contrapposte ma che, rispetto ad altre, avevano una marcata sensibilità verso le classi sociali storicamente più deboli e che fino alla metà del secolo scorso erano state confinate in un buio angolo della società.
Fatta questa breve premessa, quello che ci divide nel giudizio e genera le mie ancor tenue critiche al Renzismo dilagante, è che a quel metaforico film, non solo è stato cambiato l’audio rendendolo simile a quello che abbiamo ascoltato negli ultimi 20 anni, ma hanno cambiato pure la trama e la scenografia.
Ieri era costituita da un organo Istituzionale (la Bicamerale), oggi da un segreto patto stipulato con un delinquente in una stanza del partito nel frattempo diventato personale... Come suo è diventato buona larga parte di quel corpo elettorale con il quale ci siamo sempre trovati in netta contrapposizione.
Ieri la figura del Segretario del Partito era distinta da quella del PdC, oggi il potere si concentra in un unico personaggio che non è certo beneaugurante (vedi editoriale di Scalfari) per le nostre sorti e considerando l’indole italica.

Ciò detto, alla conclusione che questa repentina trasformazione della linea politica colloca il (fu) Partito fuori da quel progetto, dopo le iniziali riserve credo di esserci arrivato, che il tuo percorso sia in itinere ne prendo atto e nello stesso tempo non mi capacito come tu, sempre attento e penetrante, possa essere indietro nella lettura degli accadimenti.

Per ultimo, doverosamente rispondo alla tua reiterata domanda:
Nell’ipotesi più pessimistica dico il nulla senza dimenticare che alle ultime politiche bastava davvero poco.
Ma se al nulla viene contrapposto lo stesso schema (e lo è, come simili sono gli ingredienti) che abbiamo avversato per qualche decennio, preferisco lo stesso
altrimenti gli eventi mi costringerebbero a non potermi sbarbare con identica serenità.
Per esempio, e concludo veramente, cosa differenzia questa legge di stabilità da quelle varate da Tremonti?
Poco o nulla a mio parere; nella sua essenzialità essa costituisce solo un aggiungere una pezza colorata di assistenzialismo nel già consunto vestito che (UE o non UE) va ad appesantire il peso che grava sulle nostre spalle, su quelle dei giovani e delle future generazioni. (se non ricordo male, + 11 miliardi circa di deficit ).
Tradotto: fumosa visione del sistema Paese e nessun progetto industriale su cui puntare.
Sul fatto che tali operazioni non siano sopportabili dal sovrano mercato ancora per molto e sui duri contraccolpi che, nell’eventualità, ricadrebbero sul Paese intero, credo ci sia poco da dibattere ma molto da riflettere.
:salut

PS – leggere le tue analisi scritte con sapiente maestria è sempre un toccasana per la mente. Chapeau!
... ma che te lo dico affare, lo sai già. :wink
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
suonatore Jones

reggina D-I ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:
reggina D-I ha scritto:Ho provato a cercare su gogol "Madia porno"

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questi sarebbero i contenuti politici?
:scratch
Non mi sembra esista altro.. ma in ogni caso ancora devo vedere sta cosa... magari oltre a non rispondere ai giornalistri perchè si risponde sempre c'è qualcosa per cui si possa dire che Peppa esiste... (ovviamente cartone animato escluso)
scusa se non ho capito che stavi usando youporn per parlare di politica.
Il linguaggio dei dibattiti 2.0 non lo capisco ancora benissimo.
E nemmeno youporn.
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Regmi
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suonatore Jones ha scritto:l'articolo linkato da Regmi due messaggi più su:
Come sei riuscito a copincollarlo?
Sai, non vorrei ricadere nella stessa violazione. :wink
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suonatore Jones

Regmi ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:l'articolo linkato da Regmi due messaggi più su:
Come sei riuscito a copincollarlo?
:salut
"evidenziando" col mouse l'articolo e cliccando "copia" col tasto destro.
Adesso, l'evidenziatura è rosa chiaro, per non farla vedere e rendere i copiaincolla più difficili. Ma c'è. È uno stratagemma per guadagnare clic.
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suonatore Jones ha scritto:
Regmi ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:l'articolo linkato da Regmi due messaggi più su:
Come sei riuscito a copincollarlo?
:salut
"evidenziando" col mouse l'articolo e cliccando "copia" col tasto destro.
Adesso, l'evidenziatura è rosa chiaro, per non farla vedere e rendere i copiaincolla più difficili. Ma c'è. È uno stratagemma per guadagnare clic.
:thumleft
Ah, ecco.
Ho riprovato adesso notando che Il cambio del colore è davvero impercettibile, una robetta adatta alle linci o a chi sa usare la versione aggiornata del linguaggio 2.0. :timido:
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Regmi ha scritto:
Eppure, visti i nostri trascorsi su questo spazio, pensavo che quel “nostro” fosse facilmente individuabile.
E’ lo stesso che successivamente hai citato e che in origine si chiamava Ulivo.
Ossia un progetto che sapesse tenere insieme due scuole di pensiero fino ad allora contrapposte ma che, rispetto ad altre, avevano una marcata sensibilità verso le classi sociali storicamente più deboli e che fino alla metà del secolo scorso erano state confinate in un buio angolo della società.
Fatta questa breve premessa, quello che ci divide nel giudizio e genera le mie ancor tenue critiche al Renzismo dilagante, è che a quel metaforico film, non solo è stato cambiato l’audio rendendolo simile a quello che abbiamo ascoltato negli ultimi 20 anni, ma hanno cambiato pure la trama e la scenografia.
Ieri era costituita da un organo Istituzionale (la Bicamerale), oggi da un segreto patto stipulato con un delinquente in una stanza del partito nel frattempo diventato personale... Come suo è diventato buona larga parte di quel corpo elettorale con il quale ci siamo sempre trovati in netta contrapposizione.
Ieri la figura del Segretario del Partito era distinta da quella del PdC, oggi il potere si concentra in un unico personaggio che non è certo beneaugurante (vedi editoriale di Scalfari) per le nostre sorti e considerando l’indole italica.

Ciò detto, alla conclusione che questa repentina trasformazione della linea politica colloca il (fu) Partito fuori da quel progetto, dopo le iniziali riserve credo di esserci arrivato, che il tuo percorso sia in itinere ne prendo atto e nello stesso tempo non mi capacito come tu, sempre attento e penetrante, possa essere indietro nella lettura degli accadimenti.

Per ultimo, doverosamente rispondo alla tua reiterata domanda:
Nell’ipotesi più pessimistica dico il nulla senza dimenticare che alle ultime politiche bastava davvero poco.
Ma se al nulla viene contrapposto lo stesso schema (e lo è, come simili sono gli ingredienti) che abbiamo avversato per qualche decennio, preferisco lo stesso
altrimenti gli eventi mi costringerebbero a non potermi sbarbare con identica serenità.
Per esempio, e concludo veramente, cosa differenzia questa legge di stabilità da quelle varate da Tremonti?
Poco o nulla a mio parere; nella sua essenzialità essa costituisce solo un aggiungere una pezza colorata di assistenzialismo nel già consunto vestito che (UE o non UE) va ad appesantire il peso che grava sulle nostre spalle, su quelle dei giovani e delle future generazioni. (se non ricordo male, + 11 miliardi circa di deficit ).
Tradotto: fumosa visione del sistema Paese e nessun progetto industriale su cui puntare.
Sul fatto che tali operazioni non siano sopportabili dal sovrano mercato ancora per molto e sui duri contraccolpi che, nell’eventualità, ricadrebbero sul Paese intero, credo ci sia poco da dibattere ma molto da riflettere.
:salut

PS – leggere le tue analisi scritte con sapiente maestria è sempre un toccasana per la mente. Chapeau!
... ma che te lo dico affare, lo sai già. :wink
Stabilito e condiviso il terreno di gioco, ovvero l'Ulivo e, constatato il fallimento di quella fusione a freddo che dal meglio del PDS e della DC doveva formare un nuovo Partito onnicomprensivo delle istanze e degli interessi dei soci fondatori, non rimane che con la massima lucidità disponibile si analizzi l'attuale fase politica per capirne meglio le dinamiche e la genesi.
Il PD del 2014, ovvero il Partito Democratico non è il PDS del 1997 e la bicamerale non assomiglia per niente al "patto del nazareno" che tutto è (breve inciso) meno che segreto.
Lo schema è simile per quanto riguarda gli attori, completamente ribaltato è il ruolo del protagonista e la sua funzione.
A D'Alema serviva una tregua per organizzare il proprio apparato e a Berlusconi una foglia di fico da presentare ai suoi detrattori; come ben ricordi finì non esattamente nel senso auspicato e, come da copione, sistemate un po' le cose al proprio interno, Berlusconi fece saltare il tavolo.
A Renzi serviva una sponda dove riparare in attesa che il ciclone Grillo si depontenziasse e passasse da uragano a pioggerellina persistente, nel 97 era berlusconi a cercare vantaggio da un patto di non belligeranza, nel 2014 è Renzi che utilizza l'ego di berlusconi e lo costringe a dissanguarsi purchè lo si consideri in qualche maniera.
Pragmaticamente, visto che Letta e Bersani non erano stati capaci di formare governi in grado di governare, ha giocato d'anticipo e,
come dichiarato e annunciato nelle primarie, è andato a prendersi i voti dove c'erano e cioè in quello spazio dove, come in un girone dantesco, da sempre è frequentato da delusi e scontenti, delusi e scontenti di tutte le razze politiche.
Fallito il Comunismo e siglati i Patti che vincolano l'Italia alle democrazie occidentali, cosa bisognava fare, accompagnarsi l'un l'altro, verso la sconfitta o,
come si chiede ad un Segretario di Partito, cercare e trovare i mezzi per rilanciare un progetto di Governo.
Renzi ha scelto di sfidare l'apparato, l'ha fatto forse con un tantinino d'arroganza in più ma... sarebbe cambiato il tuo giudizio se avesse adoperato le stesse armi usate contro Veltroni o Prodi?
La nostra storia è un continuo viaggiare e un continuo mutare dei paesaggi che ci capita d'incontrare. La nostra forza è direttamente proporzionale alla capacità d'interpretare i bisogni delle masse e di proporre soluzioni, francamente non mi pare che Renzi stia mancando al mandato che gli è stato assegnato dal Partito, l'ha preso in pieno declino e lo ha portato "in testa alla classifica".
Sei contento? Non credo.
Il punto è questo, tu ed io fino allo streaming di Bersani, avevamo un'idea di PD.
Il Partito Democratico, come scrissi all'indomani dell'insediamento di Letta, per come l'avevo immaginato, è finito quel giorno e la sua evoluzione con la defenetrazione dei D'Alema boys non può che rendermi felice.
Alla stanca e rituale rappresentazione del potere con sacerdoti interscambiabili quando si tratta di cedere ma duri e inamovibili quando agli stessi si chiede di cambiare messale... preferisco il movimentismo di Renzi.
Preferisco, quando viaggio in aereo, avere un finestrino e detesto stare seduto dietro in auto. Mi piace pensare che se ho un posto d'osservazione previlegiato, riesco magari a prevenire e quindi ammortizzare un possibile incidente.
Se casca l'aereo, finestrino o corridoio, è difficile che mi salvi e se vado contro un tir a 130 all'ora, airbag e posto avanti difficilmente mi pareranno il culo, anzi.
Capirei la tua difficoltà a comprendermi qualora fossimo in presenza di Partiti o Politici portatori di un progetto alternativo e rispondente alle tue aspettative,
ma, ed è difficile smentirmi, francamente non vedo chi o cosa sia portatore dei tuoi interessi.
Se c'è qualcuno in grado di battere Renzi, qualcuno cioè in grado di ridare ad un ormai trascinato Partito, un'iniezione di fiducia quale quella datagli con le Europeee e se questi riesce a riportare il Paese a ragionare su altro e non sulle chances che ha berlusconi da fare il Presidente della Repubblica,
ben venga.
In realtà non ho mai a stravisto per i toscani e lo stesso Benigni a volte mi è poco simpatico ma se nessuno riesce a scalare Partito ed elettorato, se nessuno riesce a produrre nulla se non generiche autodefinizioni di purismo e ortodossia... che si fa?
Si aspetta di morire zitelle perchè il principe azzurro non arriva mai o si esce e si va in cerca di qualcuno che riesca a colmare almeno un pezzettino del vuoto delle nostre aspettative mai realizzatesi?
Renzi è l'ultimo interprete della commedia che è il Capitalismo. Il nostro compito, visto che abbiamo profumatamente pagato il biglietto, è quello di applaudire o fischiare. Possiamo farlo in maniera che il protagonista, scocciato dai fischi, abbandoni la scena o possiamo dissentire in maniera più lieve costringendolo a migliorare la sua interpretazione.
Preferisco godermi lo spettacolo, i dibattiti dove ci si parla addosso cercando, quatti quatti, di guadagnare l'uscita, non sono il mio genere.
La realtà è questa: c'è un Partito al 40,8% e un PdC che piace oltre quella soglia.
Vogliamo giocare o vogliamo veder giocare?
:salut

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onlyamaranto
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Mi piace molto il tuo pragmatismo e la tua concretezza caro aqua (splendido il tuo ultimo post e tutto lo scambio con Regmi), mi inserisco per dire che no, in atto non c'è nessuno che a sinistra possa realmente e concretamente sperare di ottenere successo elettorale al posto di Renzi, a me piace molto Landini, ma ovviamente non è pensabile realisticamente auspicare che diventi presidente del consiglio.
Quindi dal punto di vista "pratico", Renzi è in atto insostituibile, lo riconosco;
ovviamente ciò non toglie che non possa essere criticato anche da chi facendo parte della sua parte politica, non ne condivide tesi e modi di agire (quelli al centro del dibattito di questi giorni), e io concordo con la minoranza del PD nel portare avanti quelle critiche.
E penso anche che non tutto, ma parte delle critiche e delle richieste del mondo operaio e dei lavoratori in genere, Renzi abbia il dovere di ascoltarle e di tradurle in pratica, non può liquidare tutto dicendo che lui con i sindacati non tratta;
né quello che dice Landini è tutto da buttare nella spazzatura, ci sono in quelle richieste disperate, autentiche urla di dolore e di sofferenza che vengono dai giovani, dai disoccupati, dai licenziati, dai pensionati sociali, che devono, devono fare parte di un governo che si definisce di sinistra, altrimenti la svolta di Renzi si sfuma fino a sbiancare del tutto.
In sostanza, io voto Renzi ma sogno Landini. :salut

"...e qualcosa rimane
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onlyamaranto ha scritto:Mi piace molto il tuo pragmatismo e la tua concretezza caro aqua (splendido il tuo ultimo post e tutto lo scambio con Regmi), mi inserisco per dire che no, in atto non c'è nessuno che a sinistra possa realmente e concretamente sperare di ottenere successo elettorale al posto di Renzi, a me piace molto Landini, ma ovviamente non è pensabile realisticamente auspicare che diventi presidente del consiglio.
Quindi dal punto di vista "pratico", Renzi è in atto insostituibile, lo riconosco;
ovviamente ciò non toglie che non possa essere criticato anche da chi facendo parte della sua parte politica, non ne condivide tesi e modi di agire (quelli al centro del dibattito di questi giorni), e io concordo con la minoranza del PD nel portare avanti quelle critiche.
E penso anche che non tutto, ma parte delle critiche e delle richieste del mondo operaio e dei lavoratori in genere, Renzi abbia il dovere di ascoltarle e di tradurle in pratica, non può liquidare tutto dicendo che lui con i sindacati non tratta;
né quello che dice Landini è tutto da buttare nella spazzatura, ci sono in quelle richieste disperate, autentiche urla di dolore e di sofferenza che vengono dai giovani, dai disoccupati, dai licenziati, dai pensionati sociali, che devono, devono fare parte di un governo che si definisce di sinistra, altrimenti la svolta di Renzi si sfuma fino a sbiancare del tutto.
In sostanza, io voto Renzi ma sogno Landini. :salut
Renzi è quello che ha tagliato di 100 mln il fondo destinato ai malati di Sla, è quello che vuole abolire l'articolo 18, è quello che sta con Marchionne e Serra, uno paga le tasse in Svizzera, l'altro a Londra, ed è quello che s'è messo agli Interni Alfano e alla Sanità la Lorenzin, de che stamo a parrà??
Renzi non attua né tantomeno ascolta le richieste,le domande o le grida di coloro che provengono dagli strati sociali più deboli,perché rappresenta un altro mondo,un mondo completamente diverso,lo stesso mondo che vuole che a pagare la crisi siano i più deboli.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto:Renzi è quello che ha tagliato di 100 mln il fondo destinato ai malati di Sla, è quello che vuole abolire l'articolo 18, è quello che sta con Marchionne e Serra, uno paga le tasse in Svizzera, l'altro a Londra, ed è quello che s'è messo agli Interni Alfano e alla Sanità la Lorenzin, de che stamo a parrà??
Renzi non attua né tantomeno ascolta le richieste,le domande o le grida di coloro che provengono dagli strati sociali più deboli,perché rappresenta un altro mondo,un mondo completamente diverso,lo stesso mondo che vuole che a pagare la crisi siano i più deboli.
Ma lasciatelo lavorare il duce!!! Ora non è che si può pretendere che abbia tempo di ascoltare tutti!!! E poi, a conti fatti mi pare che ogni volta che abbia distratto la sua attenzione dai twit pr dedicare qualche minuto ai deboli ha fatto buone cose ...per i ricchi!!! quindi meglio che resti a twittare

Lui a modo suo è un rivoluzionario e sono certo che verso marzo inizierà una nuova primavera italiana: la primavera di Prada!!!
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onlyamaranto ha scritto:Mi piace molto il tuo pragmatismo e la tua concretezza caro aqua (splendido il tuo ultimo post e tutto lo scambio con Regmi), mi inserisco per dire che no, in atto non c'è nessuno che a sinistra possa realmente e concretamente sperare di ottenere successo elettorale al posto di Renzi, a me piace molto Landini, ma ovviamente non è pensabile realisticamente auspicare che diventi presidente del consiglio.
Quindi dal punto di vista "pratico", Renzi è in atto insostituibile, lo riconosco;
ovviamente ciò non toglie che non possa essere criticato anche da chi facendo parte della sua parte politica, non ne condivide tesi e modi di agire (quelli al centro del dibattito di questi giorni), e io concordo con la minoranza del PD nel portare avanti quelle critiche.
E penso anche che non tutto, ma parte delle critiche e delle richieste del mondo operaio e dei lavoratori in genere, Renzi abbia il dovere di ascoltarle e di tradurle in pratica, non può liquidare tutto dicendo che lui con i sindacati non tratta;
né quello che dice Landini è tutto da buttare nella spazzatura, ci sono in quelle richieste disperate, autentiche urla di dolore e di sofferenza che vengono dai giovani, dai disoccupati, dai licenziati, dai pensionati sociali, che devono, devono fare parte di un governo che si definisce di sinistra, altrimenti la svolta di Renzi si sfuma fino a sbiancare del tutto.
In sostanza, io voto Renzi ma sogno Landini. :salut

Ciao only
Adesso non posso dilungarmi più di tanto e me ne scuso :wink
ma che il tuo scritto mi abbia lasciato la sensazione che si basi su un pilastro che anch'io, anche se con molte perplessità, ritenevo valido fino a non molto tempo indietro, al volo lo faccio e riservandomi di tornarci sopra se necessario.
Il pilastro è questo; associazione dei termini Renzi/sinistra/PD.

La controprova potrebbero essere le serate di burlesque che (peccato (per lui) ancora mancano.
:salut
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reggina D-I
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https://www.youtube.com/watch?v=O3NvZ8yrhtI

Faccia da madonnina, culo grande come un transatlantico, cos'altro si potrebbe aggiungere per completare il profilo della seconda bambolina insignificante messa da Renzi solo per scenografia???
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