QUALE RIFORMA VOGLIONO I PROFESSORI?

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mubald

La mia e' una domanda informativa,non polemica.Da anni i professori dicono che la scuola non va.Pero' ci sono state non so quante riforme (Berlinguer,Gelmini,Giannini e altri) di governi di tutti i colori.A loro non ne e' andata bene una.Quindi vorrei sapere qual'e' per loro una riforma accettabile
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io2
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Quella che non tocca i propri interessi e che gli permetta di fare tutto quello che vogliono.
Ogni volta sempre la stessa storia, ogni riforma che si fa c'è una lobby che protesta.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
mubald

Quindi,come temo e salvo smentite,con la scusa dell'"attacco alla scuola pubblica" e' in realta' difendere i mesi di ferie e altro
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EktorBaboden
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io2 ha scritto:Quella che non tocca i propri interessi e che gli permetta di fare tutto quello che vogliono.
Ogni volta sempre la stessa storia, ogni riforma che si fa c'è una lobby che protesta.
Quindi i prof, maestre e maestrine sono una lobby? Ahahahahahah bene a sapersi.
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EktorBaboden
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mubald ha scritto:Quindi,come temo e salvo smentite,con la scusa dell'"attacco alla scuola pubblica" e' in realta' difendere i mesi di ferie e altro
Quindi tutto questo bordello per savare il mese e mezzo ( 36 gg) di ferie?
No perchè i presidi diventano manager e padroni del clientelismo.
Immagina, da nord a sud, il preside che deve chiamare direttamente un docente. Immagina puoi.
Immagina un docente che ha contratti di 3 anni e poi... E poi?? Immagina puoi...
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Regmi
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EktorBaboden ha scritto:
mubald ha scritto:Quindi,come temo e salvo smentite,con la scusa dell'"attacco alla scuola pubblica" e' in realta' difendere i mesi di ferie e altro
Quindi tutto questo bordello per savare il mese e mezzo ( 36 gg) di ferie?
No perchè i presidi diventano manager e padroni del clientelismo.
Immagina, da nord a sud, il preside che deve chiamare direttamente un docente. Immagina puoi.
Immagina un docente che ha contratti di 3 anni e poi... E poi?? Immagina puoi...

Però, chi sa mai perché, l'esigenza di scrivere che non può assumere familiari e discendenti fino al secondo grado l'hanno avvertita.
Che pudichi che sono stati.

Dai che per i proff realmente non sono 36 anche se non è quello il punto.
:salut
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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spiny79
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tranquilli che il prossimo governo farà un'altra riforma e cambia tutto di nuovo...

l'italia è l'unico paese al mondo in cui si fanno "riforme" della pubblica istruzione da 40 anni e c'è il caos totale, dalla didattica, alle strutture scolastiche fino all'assunzione dei docenti (vero problema dei politicanti che li considerano un bacino elettorale dal quale attingere voti)...
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EktorBaboden
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Regmi ha scritto:
EktorBaboden ha scritto:
mubald ha scritto:Quindi,come temo e salvo smentite,con la scusa dell'"attacco alla scuola pubblica" e' in realta' difendere i mesi di ferie e altro
Quindi tutto questo bordello per savare il mese e mezzo ( 36 gg) di ferie?
No perchè i presidi diventano manager e padroni del clientelismo.
Immagina, da nord a sud, il preside che deve chiamare direttamente un docente. Immagina puoi.
Immagina un docente che ha contratti di 3 anni e poi... E poi?? Immagina puoi...

Però, chi sa mai perché, l'esigenza di scrivere che non può assumere familiari e discendenti fino al secondo grado l'hanno avvertita.
Che pudichi che sono stati.

Dai che per i proff realmente non sono 36 anche se non è quello il punto.
:salut
Egregio i giorni di ferie sono 32+4. Poi, in teoria, i presidi potrebbero chiamare in servizio i docenti. Ma non è questo il punto.
Il punto è che questa non è una riforma. Non investono niente. Come non investì niente la Gelmini (-8 miliardi all'istruzione in 3 anni).
Per dirne una: i docenti valutati da chi a sua volta valuta= circolo vizioso.
Magari la maestrina di bella presenza avrà più opportunità della maestra non bella ma brava e capace.
Chissà dove andremo a parare. Vedremo.
Se hai 9 minuti guardati questo video :salut
http://youtu.be/TFxtSrWv9eA
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EktorBaboden ha scritto: Egregio i giorni di ferie sono 32+4. Poi, in teoria, i presidi potrebbero chiamare in servizio i docenti. Ma non è questo il punto.
Il punto è che questa non è una riforma. Non investono niente. Come non investì niente la Gelmini (-8 miliardi all'istruzione in 3 anni).
Per dirne una: i docenti valutati da chi a sua volta valuta= circolo vizioso.
Magari la maestrina di bella presenza avrà più opportunità della maestra non bella ma brava e capace.
Chissà dove andremo a parare. Vedremo.
Se hai 9 minuti guardati questo video :salut
http://youtu.be/TFxtSrWv9eA
Nove minuti persi. Nove minuti dove non ho sentito nulla di propositivo.
E non voglio dire che non ce l'avessero, non era certamente quello il luogo e il momento per esporli; ma sentire dei ragazzi in gamba
- ai quali è stato impedito di poter cambiare la storia di questo benedetto Paese e che guardavo e guardo con interesse -
il cui lavoro è esclusivamente destinato a riempire i cassetti delle varie commissioni parlamentari, lo considero l'ennesima occasione buttata nel water rappresentato da questo Paese.
Quello che ancora più mi sconforta è che alle prossime politiche le cose non cambieranno mica tanto
in quanto fanno parte di un progetto, pensato e diretto dai due dominus, che non prevede l'assunzione di responsabilità a quel livello.
Visto da quel lato è un vero peccato, dall'altra sono stufo di sentire abbaiare alla luna... oltre che consigliare un corso accelerato di oratoria a quel Carlo Martelli li.
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Renzi è un politico liberale di centro-destra. Politicamente è molto simile a Forlani, anzi con posizioni ancora più centriste, io per questo per quanto ho potuto l'ho contrastato nelle urne, votando liste e movimenti più conformi ai miei ideali e ai miei valori.
E le riforme che ha effettuato sia nel mondo del lavoro, sia nell'istruzione, sia quelle che attengono alla legge elettorale vanno verso questa direzione.
Ossia riforme unite dal solito comune denominatore: l'uomo solo al comando. Sia esso un imprenditore, sia esso un preside di una scuola, sia esso il leader di un movimento.
E naturalmente dalla forze sociali queste riforme non sono condivise, vedasi: operai, studenti, insegnanti, sindacati, associazioni.
Queste riforme mi puzzano di vecchio, di un vecchio che non mi piace, che sa di stantio.
A questo aggiungiamoci pure che De Luca, uomo voluto da Renzi, stia vivendo un periodo abbastanza delicato, lo stesso vale per Marino, e per Oliverio, per il quale Renzi non ha ancora speso una parola, per i disastri accaduti in questi giorni.
Alla luce di quanto accaduto in questo annetto, mi sa che Renzi più che pensare a rottamare gli altri, dovrebbe rottamare sè stesso.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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NinoMed
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La riforma della scuola è legge: 277 sì, 173 i no. E 24 dem non votano

Un percorso a ostacoli verso il voto finale. Ma a mezzogiorno, come previsto, il ddl 'Buona scuola' è legge. L'aula della Camera, in terza lettura, ha dato il via libera definitivo alla riforma del sistema scolastico del governo Renzi, con 277 sì, 173 no e 4 astenuti. Presenti 454. Votanti 450. Maggioranza 226. Il 26 giugno il disegno di legge era stato votato in Senato con 159 voti favorevoli e 112 contrari. Ma la scuola, tra i cavalli di battaglia del governo Renzi, è stata la legge meno votata. Alla maggioranza, che sulla carta può contare su circa 395 voti, ne sono mancati più o meno 120.
Ddl Buona Scuola è legge con 277 voti favorevoli


"Questo non è un atto finale" ma "l'atto iniziale di un nuovo protagonismo della scuola" ha scritto su Twitter dopo l'approvazione il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. "Abbiamo restituito autonomia ai dirigenti scolastici e messo 3 miliardi a regime, il governo dimostra di ritenere strategico il settore dell'istruzione. Le proteste? Quelle sono quasi organizzate, mentre il consenso è sempre individuale e io sono convinta che il consenso crescerà", ha commentato promettendo che l'anno scolastico inizierà a settembre regolarmente. Per la scuola abbiamo stanziato, "a regime, tre miliardi. Non chiacchiere", ha aggiunto il ministro.
#labuonascuola è legge. Sì di @Montecitorio non è atto finale ma atto iniziale di un nuovo protagonismo della #scuola

Votanti. A favore hanno votato Pd, Area popolare (Ncd-Udc), Scelta civica, Pi-Cd, Psi, Minoranze linguistiche. Contrari M5s, Lega, Sel, Alternativa libera, Fratelli d'italia e Forza Italia dove sono stati quattro i 'verdiniani' che hanno votato a favore contrariamente al resto del gruppo. I 4 azzurri, vicini al senatore toscano Denis Verdini sono d'Alessandro, Faenzi, Parisi e Mottola. D'Alessandro tiene però a precisare: "Non è assolutamente un voto politico, non c'entra nulla con i dissensi interni a Forza Italia, ma è una posizione personale. Io ho votato convintamente per la riforma, perché ritengo che se l'avessimo fatta noi la sinistra sarebbe salita sulle barricate e noi saremmo a festeggiare con i caroselli per strada". In dissenso dal gruppo Gian Luigi Gigli e Mario Sberna (Pi-Cd) non hanno partecipato al voto.

Sono 39, tra i quali Bersani e Cuperlo, i deputati Pd che non hanno partecipato al voto sulla riforma della scuola. Tra questi, secondo Alfredo D'Attorre, "24" gli esponenti della minoranza Pd. Roberto Speranza risulta in missione ma fa sapere di non aver partecipato per scelta. I cinque no alla riforma, nel Pd, sono quelli di Angelo Capodicasa, Vincenzo Folino, Carlo Galli, Giuseppe Zappulla, oltre ad Alfredo D'Attorre. Diversi, oltre a Pier Luigi Bersani e Gianni Cuperlo, gli esponenti della minoranza Dem, che risultano, secondo i tabulati, tra quelli che non hanno partecipato al voto: tra questi Roberta Agostini, Tea Albini, Ileana Argentin, Vincenza Bruno Bossio, Marco Carra Gianni Farina, Filippo Fossati, Andrea Giorgis, Maria Iacono, Francesco Laforgia, Enrico Letta, Danilo Leva, Michela Marzano, Michele Mognato, Delia Murer, Barbara Pollastrini, Nicola Stumpo, Alessandra Terrosi, Davide Zoggia. Tutti deputati riconducibili alla minoranza guidata da Roberto Speranza e ai cuperliani di Sinistra dem. Tra gli esponenti della minoranza Pd che risultano in missione e non hanno partecipato al voto, figurano invece Giuglielmo Epifani, Rosy Bindi, Paolo Fontanelli e Francesco Monaco.
Ddl 'Buona scuola' è legge: quattro 'verdiniani' a favore, 24 di minoranza Pd non votano
Il ministro dell'istruzione Stefania Giannini durante la discussione e il voto sugli emendamenti al ddl scuola
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La seduta. Il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, ha sospeso la seduta solo una volta, brevemente e ha espulso il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, a cui erano state rivolte ripetute richieste di fermare la protesta messa in atto dal gruppo con dei cartelli che recitavano "Giù le mani dai bambini".

La Lega si è detta soprattutto contraria all'introduzione della teoria gender: "Inaccettabile che si tenti di far passare subdolamente questa norma che spalanca le porte delle nostre scuole alla cultura gender. La Lega denuncerà ogni singolo episodio che accadrà negli istituti scolastici sensibilizzando genitori e opinione pubblica" ha detto il deputato della Lega Stefano Borghesi.

Contrario anche Sel: "Oxi alla 'buona scuola' di Renzi" si leggeva sui cartelli in bianco e blu, i colori della bandiera greca, che sono stati portati dai deputati sui banchi di Montecitorio. Il vicepresidente Giachetti ha chiesto ai commessi di rimuovere i cartelli. Protesta anche il M5s con una lettura in coro degli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione dedicati alla scuola e alla ricerca.
Chi ha a cuore la #scuola pubblica troverà modo x cancellare questa vergogna e per ridare fiducia a docenti-studenti


LA RIFORMA IN 12 PUNTI

Proteste fuori l'Aula. Le proteste non si sono fermate neanche fuori l'Aula. Contro il ddl "Buona scuola" davanti a Montecitorio, i Cobas ma anche gli altri sindacati, con bandiere e striscioni, stanno ribadendo in piazza le ragioni del no. Nella notte invece l'Unione degli Studenti ha imbavagliato decine di statue romane (FOTO) per rimarcare quanto "l'approvazione del ddl scuola prevista per oggi silenzi il mondo dell'istruzione e della cultura, e al tempo stesso neghi un investimento vero per garantire l'accesso ai saperi il diritto allo studio" ha fatto sapere in una nota l'Unione degli Studenti annunciando "una nuova ondata di mobilitazione".
La Buona scuola in due minuti - Videoscheda


La riforma appena varata. La 'Buona scuola' prevede, tra le altre cose, l'assunzione in due fasi di 102 mila docenti, lo stanziamento di 200 milioni da utilizzare dal 2016 per premiare i professori nell'ambito della valutazione introdotta dal ddl. I presidi potranno ricorrere alla chiamata diretta. Viene inoltre potenziato il meccanismo dell'alternanza scuola-lavoro.

LEGGI Quattro fasi per le assunzioni dei professori

Reazioni. "Questa riforma della scuola è una mescolanza di clientelismo de sinistra, cigiellino, e di velleitarismo liberal, il tutto male assortito", dice Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, "penso che si arriverà anche ad un referendum e noi al referendum voteremo sì, per l'abrogazione di questa cattiva legge". "E' una brutta legge quella approvata oggi dal Parlamento, che non risolve ma aumenta i problemi della scuola, ridotta ancora una volta a pretesto per giochi politici fini a sé stessi", afferma il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima. "Chi ha a cuore la scuola pubblica troverà il modo per cancellare questa vergogna e per ridare fiducia ai docenti e agli studenti", scrive su Twitter Nichi Vendola. "Il testo votato dalla maggioranza ha quasi del tutto cancellato quei pochi punti che avevamo apprezzato della prima idea di riforma" ha detto Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera. "Quella varata dal governo sulla scuola è una riforma fatta con i piedi. Io sto con la piazza" dice la deputata di fi, Daniela Santanchè.

"Quella approvata oggi in via definitiva dall'Aula di Montecitorio è una riforma contro l'istruzione, imposta con arroganza da un unico partito che ha soltanto finto di ascoltare, ma in realtà è rimasto sordo per mesi al coro unanime di protesta sollevato da tutto il mondo della scuola", così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. "É una legge coraggiosa che cambierà la scuola italiana, con l'obiettivo di rimetterla al centro della società. Il provvedimento del governo Renzi torna ad investire dopo anni di tagli, introduce autonomia e merito, e garantisce l'assunzione di 100 mila nuovi docenti" dice in una nota, il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama.

Per Angelino Alfano è "un ottimo risultato che si aggiunge ai principi meritocratici per i quali ci siamo sempre battuti". In una nota, i parlamentari del M5s affermano: "Oggi è un giorno tragico per la nostra Repubblica. Questo orrore, i cittadini devono saperlo e ricordarlo, lo dobbiamo al presidente del Consiglio, al ministro dell'Istruzione, al Pd e a tutti i partiti che hanno dato l'assenso al ddl istruzione". "E' stata approvata una straordinaria riforma che incide su un punto qualificante dell'azione di governo " dice il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. Deluso anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Renzi,Governo e Parlamento con legge ordinaria violentano la Costituzione distruggendo la scuola pubblica su cui si e' fondata la Repubblica

L'Anief si dice pronto a impugnare i decerti attuativi della 'Buona scuola': lo annuncia lo stesso sindacato sottolineando come sia "una legge approvata nonostante le forti criticità, le mancanze e i profili di incostituzionalità". "Dopo le manifestazioni e gli scioperi, per il sindacato non c'è altra scelta: passare alla fase dei ricorsi. L'ultimo via libera alla riforma della scuola, giunto oggi alla Camera tra le proteste, porterà l'Anief a impugnare i decreti attuativi".

ci ho capito poco di questa riforma, magari si riesce a trovare qualche opuscolo
http://www.repubblica.it/scuola/2015/07 ... 118691645/
Have a Nice Day
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